Capitolo 22

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Christian's Pov
Quando ho detto che Dahlia Martin stava diventando simpatica, dimenticatelo, era un momento di debolezza che ho avuto a causa del suo stupido sorriso.

"Sei un'idiota" mi insultò per la milionesima volta nella giornata e alzai gli occhi al cielo.

E meno male che ho detto che stava diventando simpatica.

"Hai fatto bruciare i miei biscotti. Quando ti ho detto che bisognava andare a controllarli tu cos'hai fatto? Hai pensato bene di incastrarmi e di continuare il giro della casa. Che poi, io mi chiedo cosa t'importi della mia casa, io non sono andata a casa tua per chiederti un giro turistico gratuito" restai impassibile alle sue parole guardandola con una smorfia sul volto.

"Certo, è stata colpa mia" alzai gli occhi al cielo.

"Io ti avevo detto di andare al bar" continuò a lamentarsi.

"Come se al bar facessero questi biscotti" borbottò guardando i biscotti con la fronte corrugata.

"Sono semplici biscotti al cioccolato, non sono così tanto difficile da fare" il suo sguardo scattò su di me e si avvicinò con passi veloci al mio corpo.

"Non osare più dirlo Leblanc" mi puntò un dito contro e cercai di trattenermi dal ridere.

Se un'ora fa quando mi aveva minacciato mi aveva fatto paura adesso mi sembra più un koala che non farebbe mai del male a nessuno.

"Puoi rifarli. Che problema c'è?" sbattei più volte le palpebre.

"Li rifai tu visto che sei stato tutto il tempo a fissarmi" incrociò le braccia al petto.

"Io? Io non farò niente" dissi contrariato.

"Allora vattene e lasciami da sola a soffrire nel mio dolore" restò il volto basso a guardare i biscotti bruciati.

Non sta succedendo realmente.

"Non sei seria vero?" sbattei le palpebre più volte non credendo che fosse seria.

"D'accordo ti aiuterò a rifare i biscotti" cedetti e alzò velocemente lo sguardo sorridendomi. Venne velocemente verso di me e vidi che i suoi occhi brillavano di felicità.

È possibile che Dahlia Martin sia felice?

Mi prese il braccio trascinandomi davanti alla postazione da cucina, "mettiti a lavoro" si allontanò sedendosi sulla sedia iniziando a guardarmi senza mai staccare lo sguardo dal mio corpo.

"Sei inquietante" la guardai con una smorfia impressa sul volto.

"Tu non eri inquietante" disse sarcasticamente.

Questo me lo sono meritato.

Sbuffai e continuai a guardarla in attesa che mi dasse la ricetta, "qual è la ricetta?" domandai capendo che non me l'avrebbe data se non gliel'avesse chiesta.

"Tu non me l'hai detta e io non te la dirò" disse con fare da bambina e alzai gli occhi al cielo.

Sto quasi per perdere la pazienza con lei.

Presi il mio telefono che avevo abbandonato nel bancone da cucina e cercai la ricetta dei biscotti al ciocciolato che trovai poco dopo.

330 g di burro
500 di farina
250g di cioccolato

Sembra facile.

Un'ora dopo i biscotti erano pronti nel forno e non mi restava che aspettare che si cuocessero.

Mi girai vedendo Dahlia che era ancora seduta dietro al bancone da cucina, ma teneva il suo smartphone in mano mentre lo guardava con occhi sgranati.

Iniziò a gridare mentre saltava da una parte all'altra della casa, "che succede?" domandai allarmato.

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