16.

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Entrai nella stanza verde.
Christian continuava a fare avanti e indietro sistemando i vari vestiti in giro e borbottando qualcosa, mattia era sdraiato sul letto con le braccia che gli coprivano la faccia.
"Sono senza parole, ma poi Matt? Matt non fa mai un cazzo, si lamenta pure e poi vota rea, ma siamo seri ?" disse Christian
"Matt il peggio di tutti proprio" rispose Mattia " Ma poi non me l aspettavo per nulla mi sembrava di aver legato con tutti chi più chi meno, e invece ora mi sembra di essere tornato alla sfida con Nunzio" continuò.
Ed ora capi ancora meglio perché poco prima non era sorpreso ma rassegnato.
"Dai Matti quella è storia vecchia" cercai di consolarlo
"Non serve a niente piangere adesso frate" se ne uscì christian mentre sistemava una camicia nell armadio. Lo fulminai con lo sguardo a cosa serviva rispondere così ad una persona che stava già piangendo non era per nulla d'aiuto.
"Ti sei incazzata più per i nostri voti che per quelli che hai ricevuto tu" mi dice poi Mattia
"Ho ricevuto solo 3 voti e non rischio nessuna sfida per quanto non credo di meritare nemmeno quei voti sono tranquilla perché non rischio nulla al contrario vosto"
"Non ricordarcelo" disse Christian
Veniamo richiamati sulle gradinate
"Ciao ragazzi" ci salutò Maria
"Maria posso chiedere una cosa?" chiese Matt
"Certo"
"Voglio ritirare il mio voto per Rea, non se lo merita"
Mi scappa una risata
"Che c'è adesso? " chiede Elisabetta
"Nulla è solo la riprova che avete votato con superficialità senza scegliere le persone che effettivamente se lo meritano e ora state cambiando idea"
"Qualcuno vuole togliere il mio voto? " chiese Inder
"Io" disse Elisabetta
"ecco brava finalmente, chi è l altro che mi ha votato, tolga il voto non lo merito"
"Io ti ho votato e tranquillo lo rifarei ancora, lasci sempre merendine mezze mangiucchiate ovunque, per non parlare delle confezioni che raccogliamo in ogni angolo della casa"
Guardai christian che si mise una mano sulla bocca per trattenersi dal ridere.
"Ma chi ti credi di essere?" mi chiese inder
"Nessuno se non una persona semplicemente coerente con la mia idea, ovvero che uno avremmo dovuto scegliere con più criterio e due che le votazioni anonime sono da codardi"
La discussione fu però interrotta da Maria che disse a Christian e Mattia di andare a prendere le buste della sfida per il ballo e a Luigi e Luca quelle del canto.
"Vi faccio vedere i vostri sfidanti" disse Maria.
La sfidante di Mattia era una ballerina di modern che secondo me mattia poteva affrontare tranquillamente, non aveva nulla di particolare né a livello di linee né a livello di interpretazione.
Anche lo sfidante di Christian era un ballerino di modern però  molto più forte dell altra sfidante con un bel movimento e una bella dinamicità. Secondo me christian poteva batterlo tranquillamente, non era però della stessa idea il ballerino al mio fianco.
"Che pensi Chri?" gli chiese la presentatrice
"Sarà una bella sfida" si limito a dire e mentre noi guardavamo gli sfidanti di canto Mattia e Christian andarono da todaro.

Presi il pc e mi sedetti al tavolo della cucina, cercai di studiare la coreografia visto che più tardi avrei avuto una lezione ma non potei  fare a meno di ascoltare gli altri che parlavano ancora della questione sfide. C'era chi si sentiva in colpa e chi era fermamente convinto di quello che aveva fatto.
"avevamo deciso così e così è andata" senti dire da inder,  non potevo essere certa al 100% che si riferissero proprio a loro ma la frase mi portava inevitabilmente a pensare che avessero deciso prima chi votare.
che si fossero messi d'accordo e perché? Perché proprio loro?
Non capivo, avrei voluto fargli mille domande ma, allo stesso tempo non volevo far nascere una discussione. Ma in quel momento in casetta entrarono Christian e Mattia. Il primo tiro dritto verso la sua stanza senza degnare di uno sguardo nessuno, il secondo si fermo per rispondere ai mille "com'è andata?" "che ha detto?"
Mi diressi direttamente nella stanza verde. Christian continuava a camminare avanti e indietro, entrai e senza apri bocca mi appoggiai alla parete. Era nervoso, arrabbiato frustrato non osavo fargli nemmeno un domanda aveva bisogno di sfogarsi ma doveva decidere da solo se farlo e con chi farlo, sforzarlo l avrebbe fatto arrabbiare ancora di più.
"Non ce la faccio" iniziò a dire "non riesco nemmeno a guardarli in faccia mi sta salendo il nervoso" continuava a fare avanti e indietro e nel mentre in stanza entrano anche Mattia e Dario, che nel frattempo era diventato il loro compagno di stanza.
"Come faccio a parlare e sorridere con loro dopo quello che hanno fatto, non volevo dirlo prima per non scatenare una litigata inutile che non avrebbe risolto nulla ma li ho sentiti" io e Dario lo fissammo in attesa che continuasse a parlare mentre mattia sembrava già a conoscenza di tutto
"li ho sentiti che si mettevano d'accordo prima, dicevano votiamo loro è inutile che poi fanno le cose in anonimo "
"e infatti avevi ragione" disse mattia
"poi vengono e ti dicono tutto a posto? Ma tutto apposto sta minchia"
Lascai finire lo sfogo di Christian e poi cominciai a dire
"Anche io poco fa mente eravate da todaro ho sentit..."
"Sentito cosa? " chiese Christian
"Prima calmati, fai un bel respiro siediti e rilassati sei troppo nervoso, so che non è ne bello ne giusto quello che vi è successo ma a prescindere dal torto o dalla ragione ormai non potete cambiare le cose"
Christian annui e si sedette, non lo face perché gliel avevo chiesto ma perché voleva sapere cosa avevo sentito.
"Ho sentito inder dire "avevamo deciso così e così è andata""
"Cosa?" chiese Mattia alzando un po troppo la voce
"Lo sapevo" disse Christian tirando un pugno al letto
"Calmati" ripetei sedendomi al suo fianco
"Ragazzi io vi credo però non potete essere sicuri al 100%  che si riferissero a voi" disse Dario
"Ha ragione" dissi io
"L'unica cosa che possiamo fare ora è vincere la sfida e d'ora in poi pulire il doppio, anzi quando puliamo li chiamiamo così guardano" disse Mattia che in quel momento sembrava il più lucido dei due
"Lo so, lo so, ormai non possiamo cambiare le cose ma ho un nervoso addosso"
"Lo sappiamo ma ora l unica cosa che ti rimane da fare è pensare alla sfida e vincere" gli dissi.
Gli tremavano le mani e continuava a muovere la gamba, calmarlo  sembrava impossibile ma se avesse parlato con uno degli altri ragazzi in questo stato sicuramente avrebbe litigato con qualcuno. Poi mi venne un idea, mi alzai dal letto gli tesi la mano e gli dissi "Andiamo"
"Cosa?" mi guardo corrugando la fronte
"Andiamo"
"Dove?"
"Andiamo dai, ti fidi o no?"
Non rispose mi prese semplicemente la mano e si alzò.
Uscimmo dalla cassetta e ci dirigemmo verso la scuola, una volta trovata una sala libera entrai, lì mollati la presa dalla mano di Christian e andai al pc a cercare qualche pezzo da mettere.
" Mi vuoi spiegare perché siamo qui?" mi chiese ma non ebbe alcuna risposta da parte mia "sono già nervoso cosi facendo mi fai perdere ancora di più la pazienza"
Trovai una canzone che mi sembrava adatta e la feci partire, lui mi guardo ancora più confuso
"Sei troppo agitato, nervoso devi sfogarti, devi lasciarti andare e quale modo migliore se non ballare" lui sembro capire ma non si mosse di un centimetro
"Dai balla, muoviti fai qualcosa" gli dissi e allora lui comincio a ballare, lo lasciai fare andandomi a sedere contro la parte di fronte a lui. Si lascio andare e comincio a improvvisare su quella muisca dei passi di  hip hop. Rimasi incantata a guardarlo si vedeva che quello era il suo punto forte, il suo stile, il suo mondo, era perfettamente a suo agio. Poco dopo la musica fini. Si abbasso mettendosi le mani sulle ginocchia per riprendere fiato, mi alzai e mi avvicinai a lui
"Meglio?" chiesi
"decisamente" mi rispose e poi si avvicino mi strinse le braccia attorno alla schiena attirandomi a se  e io misi le mie sulle sue spalle
"Grazie" mi sussurrò all orecchio. Sentivo il suo respiro affannato sul collo ed ero sicura che stava sorridendo.
"E di che non ho fatto nulla"
Staccò la testa dal mio collo per poi mettere la sua fronte a contatto con la mia, ci guardammo negli occhi
"Hai fatto tantissimo invece"
"Sei un pochino più calmo ora"
"Si"
Guardai l'orologio sulla parete, accidenti mi dissi mentalmente
"Scusa" gli dissi sciogliendo ogni contatto che c'era tra noi "Ora ho lezione" dissi, gli schioccai un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza.

Omnia vincit amor //Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora