"Che cosa gradisce oggi per pranzo?" mi chiese Simone
"Addirittura" dissi ridendo riferendomi al fatto che mi avesse dato del lei
"No davvero è la prima volta che devo cucinare io per tutti, non ho idea di cosa fare" disse preoccupato
"Fai della semplice pasta al pomodoro con quella non sbagli mai" gli dissi sedendomi al bancone della cucina
"Non sono capace"
"Ma come?"
"Di solito cucina mia madre io non lo faccio mai" disse, io sopirai e lo raggiunsi dall altro lato della cucina
"Ok ti aiuto" dissi prendendo una cipolla e del basicilco cominciando poi a tritare la prima
"Ah e così che si fa" disse mettendosi alle mie spalle e avvicinandosi sempre di più mettendomi poi una mano sul fianco.
"l acqua bolle" dissi cercando un modo per allontanarlo da me.
Poi presi una pentola misi l olio e la cipolla e andai a prendere anche il pomodoro. Quando mi voltai vidi sulla soglia della porta Christian che ci fissava ma quando incroció il mio sguardo abbasso il suo e procedete dritto verso le camere. Sopirai non ero ancora riuscita a parlare con lui ed il suo morale sembrava sempre lo stesso. Una volta messo tutto nella pentola lasciai l intera cucina nelle mani di Simone
"Già te ne vai?" mi chiese
"Devi solo far cuocere la pasta ce la puoi fare" gli dissi cercando di essere il più gentile possibile anche se in quel momento le mie priorità erano ben altre. Volevo parlare con Christian e capire cosa gli passasse per la testa. Ma quando raggiunsi la stanza delle gradinate lo trovai seduto in cima ad esse, stava ridendo e al suo fianco c'era Ale, intenti ad osservare qualcosa sullo schermo del computer. Passai davanti a loro cercando di fare il più velocemente possibile, senza guardarlo nemmeno in faccia ma percepii di essere stata notata comunque. Raggiunsi la mia camera e mi buttai sul letto, che idiota pensai, non aveva sicuramente bisogno che io mi preoccupassi per lui ma io come un idiota continuavo a farlo. Aveva Mattia aveva Dario con i quali svogarsi e poi aveva Ale a cosa mai potevo servirgli io dovevo smetterla di preoccuparmi così e poi era stato lui a smetterla di parlarmi da un giorno all altro. Cercai di scacciare tutti quei pensieri dalla mente e presi uno dei libri che ci aveva dato la celentano, era meglio che mi mettessi a studiare. Ma così facendo feci cadere una maglietta dal mio comodino, quella maglietta
"Accidenti ma è possibile che in un modo o nell altro sia sempre in mezzo" dissi sospirando
"Con chi ce l hai?" mi chiese Serena entrando in stanza
"nulla, lasciamo perdere" poi la guardai aveva un sorriso enorme stampato sull viso
"E tu invece cos'è quel sorriso, devi dirmi qualcosa?"
"Siii" disse lei saltellando euforica non riusciva nemmeno a trattenere la felicità "ma te lo dico solo quando arriva anche Carola" disse ed io sbuffai
"Lo sai che la pazienza non è il mio punto forte" dissi
"Lo lo so ma tranquilla Carola finisce lezione tra mezz'ora e poi verrà in casetta non devi aspettare molto"
Poco dopo andammo a pranzo dove ci raggiunse anche Carola e subito dopo aver finito di mangiare tornammo tutte insieme in camera.
"Allora?" chiesi io
"Ecco..." cominció Serena
"Vi siete baciati?" la interruppe Carola e senza nemmeno esitare per mezzo secolo la bionda annui e noi altre andammo ad abbracciarla.
"Era ora" disse Carola
"Sono così felice per te" le dissi
"Ora però devi raccontarci tutto per filo e per segno" disse Carola
E così Serena prese a raccontarci tutto del loro primo bacio com era avvenuta la cosa, cosa si erano detti come era andata a crearsi la situazione, la felicità di albe. Era così felice che non potei fare a meno di esserlo anche io per lei.
"Ahhh che bello" disse Carola
"Quindi adesso state insime? " continuò sempre lei
"Certo" disse sicura la bionda
"Adesso però dovete muovervi anche voi due" disse Serena
"Direi di no" disse Carola
"lasciamo perdere" commentai io
Entrambe si girarono verso di me
"Cos'è successo?" chiese Serena
"E chi lo sa" risposi io e in quel momento senti la necessità di sfogarmi con qualcuno avevo troppi dubbi e troppe domande che mi tenevo dentro da giorni e non potevo fare a meno di pensarci e ripensarci.
"Di punto in bianco ha smesso di parlarmi, di rivolgersi a me non mi guarda nemmeno in faccia non ho idea di cosa sia successo, non so cosa gli prende, ma è da giorni che va avanti così e sinceramente sono stanca adesso" dissi io prendendo a fare avanti e indietro per la stanza questa situazione mi stava snervando.
"Ok adesso calmati però siediti un attimo" mi disse in modo dolce Carola
"Ne hai parlato con lui?" mi chiese Serena
"No cioè volevo farlo stamattina ma tutte le volte che provo ad avvicinarmi e con lei e con lei sembra più sereno quindi forse è meglio così"
"Non dire cavolate" mi interrompe la mora
"ti dà fastidio vederlo con Ale?" mi chiese invece la bionda
"Da morire" ammisi "Cioè non sono gelosa non sono mai stata una persona gelosa ma sentirlo così distaccato da me e poi vederlo così vicino a lei mi fa impazzire" ammisi nuovamente.
"Bea..."cominció Carola con un sorrisetto sul volto. Finalmente mi sedetti e sospirai
"Lo so a cosa state pensando e forse avete anche ragione" dissi "ho passato gli ultimi giorni a cercare il suo sguardo, a cercare anche solo un suo consenso uno suo gesto, ed il fatto che nulla di ciò sia mai successo mi ha fatto stare male è proprio vero che non ti accorgi dell importanza di ciò che hai finché non la perdi " sospiri lasciando che la mia schiena cadesse sul letto
" adesso non esagerare " mi disse Serena " non è che se non vi parlate da due giorni ora non vi parlerete mai più " mi disse e questo già lo sapevo ma la freddezza di questi giorni mi aveva portato a pensare che la cosa non sarebbe stata affatto semplice.
Serena e Carola si sedettero sul mio letto e si sdraiarono al mio fianco
" Ti sei resa conto di averlo ammesso finalmente" disse la mora con un sorrisetto stampato sul volto, che scatenò anche la risata della bionda e alla fine anche la mia. Ebbene si lo avevo ammesso, più a me stessa che a loro, ma ora che avrei dovuto fare?
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Omnia vincit amor //Amici21
FanfictionBeatrice sogna di diventare una ballerina professionista ma purtroppo una serie di eventi la portano a mettere la danza in secondo piano. L ingresso nella scuola di amici le darà una nuova speranza e un incontro le cambierà la vita