"Diamanti, distanti Negli occhi che ho davanti Confusi, distratti Che quasi non riconosco più Distanti, lontani Ci legano le mani Ma trattenerli a noi non si può Trattenerli a noi non si può" Michele Bravi finisce di cantare il suo pezzo per poi rimettersi seduto sullo sgabello che era stato portato sul palco. Oggi è il 29 maggio e sono al concerto di Michele Bravi uno dei miei artisti preferiti. Provo a fare dei video riuscendo più a meno ad inquadrarlo con la mano tutta tremolante, accanto a me mia mamma piacevolmente stupita da come teneva il palco.
Le note di una nuova canzone partono all'inizio non la riconosco subito ma appena inizia il testo la lampadina si accende. Sta cantando "senza chiedere permesso" una canzone scritta tempo fa che alla fine ha donato ad un concorrente di amici. Felice finalmente di poterla sentire cantata da lui alla fine della prima strofa si gira verso sinistra e un'altra voce compare da dietro le quinte del teatro. La figura di Alex compare e in tutto il teatro si sentono urla di acclamazione per il ragazzo. Guardo svariate volte mia mamma ancora incredula per quello che sta succedendo. I due cantanti fanno una esibizione spettacolare concludendola con uno splendido abbraccio che fa rimanere tutto il teatro a bocca aperta sia per la splendida esibizione accompagnata da luci che rendevano magico il momento, ma anche per la sorpresa di ritrovare Alex sul palco.
Alex scende dal palco e il concerto continua per poi finire con l'inchino di Michele bravi insieme al quartetto d'archi e il maestro.
Io e mamma ci dirigiamo verso l'hotel e per tutto il tragitto ripenso alle immagini del concerto ricantando alcune canzoni che mi passano per la mente. Entriamo in camera e dalla stanchezza finisco subito per buttarmi sul letto e dormire.
La sveglia suona e velocemente prepariamo la valigia per poi scendere a fare colazione e prepararsi a lasciare l'hotel. Io e mamma siamo fuori dalla hall ad aspettare mio padre che sta pagando il tutto. Ad un tratto dalla porta esce un ragazzo che mette sulla macchina un borsone. Mamma si gira velocemente verso di me e dice: 'fai un video fai un video quello è Alex!'
Prendo velocemente il telefono ma il ragazzo subito rientra per andare a pagare la camera d'albergo dove ha pernottato.
"Sbrigati prendi i biglietti del concerto che gli chiediamo un autografo!" Dice mia mamma in fretta e furia apre la valigia per prendere i biglietti. Io ancora paralizzata dal ritrovarmi il ragazzo davanti neanche mi accorgo che mia madre mi trascina entro la hall e chiede un autografo al cantante. Molto probabilmente si era svegliato da poco, aveva i capelli un po' spettinati e la mascherina leggermente abbassata. Dopo aver fatto l'autografo i suoi occhi si poggiarono su di me, sono scuri, talmente scuri da riuscire da perdersi dentro. Mi saluta piano e neanche so se ricambio il saluto, di sicuro non era nei miei piani ritrovarmi Alex Wyse nella hall dell'hotel.
...
Per tutto il viaggio ripenso allo strano incontro che ho avuto con il ragazzo e subito scrivo alle mie amiche per informarle della situazione.
Presa da una voglia di liberarmi la testa dai suoi occhi decido di scrivergli un messaggio su instagram anche se con molta probabilità non riceverà mai una risposta.
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Grazie per l'autografo di stamattina, ero un attimo rimasta stupita di vederti nello stesso hotel dove avevo dormito io anche perché il giorno prima ti ho visto al concerto di Michele bravi (hai proprio fatto l'autografo sui biglietti del concerto). Grazie ancora <3
Una sua risposta probabilmente non arriverà mai, ma almeno non possiamo dire che io non ci abbia nemmeno provato. Arrivo finalmente a casa e appendo i biglietti e la firma del cantante sull'armadio. Una notifica da parte di instagram mi prende alla sprovvista.
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Grazie per l'autografo di stamattina, ero un attimo rimasta stupita di vederti nello stesso hotel dove avevo dormito io anche perché il giorno prima ti ho visto al concerto di Michele bravi (hai proprio fatto l'autografo sui biglietti del concerto). Grazie ancora <3
<3
-Spazio autrice-
Capitolo un po' diverso dagli altri ma avevo la necessita di scrivere quello che mi era successo :). La parte finale è inventata ma giuro che ritrovarselo alle 8,30 di mattina davanti quando ti sei appena svegliata è stato alquanto traumatico.
