Capitolo 3

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Drin!Drin! Erano le sette e mezza, la sveglia di Gaia suonava ma lei era ancora nel mondo dei sogni, io mi alzai per svegliarla. <<Buongiorno>> disse sbadigliando. Mi vestii con la bella divisa e scesi per colazione. Ero una delle prime ad arrivare, un insegnate mi stava scrutando, era alto, aveva i capelli marroni scuro gli occhi erano nocciola; venne da me <<Salve, tu sei Calida Calligan giusto?>> aveva una voce molto forte e sembrava severo <<Salve, si sono io, ha bisogno di qualcosa?>>
<<Sono stato incaricato di farti i test sul tuo potere, alle otto ti aspetto nel campo di allenamento, porta anche una persona dell elemento dell'aria, vedi di essere puntuale>> annuii e andai a sedermi su un tavolo vuoto. Che bello, finalmente avrei scoperto le caratteristiche del mio potere. "Però perché devo portare una persona dell aria? Boh, non ne ho idea, chiederò ad Abele".
Dopo circa dieci minuti vidi gli altri miei conoscenti entrare nella sala da pranzo, appena mi videro si sedettero vicino a me. <<Ciao Cali>> mi salutarono <<Ciao, che fate oggi?>>
<<Io ho lezione alla mattina>>disse Gaia
<<pure noi>> aggiunsero Abele e Malia, che a quanto pare erano in classe insieme.
<< Ehm, Abele avrei bisogno del tuo aiuto... Oggi ho i test sul mio potere e un insegnate mi ha detto che mi serve l'aiuto di una persona dell'aria>>
<<Oh perfetto così mi salto lezione e mi divertirò a vederti>>
"si fantastico vedrà i miei fallimenti"
Dopo mangiato, io e il ragazzo andammo nel campo di allenamento dove c'era già l'insegnante. <<Oddio, il signor Kai no... Devo ancora finire una punizione che mi aveva dato...>> <<Tu hai punizioni con tutti i professori?>>
<<No dai, non con tutti... però quasi>> disse ridendo
<<Salve ragazzi, vedo che siete puntuali>>
<<Salve>>
<<Ok direi che possiamo cominciare. Tu Abele dovrai aiutare Calida a mantenere il controllo del fuoco, se aumenta troppo dovrai soffocarlo, se diminuisce dovrai alimentarlo. Allora Calida, tu quando hai acceso il tuo primo fuoco cosa hai toccato?>>
<<Ho toccato delle braci>>
<<Ok perfetto iniziamo da quelle allora>> detto ciò ci portò su un tavolone dove c'erano braci, fiamme rosse, gialle, blu, verdi e altri colori. Io misi le mani nelle braci come avevo fatto la prima volta, automaticamente la mani presero fuoco, esso iniziò a salire verso il polso, poi sempre più su, mi stavo agitando. Abele, notando la mia preoccupazione, risucchiò dentro il suo palmo l'aria che c'era intorno al mio fuoco, facendolo tornare così solo sulle mani. Intanto il signor Kai stava appuntando quello che stava accadendo su un quadernetto. <<Prova a puntarlo in un punto e lancialo>> unii i miei indice e medio infuocati e li indirizzai verso un palo di ferro, pensai al fuoco che si muoveva in una unica fiammata, precisa, verso il bersaglio. Come avevo pensato il fuoco obbedì e una grossa onda di fuoco caldissimo centrò il povero palo che arrossì subito. <<Wow! Cali sei fortissima!>> Abele era davvero stupito, il professore si limitò ad annotare. <<Bene ora prova con tutti i fuochi che vedi sul tavolo>> Andai avanti per un'ora a provare diversi fuochi con diverse temperature, sostanze e altre cose, qualcuno era più difficile da comandare altri meno, ma alla fine ero riuscita a controllarli tutti.  Mi stavo divertendo un mondo, mi faceva sentire potente questo mio talento, Abele ormai non mi serviva più, ero diventata piuttosto brava a non far salire più il fuoco sopra al polso. L'insegnante continuava a grattarsi la fronte come se non capisse cosa aveva scritto <<Mi pare impossibile quello che stai facendo, hai provato tutti i tipi di fuoco che esistono, come minimo uno o due non saresti dovuta riuscire a controllarli. Manca la lava e se riuscirai a piegarla al tuo volere non ho idea di che vastità sia il tuo potere>> mi avvicinai alla pozza di lava, dedussi che non sarei riuscita a lanciarla, era troppo liquida e pesante, quindi provai a modellarla. Pensai di creare un goccia e di sollevarla, ma questa sostanza aveva una consistenza davvero diversa dal fuoco, non sapevo che tecnica usare, dopo diversi tentativi la lava non si era mossa. L'insegnante scrisse un ultima cosa sugli appunti <<ok il tuo potere ti permette di controllare tutti i tipi di fuoco tranne la lava, lo riferirò al preside. Inoltre Calida, dovrai allenarti molto per perfezionare le tecniche, Abele Vuoi diventare il partner di Calida?>> <<Ehm, in che senso partner?>> chiese lui <<Vi allenerete insieme, visto che a te serve aria calda per esercitare il tuo potere e a Calida serve il tuo aiuto se non riuscisse a controllare il fuoco, potete aiutarvi a vicenda>> <<Si per me va bene>> il ragazzo mi guardò come dire "a te va bene?" <<Si pure a me va bene>> risposi. Detto ciò ci allontanammo dal campo; erano le dieci e mezza, era troppo tardi per andare a lezione e troppo presto per andare a mangiare. <<Che ne dici di fare un giretto per la scuola? Ci sono un sacco di stanze che non ho mai visitato, tu potresti sciogliere la serratura...>> mi divertiva provare quell'adrenalina che si prova facendo azioni illegali, ma non mi andava genio di mettermi nei casini i primi giorni di scuola, però dai, bastava non farci scoprire. <<ok va bene, ma vedi di non farmi andare in punizione>>
<<Ma ovvio, sarai con il maestro delle punizioni schivate!>> alzai gli occhi al cielo e lo seguii. Mi portò in un lato della scuola che Malia non mi aveva fatto visitare, eravamo in un corridoio molto buio e cercavo di non cadere addosso ad Abele. In fondo ad esso c'era una porta in ferro, aveva diversi chiavistelli, il ragazzo si fermò proprio lì.  <<Prova a pensare al fuoco, al suo calore e alla sua forza, io penserò ad alimentarlo con l'aria, poi colpisci i chiavistelli>> Abele mise le proprie mani sotto le mie e iniziò a far uscire aria calda, era molto rilassante, chiusi gli occhi, sentivo lo sguardo del giovane su di me. Iniziai a pensare ad un fuoco nel camino, era molto caldo e scoppiettava, sentii Abele che ridacchiava contento, aprii gli occhi e notai che le mie mani erano infuocate. <<Brava, ora colpisci la porta>> come questa mattina unii indice e medio e lanciai una fiammata ai chiavistelli, a differenza delle volte prima non feci smettere il fuoco, ma continuai a dargli forza, sempre di più, le serrature erano sciolte. Apprna smisi di infuocate la porta e il mio fuoco si spense, mi sentii girare la testa, le gambe cedettero, stavo per cadere ma le braccia di Abele mi sostennero. <<Ei Cali tutto ok? Forse ti ho fatto sforzare troppo, scusa...>> mi fece sedere sul gelido pavimento. Mi sentivo malissimo, avevo la nausea; dopo qualche minuto mi ripresi un po' e riuscii ad alzarmi anche se per un attimo vidi tutto a puntini. Il ragazzo mi guardava preoccupato, che imbarazzante, non volevo fare la ragazzina indifesa e debole. Guardai verso la porta, notai che era incaldescente, mi avvicinai, spinsi e si aprì su una stanza circolare vuota, ricoperta interamente di ferro. Quando entrammo notai che c'era una statua di una donna che urlava. Perchè chiudere una stanza vuota con tutti quei lucchetti? La risposta arrivò quando Abele ebbe la fantastica idea di toccare la statua. Questa si animò facendoci fare un salto indietro per lo spavento. Dietro di noi la porta si chiuse con un gran botto, si fece buio, il ragazzo venne vicino a me, la sua presenza mi diede un po' di tranquillità. La statua che si era mossa, emanava un inquetante luce verdognola, i secondi parvero rallentare, al contrario i battiti del mio cuore accelerarono, presi il braccio di Abele, dovevo avere la certezza che c'era ancora. La statua iniziò a parlare, aveva la voce metallica e tristissima, sembrava che stesse recitando qualcosa << aria, acqua, terra e fuoco amici saranno, cinque ragazzi un fardello porteranno, il fuoco primordiale seguir dovranno, con l'ascesa del male molti amici perderanno>>  la donna si sgretolò, dedussi che aveva finito di parlare, per fortuna pensai tra me e me, le porte si aprirono. Io e Abele ci guardammo, aveva gli occhi oscurati dalla stanza ma l'azzurro delle sue iridi si vedeva in modo molto chiaro e si capiva anche quanto fosse impaurito dall'accaduto, ma c'era dell'altro, aveva forse capito le parole della statua? Corremmo via da quel posto inquetantissimo, erano le undici e mezza, ci avviammo verso la sala da pranzo. Dopo poco arrivarono anche Gaia e Malia. Io e il ragazzo non toccammo cibo, <<Si può sapere cos'avete voi due? Non ho mai sentito Abele zitto!>>
<<Chi? Noi? Ma va... siamo solo stanchi per i test>> disse il giovane con una risata isterica, io annuii. Le due ragazze ci squadrarono, ovviamente non ci credevano. Dopo pranzo avrei avuto la mia prima lezione in questa nuova scuola, quindi decisi di tornare in camera per prepararmi. Mi feci una doccia perché puzzavo sia di sudore che di fumo. Gaia arrivò in camera, mentre ero in accappatoio. <<Ciao, dopo dobbiamo andare nell'aula di botanica>>
La lezione fu molto divertente, ci spiegarono come creare un veleno in grado di paralizzarti per un ora, ma io avevo la testa da un altra parte, più precisamente in una stanza circolare, di ferro e buia.

***

Quella sera, dopo cena, Abele mi prese in disparte <<Cali credo che quella che abbiamo sentito sia stata una profezia>>
<<Cosa dovremmo fare?>>
<<Non lo so... dovremmo dirlo al preside visto che credo sia una cosa importante, ma andremmo sicuramente molto nei casini...>>
<<Facciamo così, se vediamo che la profezia inizia ad avverarsi lo diremo al preside>>
<<ok ve bene, per intanto non ne parliamo con nessuno.>>
<<si si ok.>>
<<ok>>
<< Ei Abele, un ultima cosa... Cos'è il fuoco primordiale?>>
<<All'inizio dei tempi gli elementi erano quattro e basta, non avevano tutte le varianti che ci sono oggi e venivano chiamati elementi primordiali. Se una persona avesse il fuoco primordiale come potere potrebbe controllare tutte le varianti del fuoco, ma non esiste una persona così>>. Dai, se non esisteva nessuno con questo potere voleva dire che la profezia era errata e che nessuno sarebbe morto o il male sarebbe asceso. Con questo pensiero mi tranquillizzai e potei addormentarmi senza fare incubi.

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⏰ Last updated: Apr 25, 2022 ⏰

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IL FUOCO DI CALIDAWhere stories live. Discover now