Capitolo 4

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~ Cris ~

Al mattino mentre ci prepariamo il suo pensiero è la frase, me la ripete per accertarsi di ricordarla bene e io la distraggo cercando di far durare questa sfida più a lungo possibile, ma non appena arriviamo al locale per far colazione afferma: «I topi non avevano nipoti.»

«Mi spiace per loro, non hanno il senso della famiglia?» le chiedo cercando di capire il perché di tale notizia.

Lei scoppia a ridere. «Amore è una frase palindroma, come quella kubut, che tu le legga da sinistra verso destra o al contrario, non cambia.»

«Ah... Non avevo idea esistessero queste frasi. Pensavo fosse solo un gioco kubut» le rispondo sincera.

«Anna di sera se c'è Cesare si danna» mi dice seria.

Scoppio a ridere. «Anna si dispera pure al mattino se è costretta ad averlo tra i piedi.»

Lei ride con me. «Anche questa è una frase palindroma.»

Andiamo in ufficio per iniziare a lavorare, ma lei è presissima da queste frasi e ne dice altre: «"Ai lati d' Italia", è la più facile, ma ce ne sono di più difficili tipo "Occorre portar aratro per Rocco"»

«Ma come fai ad inventartele?» le chiedo stupita.

«Non me le sto inventando io, sono su internet, guarda ce ne sono molte, alcune lunghissime» mi spiega mostrandomi il sito che ha cercato con il cellulare.

«Ah ecco... mi sembrava strano che te le inventavi dal nulla.» La provoco.

«Pensi che non riuscirei ad inventarne una?» mi chiede nuovamente in tono di sfida.

«Boh, io non riuscirei»

«Solo perché non ti impegni. Ma che significato aveva quella Kubut?» mi chiede curiosa.

«Se l'intestino vuoi liberare, al cacciatore non devi pensare..., o qualcosa del genere» le dico ridendo e faccio ridere anche lei, mentre tengo d'occhio l'orologio.

Serena oggi arriverà in ritardo e spero che queste frasi pali... non ricordo cosa continuino a distrarla. Devo andare dai fotografi che mi stanno già aspettando, le do un bacio lasciandola da sola nel suo ufficio tranquilla.

Ogni tanto sbircio dal telone che divide i set fotografici dagli uffici e lei sembra molto presa dal lavoro. Sono già le undici e di Serena non ci sono notizie, mi fa piacere che Roby si sia distratta ma io non ci riesco. Mando un messaggio a Serena presa dall'ansia e lei mi risponde poco dopo comunicandomi che sta arrivando, così faccio due tè e vado in ufficio da Roby a proporle una pausa.

Serena arriva prima che il tè sia ad una temperatura bevibile, non appena la vedo entrare diretta nel suo ufficio faccio per alzarmi. Mi è bastata l'espressione tranquilla sul suo viso per capire che ha risolto il problema, ma Roby mi guarda e mi dice sicura di sé: «Resta, so che sai.»

L'Amore che ci unisce - 3 Parte - Fermate il mondo... Ci sono anch'io!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora