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Il punto di vista di T/n.

Va detto pure a loro.

Le girls devono essere informate riguardo a questa "cosa" con Katsuki.

Non saprei nemmeno come definirla, come raccontare loro della sua improvvisa metamorfosi da "porco arrogante" a "orsacchiotto tenerone".

Per quanto algido e spocchioso fosse, Katsuki non è mai stato falso. Non ha mai finto, e non lo sta facendo nemmeno adesso. E questo, desta non poca preoccupazione in me.

Come ho reagito al suo palese mutamento?

Difficile a dirsi dal momento in cui io stessa sono cambiata, al punto che non mi farò abbindolare così facilmente da quattro paroline zuccherose, regali costosi e cene lussuose.

Il mio orgoglio adesso, pretende di più.
La mia fiducia nei suoi riguardi, è ancora lontana.

Resta dunque la grande incognita di come esporre questa nuova condizione alle altre, immaginando fin dal principio di prendere posto al banco degli imputati e confessare le mie colpe. Sono conscia della comprensione e del buon cuore delle giurate, ma non di tutte, nutro questa solida speranza.

Macché. Lei mi ucciderà, ne sono sicura.

Ho pensato fosse carino organizzare una cenetta tra donne a casa mia per poter parlare in assoluta tranquillità, e cosa c'è di meglio del conviviale e gustoso Yakiniku?

Allorché le ho avvisate, abbiamo stabilito una serata che potesse mettere d'accordo tutte quante; ho comprato i migliori tagli di manzo da grigliare, verdure freschissime e ingredienti utili alla preparazione della marinatura e delle salse d'accompagnamento alla carne: una agrodolce, una leggermente piccante e la più classica "tare", composta da salsa di soia, mirin, sake, zucchero, aglio e olio di sesamo, capace di trasformare un' anonima fetta di carne in qualcosa di sfizioso.

Ho tagliato a fette gli ortaggi, li ho disposti ordinatamente su grandi pirofile graziose e colorate; ho irrorato le fettine di manzo con l'intingolo appositamente miscelato per renderle morbide e gustose al palato. Ho acquistato un cabaret zeppo di dolci prelibati, nella speranza di riuscire a rabbonire i possibili animi in tumulto delle mie commensali, nel momento in cui, scopriranno l'effettivo scopo di questa cena interamente al femminile.

Mi sono cambiata, ho allestito una tavola composta e molto invitante, abbellita da qualche fiorellino in vaso e alcune brocche di cocktail fruttato arricchito da bollicine di bianco frizzante.

Tra un cosa e l'altra, sono già scoccate le otto e il campanello di casa adesso, sta suonando.

«Buonasera bellezze! Prego, accomodatevi!».

Scortate dalla regale carrozza sfavillante della principessa Yayourozu, le quattro fanciulle si apprestano a varcare le soglie della mia dimora con alcuni doni al seguito: bottiglie di vino pregiato, cioccolatini, fiori e altre leccornie zuccherose da delibare in

«Ma che tavola ricca! Uh...», esclama Ochaco tutta contenta, «...yakiniku, che bontà!».

Prendono posto sulle seggiole attorno al tavolo spiluccando fin da subito le patatine sistemate nelle apposite ciotoline in ceramica dipinte a mano.

Destino vuole, che quel servizio artigianale di maioliche proveniente da Kyushu, mi fosse stato regalato proprio da Katsuki in occasione del mio compleanno, in seguito all'assilante marcatura attuata ai suoi danni per ricevere quello specifico dono.

La brace dentro il Kamado sta scoppiettando, e la griglia adagiata proprio sopra al fuoco, è pronta ad accogliere carne e verdure.

«Allora T/n, è da tempo che non ci vediamo. Raccontaci un po' del successo di Nakanojo!».

𝑺𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒕𝒆Where stories live. Discover now