IPNOTIZZANTE

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NIALL'S POV

Nei giorni liberi che ci venivano concessi io e Harry passavamo la serata in uno dei pub del nostro superiore, quella sera decidemmo di andare a l'Eleven Months. Il locale si trovava fuori Londra nel bel mezzo di un una distesa interminabile di campi. Trovai Harry appoggiato alla sua Mercedes nera con lo sguardo rivolto sul cellulare, come sempre non passò inosservato: Diverse ragazze all'incrociare la sua figura si scambiavano sguardi complici per poi sogghignare. Non c'era persona che lo ritenesse brutto, aveva i capelli semi-lunghi e mossi, gli occhi di un verde profondo e la muscolatura definita. Mi appoggiai alla sua macchina con le braccia incrociate.

<<Entriamo?>> Chiesi attirando la sua attenzione, sorpreso sobbalzò sul posto.

<<Porca puttana Niall! Non puoi apparire dal nulla!>>

<< Allora entriamo?>> Richiesi ridendo.

<< Si, andiamo andiamo.>> Rispose rassegnato

Ci incamminammo verso l'entrata superando la fila sotto gli sguardi indispettiti di chi aspettava, una volta arrivati davanti la porta Mark, il buttafuori dopo averci riconosciuti ci fece cenno di entrare. Il locale era abbastanza grande, ad ogni angolo c'era una cassa che rimbombava a ritmo di musica, la luce era viola e soffusa; a destra dell'entrata si trovava il bancone del bar insieme a i divanetti rossi. Io ed Harry ci movemmo agilmente tra la folla cercando di individuare facce conosciute, alla fine ci accomodammo in uno dei divanetti con una birra in mano e lo sguardo rivolto alla pista da ballo.

Ad un certo punto una figura femminile attirò la mia attenzione: Aveva i capelli neri e mossi, li portava legati in una coda alta che faceva risaltare il suo profilo marcato ma comunque delicato e femminile; indossava un vestito nero abbastanza corto che le fasciava i fianchi perfettamente e le lasciava la schiena totalmente scoperta. Ballava al centro della stanza emanando un'energia ipnotica attirando lo sguardo malizioso di diversi ragazzi su di sé ma non sembrava le interessasse più di tanto. Harry confuso seguì il mio sguardo arrivando a lei, senza distogliere lo sguardo domandai.

<< Come si chiama?>> Ma Harry scoppio a ridere, lo guardai infastidito chiedendo una spiegazione.

<< Quella lì ti fa fuori amico!>> Rispose alla mia faccia confusa, ignorai però la sua risposta.

<< Come si chiama?>> richiesi, Harry scosse la testa rassegnato.

<<Gwen, sorella minore di Louis, è soprannominata la regina dei pub.>> Rispose, rimasi a guardarla finché la voce di Harry mi riporto alla realtà.

<<La smetti di fissarla! Se ne accorgerà! Andiamo a prendere qualcos'altro da bere piuttosto!>>

Senza fiatare lo seguii fino al bancone ma in qualche modo ero attirato verso la pista da ballo. Durante la serata incontrammo anche Zayn che ogni tanto lavorava insieme a noi. Il ragazzo aveva i capelli nero corvino, gli occhi marroni molto profondi e la pelle ambrata ricoperta di tatuaggi. Ci si avvicinò con la sua andatura sicura mentre eravamo appoggiati al bancone, ci fece segno di salutò con la testa ed Harry ricambiò con la mano. Arrivato di fianco a noi ordinò anche lui per poi girarsi verso di noi sorridendo.

<< Novità?>> Chiese.

<< Nulla di nuovo, non abbiamo ricevuto ordini di consegne.>> Fu Harry a rispondere.

<< Ma c'è qualcuno di nuovo in giro.>> Aggiunsi fissandola nuovamente, Harry scosse la testa concentrandosi sul bicchiere mentre Zayn capì subito a chi mi stavo riferendo e mi guardò divertito posando poi anche lui lo sguardo su di lei.

<< Si, anche io ho saputo della piccola Tomlinson.>>

<<Pare che viva con il fratello, non ti consiglio di provarci Louis non te lo permetterebbe e poi conosci i Tomlinson.>> Continuò senza staccare lo sguardo da lei.

<<E allora che ci fa lei qui? Lou sa bene che posti sono questi.>> Chiesi, Zayn rise.

<< Diciamo che sa abbastanza badare a sé stessa.>> Mi girai nuovamente verso la pista e la vidi versare un drink addosso a un ragazzo che probabilmente gli aveva palpato il sedere. Continuai a fissarla mentre si allontanava, Zayn cercò di rivolgermi nuovamente parola senza riuscirci e iniziò a parlare con Harry su diverse cose tra cui il college. Passarono diversi minuti, i miei pensieri furono interrotti da una pacca del corvino.

<< Ora devo andare, è stato un piacere.>> Disse per poi perdersi nella folla.

Ci risedemmo in un divanetto e fu lì che il mio sguardo ricadde su di lei. Era appoggiata al bancone aspettando il suo drink tamburellando le dita sulla superficie di marmo. Harry se ne accorse e richiamò la mia attenzione.

<<Mh mh, non ci pensare proprio, quante volte te lo dobbiamo dire?>> Disse con tono esasperato, sorridendo mi voltai verso di lui.

<< E perché no?>> chiesi, non mi rispose ma sbuffo indicandomi con il capo di girarmi. Feci come mi disse e mi ritrovai due occhi grandi e grigi a fissarmi.

Era appoggiata sul divanetto con un ghigno stampato nel volto, iniziò a giocare con una mia ciocca bionda senza interrompere il contatto visivo.

<< Sai... non sono eterna, se continui a fissarmi finirai per consumarmi.>> Mi paralizzai per un secondo, come aveva fatto a notarlo? Cercai lo stesso di apparire sicuro.

<< Potrei farlo letteralmente...>> Sussurrai avvicinandomi al suo volto. Lentamente mi sfilo la bibita dalle mani fino a poggiarla nelle sue labbra senza staccare gli occhi dai miei, non avrebbe mai rotto quel contatto prima di me. Nel frattempo Harry imbarazzato cercava di distrarsi. Per un paio di secondi non dicemmo nulla. Ripose il bicchiere nelle mie mani e allontanandosi leggermente mi rispose come se mi stesse dicendo una dura verità.

<< Dovresti rivedere le tue battute per rimorchiare!>>

Harry si trattene una risata, gli diedi una gomitata innervosito e Gwen a quella scena sorrise vincente. Poco dopo arrivò Louis, quella sera portava dei semplici jeans neri ed una maglia bianca. Sorridendo mise un braccio attorno alla sorella.

<<Allora hai conosciuto Niall ed Harry!>> Disse guardando prima lei e poi noi.

Gwen ci squadrò dalla testa ai piedi.

<<Abbastanza patetici.>> Disse con disprezzo per poi voltarsi e andarsene. Un ghigno apparse nel mio volto, doveva essere mia.

MY FAVORITE POISONWhere stories live. Discover now