II. Un angolo di paradiso

13 2 0
                                    

One shot partecipante al contest indetto da Le Fate Della Notte "Un amore fatato" in occasione della ricorrenza di San Valentino 2022.

L'odore della salsedine, il suono delle onde che si infrangono sulle rocce, la leggera brezza marina che le accarezza delicata la pelle, lo spettacolo del sole che viene inghiottito dall'acqua cristallina; Evelyn aveva trovato il suo angolo di paradiso. Vi si recava ogni volta che era in cerca d'ispirazione e la magia di quel posto non falliva mai nell'aiutarla a trovarla. 

Eppure quel giorno, quando arrivò, scoprì che la sua piccola baia le aveva riservato una vera sorpresa.

Una chioma di corti capelli color miele catturò infatti la sua attenzione: apparteneva ad una ragazza accovacciata sulla sabbia con un taccuino tra le mani. Scese dalla bicicletta con cui era arrivata e si avvicinò al mare, sistemando il cavalletto con una velocità sorprendente e aspettando che qualche idea le illuminasse la mente, guardando ogni tanto l'intrusa, o almeno la ragazza che Evelyn riteneva tale, che però non ricambiava mai lo sguardo.

La tela rimase completamente bianca per un tempo ben più lungo del solito e questo la fece iniziare a picchiettare il pennello sulla gamba sbuffando e alzando spesso gli occhi al cielo.

«Va tutto bene?» le chiese allora l'altra ragazza, guardandola con due occhi che ad Evelyn sembrarono subito due piccoli smeraldi.

«Sì.» rispose lei, secca.

«Non riesci a pensare a niente da disegnare?»

«Tu dici?» non era frequente che Evelyn si rivolgesse a qualcuno con uno tono tanto tendente allo sprezzante, ma non riusciva a fare a meno di pensare che il suo blocco fosse dovuto all'assenza della solitudine che cercava in quel posto.

«Non c'è bisogno di essere così scortese,» si alzò dalla sabbia, avvicinandosi a lei, «vieni qui spesso?»

«Quasi ogni giorno.»

«E sei sempre sola?»

«Fino ad oggi pensavo di essere l'unica a conoscere questo posto.»

«E quindi pensi che sia io il motivo della tua tela completamente bianca?»

«No, ma sicuramente se continui a distrarmi non riuscirò a fare niente.»

In tutta risposta, l'altra alzò le sopracciglia e abbozzò un sorriso sarcastico, mostrandole la pagina del taccuino che aveva con lei: era bianca, come la sua tela, ad eccezione di una firma sul fondo della pagina: Josie Kimmons. «Non sei l'unica a non aver ancora concluso niente, ma io sono pronta ad ammettere che la tua presenza è stato un fattore importante per la mia inefficienza.»

Non capiva, non capiva dove la ragazza volesse arrivare con quel discorso, cosa volesse da lei, cosa si aspettasse.

«Mi dispiace per te, ma non so che farci.»

«Tu no, ma forse io potrei dare una mano a te.»

«E come?»

«Dipingi me.»

Quella richiesta, fatta con così tanta sicurezza e spavalderia, la prese completamente alla sprovvista. Esitò qualche secondo, perdendosi negli occhi dell'altra, che non sembrava intenzionata a distogliere lo sguardo.

«No. Ho un'altra idea, ma grazie della proposta.» rispose, senza più cercare di suonare infastidita, ma lasciando trasparire un velo di gratitudine.

L'altra allora si allontanò, non senza ignorare il sorriso che iniziava a farsi spazio sul volto di Evelyn, evidenziato da una fossetta sul lato destro e dagli occhi che si socchiudevano, prendendo la forma di due adorabili mezze lune.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Feb 13, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

•𝐖𝐢𝐥𝐝𝐞𝐬𝐭 𝐃𝐫𝐞𝐚𝐦𝐬||ᴏs•Where stories live. Discover now