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mi alzai prima della sveglia, non riuscì a dormire bene quella notte, feci colazione e uscii prima di casa per fare una camminata e pensare, pensare in che condizioni troverò stadtler's dopo ieri, a pensare a stasera...

arrivai da stadtler's, entrai e mi diressi come sempre dietro al bancone e mentre presi il grembiule una mano mi fermò
-" sei licenziata, devi lasciare questo posto"- mi disse il mio capo
-" perché cosa ho fatto?"- non avevo fatto assolutamente niente
-" per ieri, hai difeso quegli.... non trovo parole per descriverli e in più hai attaccato un poliziotto ritieniti fortunata che non chiami la polizia"- alzai un sopracciglio
-" fortunata? sai che ti dico"-presi il grembiule e lo calpestai
-" sono io che me ne vado, da voi razzisti e da questo posto di merda"- tutti i clienti si voltarono e prima di andarmene...
-" oh quasi dimenticavo"- salii su una sedia e presi il cartello che diceva "solo bianchi" lo strappai e ci saltai sopra, lo indicai
-" ficcatelo nel culo"- feci il terzo dito e me ne andai, se lo meritavano, quei pezzi di merda razzisti.
Ero arrabbiata, avevo la mente offuscata, camminavo a passo spedito senza una destinazione precisa,mentre camminavo non sentivo nient'altro che tacchi, solo un rumore di una donna che camminava con i tacchi, quel rumore si fece sempre più forte finché non sentii una voce
-"goditi la vita"- era una voce che conoscevo
-" finché durerà "- la Handler lo avrei giurato, mi voltai e mi continuai a guardare intorno, non sentivo niente, solo tacchi, intorno a me persone che camminavano normalmente, una risata, la sua risata, mi rimbombò in testa, caddi in ginocchio e mi presi la testa con le mani, mi scoppiava la testa, urlai, non ne potevo più.
quando finalmente cessò, con un respiro profondo ritornai alla realtà, che cosa mi era successo? era veramente la Handler? perché non riuscivo a vederla? e se...nah non so neanche a cosa servisse quella...macchina?

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corsi verso casa e iniziai a prepararmi, volevo andare prima degli svedesi e coglierli all'improvviso ed eliminarli una volta per tutte...
indossai il vestito

indossai il vestito

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le scarpe

mi truccai

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mi truccai

e indossai qualche accessorio

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e indossai qualche accessorio

e indossai qualche accessorio

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era pronta per uscire, quando qualcuno bussò alla mia porta, saltai per lo spavento e mi incamminai verso la porta ,senza far rumore, sbirciai dallo spioncino quando vidi

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era pronta per uscire, quando qualcuno bussò alla mia porta, saltai per lo spavento e mi incamminai verso la porta ,senza far rumore, sbirciai dallo spioncino quando vidi...Klaus
-" HOLAAA, ESTA T/N EN CASA BUENA?"- era ubriaco fradicio
-"Klaus ma che diavolo ti è successo, entra"- neanche il tempo di accompagnarlo al divano che ci andò lui stesso
-"Don't go chasing waterfalls
Please stick to the rivers and the lakes that you're used to"- presi una coperta e gliela misi addosso, cercai di non toccarlo, non volevo sapere cosa gli fosse successo
-" devo andare, ritornerò presto, mi racconterai tutto, promesso"- Klaus non rispose e non diede cenno di avermi sentito
-" Ben, so che ci sei, prenditi cura di lui nella mia assenza, ritornerò presto"- so che Ben era lì , non si staccava mai da Klaus, ora avevo una motivazione in più per fare il prima possibile, chiusi a Chiave la porta in modo tale che Klaus non potesse uscire e fare stupidaggini da ubriaco, e presi un taxi.
Una volta arrivata a destinazione entrai in questa specie di villa, presi un bicchiere di champagne e aspettai le mie vittime

SPAZIO AUTRICE
ehii, scusate gli eventuali errori grammaticali, ci vediamo subito al prossimo capitolo

Ti conosco da tutta la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora