QUASI TAGLIANDOLO

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oggi c'è il funerale di mia mamma, mia zia mi ha spiegato che la lettera l'ha scritta lei ma con arturo che le puntava una pistola alla testa e gli diceva cosa scrivere, l'ha uccisa perché non l'ha mai sopportata e per coprirsi ha finto la morte di mia zia. quello stronzo doveva morire in un modo diverso, più doloroso ma volevo toglierlo da questo mondo il prima possibile. mi metto un jeans nero con una maglietta a maniche lunghe nera un po'scollata ma non eccessivamente, non mi vesto mai così ma è il funerale di mia mamma il rispetto lo devono avere tutti.
Sergio: andiamo pccrè
salimmo tutti in macchina e andammo in chiesa per la messa, non entrò in una chiesa dal mio battesimo credo, appena varco la soglia vedo subito la panca affianco alla nostra dov'è ci sono seduti i ricci, laura è nella nostra panca e ne sono molto felice di questo.
Prete: benvenuti signori castillo, e condoglianze
appena il prete dice il nostro nome ciro si gira a guardarmi e mi fece un sorriso di incoraggiamento, non l'avevo mai visto vestito così bene, nessuna camicia slacciata, aveva una camicia nera e un completo nero elegante, ricambiai il sorriso ovviamente sforzato perché oggi non ero in vena di risate e sorrisi. la bara di mia mamma era al centro della chiesa, l'aveva sempre voluta bianca e sopra delle rose rosso sangue, i suoi fiori preferiti e anche i miei, non ho potuto nemmeno vederla perché il corpo era tutto tagliato e con delle pallottole all'interno. finita la messa ci iniziammo ad incamminare verso il cimitero, era vicino alla chiesa quindi andammo a piedi.
Ciro: amore mij, come stai?
Sole: come dovrei stare, mia mamma è stat uccisa come una figlia di puttana
Ciro: non lo dire nemmeno per scherzo, tua mamma in qualsiasi modo è morta con onore, ti ricordo che vi ha cresciuti da sola senza nessuno affianco.
Sole: hai ragione
eravamo attaccati mente camminavamo, aveva un braccio lungo la mia spalla con la mano che finiva sul mio seno che io strinsi per cercare conforto.
arrivammo al cimitero nella cappella di famiglia, stavano interrando mia madre e le lacrime scendevano lentamente sul mio viso quasi tagliandolo dal dolore dentro esse, il cuore mi si fermava ogni volta che la bara entrava sempre di più nel oculo, mi sentivo sola e fragile a tutto anche se ciro era accanto a me.
Sergio: vai a dire qualcosa alla mamma anche tu
disse indicando davanti a dove era appena stata deposta mia madre e dove c'erano tutti i miei fratelli.
Sole: io ho una lettera che la mamma mi aveva dato due anni fa, in caso dovesse morire e ora ho capito il perché, vorrei leggerla
Sergio: vai
mi misi davanti alla cappella e aprì il foglio, tutti erano in silenzio a guardarmi.

POCO DI BUONO||CIRO RICCIWhere stories live. Discover now