16. L'uscita organizzata

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Oggi a colazione, Maria ci ha detto che verso le 10 avremmo fatto un'escursione con dei maestri che si trovavano in quell'hotel con cui avevano parlato ieri sera.
Siamo saliti giusto per darci una sistemata e per prendere le borracce e altre cose utili che avremmo dovute portare all'escursione.
Alle 10 spaccate eravamo fuori dall'entrata e subito dopo ci hanno raggiunto i maestri che ci dovevano accompagnare.
"Buongiorno ragazzi, io sono Giovanni, lui è Pietro. Siamo fratelli e oggi vi porteremo a fare un'escursione".
Erano due uomini sui 50, piuttosto alti e robusti.
"Dato che qui siete cantanti o ballerini, a fiato siete messi bene giusto?" ci chiede Pietro, noi gli rispondiamo con un coro di "sì".
Ci incamminiamo con i maestri a capofila, verso una collinetta che sarà quella dove andremo.
Ci hanno detto solo che in cima ci sarà una sorpresa.
"Passate da qui ragazzi" ci dice Giovanni, urlando perché eravamo tanti e molti erano in fondo. Io ero tra quelli, non ho sentito ciò che ha detto l'uomo e sono passata proprio dove c'era la buca che ci avevano detto di non calpestare.
"Ehi attenta! Rischi di farti male così". Era Alex, che come in studio, quando stavo cadendo, mi aveva preso per il braccio anche ora "Grazie, è solo che non avevo sentito cosa aveva detto Gio".
Mi piaceva abbreviare i nomi o inventare soprannomi, anche di gente sconosciuta, senza un perché. Anche se conoscevo una persona da due minuti, mi piaceva dargli un'etichetta, per distinguerlo dagli altri. E così ho fatto anche con i ragazzi di Amici.
Abbiamo camminato per circa due ore, però sono andata un po' più avanti perché così sentivo meglio ciò che dicevano i due fratelli.
Ci hanno mostrato le impronte della fauna e altre cose davvero interessanti.
Arrivati in cima, c'era Maria con i prof e gli altri e avevano addobbato una tavola con tantissimo cibo.
"Oh, come si fa a non adorare tutto ciò? Ho una fame!" dico io. Penso che una delle mie attività preferite dopo la danza sia mangiare. Lo so, è strano, ma è vero.
Ci siamo seduti intorno alla tavola e abbiamo mangiato tutti insieme.
Di solito, all'albergo, eravamo noi ragazzi in un tavolo e Maria e gli altri adulti in un altro tavolo.
Questa esperienza mi sta davvero insegnando cosa sia la vera amicizia, non come quella là.
È stato davvero bello, abbiamo mangiato, ci siamo divertiti, tutto questo facendolo insieme.
Penso che avere degli amici sia una delle cose più importanti al mondo; a volte, quando ti fidi di loro sai che puoi fidarti davvero, e quelli sono gli Amici con la A maiuscola. Poi ci sono quelli di cui ti fidi ma la prima cosa che fai sbagliata la vanno dire a tutti; quelli non sono amici, sono solo persone.
Verso le 16 siamo scesi tutti insieme, quando siamo arrivati erano le 18, quindi avevamo tempo per farci la doccia e poi andare a mangiare.
Un mio difetto, è quello che anche con il minimo sforzo sudo. Che noia, è sempre stato così.
Verso le 19:30 siamo scesi per cenare; quando abbiamo finito abbiamo guardato un film, questa volta in una sala dell'hotel, per fortuna e poi siamo ritornati negli chalet.
Ero appena entrata, quando sento bussare alla porta....

Spazio autrice
ciao ragazzi, ecco il nuovo capitolo.
Vi ringrazio davvero tanto per le 1000 letture, per me sono davvero un traguardo.
Detto questo spero che vi sia piaciuto, se è così mettete una stellina, lasciate un commento e seguitemi.
Volevo dirvi che non vedo l'ora di pubblicare il nuovo capitolo, dato che questo finisce così, ditemi come secondo voi potrebbe proseguire il prossimo.
ciaoo❣

Semplicemente Accade// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora