chapter 3 - the punishment

815 26 2
                                    

piton mi ucciderá

stavo disperatamente correndo verso l'aula di pozioni, ero in ritardo di venti minuti e con piton basta anche solo un minuto di ritardo per perdere punti della casa.

non era la prima volta che arrivavo in ritardo. purtroppo il mio lato ritardatario si fa sentire spesso e ogni volta con piton. sono certa che mi ucciderá con le peggiori maledizioni.

<<scusi per il ritardo professore, non ho sentito la sveglia>> affannata cercai di scusarmi e rimediare al ritardo. capelli scomposti e cravatta messa male.

complimenti y/n , brava idiota per la fretta la gonna al contrario ti sei messa.

<<taccia signorina. non voglio sentire altro. è appena iniziato l'anno scolastico e lei inizia già ad andare in scena con i suoi eccellenti ritardi>> mi disse con il suo solito tono sarcastico e indifferente <<si sieda in quel banco di fianco al signorino riddle e osi solo respirare e sarà la causa della perdita dei punti della casa serpeverde>>

mancava solo lui!

mi sedetti nell'unico posto libero abbassandomi di continuo la gonna, per non lasciare in bella vista nessuna parte privata del mio corpo, senza proferire parola, rivoltando uno sguardo furioso a pansy. perché diavolo non mi aveva svegliata quella stronza?!

appoggiai libri e quaderni che prima tenevo in mano per poi riporre la mia attenzione alla lezione.

<<fatto tardi ieri sera white?>> la sua voce bassa e cupa si fece sentire nel mio orecchio.
<<non iniziare a rompere di prima mattina riddle>>
sussurrai sbuffando sonoramente e roteando gli occhi.
<<a proposito>> mi girai a guardarlo interrompendo qualsiasi frase gli stesse per uscire dalle labbra <<tu come fai a conoscere il mio cognome? non mi sembra di essermi mai presentata>>.
<<e tu come fai a conoscere il mio?>> un sorrisino beffardo gli incorniciò il volto facendogli assumere uno sguardo divertito.
<<ti ha presentato silente la sera del tuo arrivo, soffri di perdita di memoria a breve termine per caso? se vuoi posso consiglia->>
<<white>> mi richiamó il professore con sguardo altamente irritato <<cosa le avevo detto?!>> merda!
stavo per scusarmi quando mi interruppe nuovamente. <<niente scuse! oggi pomeriggio ore quindici, in perfetto orario la voglio trovare in biblioteca. la pulirà da cima a fondo come punizione per non essere stata attenta durante la mia lezione>>

oh ma andiamo!

sbuffai irritata provocando una risata dal riccio qua affianco a me. che aveva da ridere adesso?
<<riddle dato che ha così tanta voglia di ridere, oggi pomeriggio farà compagnia alla signorina white in biblioteca. ore quindici precise>> e con questo tornó a spiegare. di male in peggio direi.
<<questa è tutta colpa tua!>> sussurrai al moro di fianco a me che stava scarabocchiando su un quadernino.
<<colpa mia? hai fatto tutto tu>> ridacchiò con tono basso.
<<se tu non mi avessi distratto dalla lezione avrei continuato a prendere appunti senza fiatare e senza disturbare questo masso di capelli unti che ci troviamo come insegnante!>> risposi di ribatto <<invece no, mi ritrovo a passare il pomeriggio chiusa in una biblioteca con te>>
<<dovresti esserne onorata>> avvicinò il suo volto al mio facendo incrociare le nostre iridi <<nonostante sia qui da poco tempo sono già sulla bocca di tutte le ragazze>> esclamò vantandosi.
<<e immagino anche in altri luoghi>> mantenni il suo sguardo cosciente di ciò che avevo detto. era qui da due giorni e già si era costruito la sua reputazione. il classico puttaniere senza cuore. colui che infila i gioielli di famiglia in un luogo di appartenenza diversa ogni giorno, sostenendo la classica frase "non sono fatto per le relazioni". eppure, pareva gli piacesse dato che non faceva nulla per dimostrare il contrario.
non mi rispose. non ottenni nessuna risposta. niente di niente. solo uno sguardo visibilmente irritato. tornai a concentrarmi sulla lezione con viso soddisfatto.

Quei dannati occhi verdi | Mattheo Riddle Where stories live. Discover now