CAPITOLO 2

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Purtroppo, avrebbe dovuto aspettare che lei si fosse calmata prima di indagare sul motivo per cui aveva posto fine alla loro relazione. Gli ultimi giorni erano stati un incubo per lei e per la sua famiglia, perciò non avrebbe aggiunto altro stress sottoponendola ad un interrogatorio.

Quando le mise una mano sulla schiena, avvertì il lieve tremito che la percorse e capì che non era stato causato dalla mite temperatura invernale di Charleston. Bene... Quantomeno, non era diventata del tutto immune a lui e al suo tocco.

"So che tutto questo è stata una prova durissima per te, Gloriana," disse con sincerità. "Per la mia tranquillità, vorrei assicurarmi che tu stia bene prima di andarmene."

"Non c'è niente che io possa dire per dissuaderti, vero? Non ti sposterai da qui di un centimetro, vero?" sospirò lei.

"No, piccola, non lo farò."

Darion non l'aveva mai vista così spossata e detestava che gli avvenimenti degli ultimi giorni avessero fiaccato il suo spirito di creatura libera e spensierata, la sua bella luce interiore...

Che se ne rendesse conto o no, la sua piccola Glow aveva bisogno di qualcuno che l'aiutasse a superare uno dei momenti più difficili della sua vita, e lui aveva tutte le intenzioni di essere quel qualcuno.

"Perché non ti siedi e sollevi i piedi mentre preparo del caffè?" le propose mentre entravano in soggiorno e l'aiutava a togliersi il cappotto.

"No... Niente caffeina per me," replicò lei, facendo ondeggiare i lunghi capelli ondulati quando scosse la testa. "Io... Uhm... Io ultimamente non dormo bene."

"Con quello che ti succede... posso solo immaginarlo," disse Darion, guidandola verso il divano. "Ne hai passate di tutti i colori negli ultimi tempi, piccola."

"Non lo immagini nemmeno..."

Gloriana si lasciò cadere sui cuscini e i suoi bellissimi occhi azzurri erano lucidi di lacrime quando alzò la testa e lo guardò.

"Perché l'ha fatto?"

Se il resoconto dei giornali sulla morte di Reagan era esatto, l'uomo si era servito di uno degli antichi fucili della sua collezione per togliersi la vita. Darion sapeva che Gloriana e il padre erano particolarmente legati, perciò doveva essere stato durissimo per lei affrontarne il suicidio.

"Purtroppo, non sono in grado di dirti come siano andate le cose, piccola," esordì, sedendosi al suo fianco per prenderla tra le braccia. "Forse non si scoprirà mai perché tuo padre si sia sentito costretto ad una conclusione così drastica. Tuttavia, una volta superato lo shock, sono sicuro che riuscirai a lasciarti alle spalle questa vicenda e a ricordare i bei momenti che avete vissuto insieme."

Lei scrollò il capo con ostinazione.

"Non ne sono altrettanto sicura... Non quando tutto quello che credevo di sapere su mio padre si è rivelato una grossa, schifosa bugia."

L'intenzione di Darion era stata di consolarla, non di turbarla ancora di più.

"Gloriana, concediti un po' di tempo. In questo momento, sei troppo fragile emotivamente per vedere le cose con chiarezza..."

"Tu non capisci, Darion..."

Gloriana si scostò per guardarlo negli occhi.

"Voglio dire che mio padre è sempre stato la bugia fatta persona... Non c'era un'ombra di verità in lui..."

Qualcosa nella veemenza delle sue parole gli fece capire che, in quella storia, doveva esserci molto di più di quanto avevano riportato i media e che lei doveva sfogarsi se non voleva rischiare un crollo emotivo.

TUTTO L'AMORE CHE HO (1 LIBRO  - LA SAGA DEI POWELL)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz