CHAPTER EIGHT

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il pomeriggio fu uno di quelli tranquilli, senza troppo caos e i due si scambiavano qualche parola ogni tanto quando era necessario. il minore stava leggendo un libro mentre l'altro stava scrivendo sul suo diario ascoltando musica. il comportamento del maggiore era strano: guardava ogni due minuti l'orario dal telefono. Taehyung se n'era accorto, eccome se se n'era accorto, e questo significava solo che era in ansia o a disagio. non sapeva il preciso motivo per cui il fratello avesse quegli atteggiamenti, ma di certo non avrebbe chiuso un'occhio sulla questione.

«hyung, tutto ok?» disse il minore chiudendo il libro.

non ottenne nessuna risposta, così si sporse sul tavolo e rimosse un auricolare all'altro.

«che ti serve?» era freddo, come non mai.

«che hai? sei strano hyung, devi dirmelo se c'è qualcosa che non va, non ti ricordi?».

«sto bene, è solo... ah niente di importante».

«invece si che è importante! lo vedo come ti comporti, sei strano e piuttosto freddo... vuoi farmi soffrire? ti prego parlane, posso aiutarti magari...».

il maggiore rimase pietrificato quando l'altro pronunciò "vuoi farmi soffrire?". assolutamente no, era l'utima cosa che avrebbe voluto fare.

«hyung? ci sei? hey! terra chiama Yoongi!».

«oh cosa? scusa stavo pensando...».

«tu adesso vieni su in camera e ne parliamo, intesi?».

«per forza?».

«si».

il maggiore rilasciò un sospiro dalle sue labbra e poi si alzò svogliato dalla sedia, smettendo di fare quello che stava facendo e seguendo il minore di sopra. una volta arrivati in camera il rosso si lasciò cadere sul letto guardando l'altro con impazienza, come se gli stesse dicendo on gli occhi di lasciarlo stare.

«parla, ora».

«che vuoi sapere?».

«cosa ti turba?».

«cosa ti interessa a te?».

comparve una crepa nel cuore di Taehyung, il maggiore non l'aveva mai trattato così.

«c-ci siamo promessi che fra di noi non ci sarebbero stati segreti...».

«mh quindi?».

«lo sai che voglio solo aiutarti... ti prego».

«ah ma che hai?! mi lasci stare?! una persona non può essere nervosa?!» urlò il maggiore.

«ah fottiti ok!? volevo solo aiutarti! e menomale che non volevi farmi soffrire... arrangiati!» rispose il minore urlando anche lui con le lacrime agli occhi.

se ne andò di fretta dalla stanza sbattendo la porta chiudendosi nella sua, piangendo sul cuscino come non faceva da anni. dall'altra parte Yoongi stava andando di matto, avrebbe voluto uccidersi per ciò che aveva fatto al minore.
avevano litigato, per la prima volta nella loro vita. era successo tutto ciò perché non avevano il coraggio di ammettere i loro sentimenti. sarebbe tutto così facile se dicessero semplicemente "mi piaci", ma la vita non è così facile, no? chissà se accadrà mai quel momento, in cui le loro vite saranno più leggere, più felici e serene. chissà chi farà il primo passo e se lo farà, ma come glielo dirà? quando? ma i due ragazzi non riuscivano a pensare ad altro agli errori che avevano commesso in quel momento.

Taehyung aveva insistito troppo e Yoongi era stato troppo freddo, avevano danneggiato il loro cuore da soli.

BROTHER [Taegi]Where stories live. Discover now