Capitolo 2 ~ Incontri al parco

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Mi trovo seduta su una panchina di un bel parchetto e sto leggendo un libro di scuola, ripassando per un esame.
È tutto tranquillo: gli uccellini cantano, il sole trabocca di felicità e splende sereno in cielo. C'è una piacevole brezza che fa svolazzare le chiome degli alberi e rende il tutto più fresco e movimentato.
Non sento la presenza di nessuno nei dintorni, fin quando non sento una voce che mi parla dall'alto che dice:
-Hey-
Io di scatto alzo la testa, neanche tanto, e mi ritrovo due ragazzi di fronte a me: uno bello alto e l'altro grande quasi la metà dell'altro. Alla vista, però, di uno dei due mi incupisco leggermente.
Decido di rispondere con un semplice "si?" e il ragazzo bassetto mi si avvicina leggermente col suo volto al mio.
-Wow! Non dirmi che i tuoi capelli sono naturali?- dice lui, per poi ritornare composto alla sua posizione di prima.
- I-io... sono nata così...-dico timidamente e arrossisco leggermente per quel suo piccolo avvicinamento a me.
-Dici sul serio?!- mi risponde, afferrandomi poi delicatamente una ciocca di capelli che osserva e in seguito me la ripone appoggiandola alla mia spalla. Ha l'espressione incuriosita di un bimbo piccolo che viene a conoscenza dei segreti della vita.
-I tuoi capelli sono davvero una figata!- dice sorridendomi e io abbasso lo sguardo con una faccia triste e delusa.
Magari tutti pensassero questo... credo che in questo modo mi troverei meglio con la gente che mi sta attorno.

-Ehi, che cos'hai?-

-Oh, niente!-

-Senti... come ti chiami?-

A quella domanda esito leggermente, ma poi mi decido a rispondere.

-T/n... t/n t/c-

-T/n eh? Mi piace molto!-
Dice sfoggiandomi uno di quei bei sorrisi che solo lui sa fare... sorrisi dolci, sinceri, che ti riempiono il cuore anche a solo sfiorarli con la vista. Ma che sto dicendo...? Lui non mi conosce, e sarebbe strano se per me non fosse lo stesso, potrei essere considerata una stalker o qualcosa del genere. Non devo dare alcun segno di fiducia o familiarità.
Ma... sarà la cosa giusta da fare d'ora in poi? Beh, non è che prima sia stato diverso, ma... proprio ora si è reso conto della mia presenza? Perché solo ora? Perché deve accadere questo nostro incontro? Devo proprio ritornare nei ricordi di Manj...

I miei pensieri vengono interrotti dallo sguardo attento del ragazzo dinnanzi a me. Io ritornando al mondo reale cerco di ricominciare quella piccola conversazione insignificante che lui è andato a creare.

-E invece il tuo nome sarebbe?

-Chiamami Mikey!-

Il ragazzone bello alto alla sua destra sta rimanendo zitto e con uno sguardo freddo.

- V-voi, invece. Non siete biondi realmente?-

Tsk. Cosa mi metto a chiedere? La conversazione poteva pure finire lì, ma perché nel più luogo profondo dentro di me, desidero follemente che la loro attenzione verso di me rimanga ancora per un po?
Sono una ragazza timida, riservata;
moltissima gente mi considera asociale, ma con loro due è naturale volerci stare ancora un po'...

Mikey:-Oh, no; questa è tinta, solo per farci fig-

-Mikey, dobbiamo andare-
Dice l'altro ,che fin'ora non aveva ancora parlato, dandogli una leggera gomitata.

Mikey:Uffaa Kenchin! Ho trovato una ragazza così carina e rara e non mi ci fai neanche far amicizia!

A quell'affermazione il rossore ricompare tra le mie guance, ma subito dopo mi concentro su un altro aspetto della sua frase.

Kenchin?

T/n:PUA-HAHAHAHA

I due rimangono un po' sconcertati da quello mio scoppio di risa improvviso, ma subito mi rendo conto di quel che sto facendo e poco a poco mi ricompongo, asciugandomi qualche lacrima per il divertimento.
Non mi ricordavo proprio che Manjiro chiamasse così Ken... è stato per me davvero un colpo basso.

"Non dimenticarmi di nuovo..." ~ MikeyxReader || IN PAUSAHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin