Capitolo 2

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Erano le 7.30 di mattina di lunedì ed era un giorno di pioggia. Il lunedì è il giorno più brutto della settimana, pieno di verifiche, interrogazioni e soprattutto con l'ora di educazione fisica! Io facevo anche il corso supplementare di pallavolo e devo ammettere che non ne ero molto entusiasta. Non amo lo sport ma in pallavolo me la cavo. Indossavo dei jeans vita alta strappati sulle ginocchia e una felpa corta nera

 Indossavo dei jeans vita alta strappati sulle ginocchia e una felpa corta nera

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con i miei soliti due chignon che portavo un pò spettinati. Ogni giorno mi piace sempre cambiare orecchini, oggi indosso due orecchini classici a cerchio color oro. Avevo già messo le scarpe, due CONVERSE nere che adoro, ed ero distesa a pancia in giù sul letto in camera mia con le gambe in aria a leggere il mio libro preferito Twilight, mentre ascoltavo la musica con le cuffie Bluetooth. Guardai l'ora. Avevo ancora 15 minuti prima di partire per andare a scuola. 

Ad un certo punto alzai la testa e osservai fuori dalla finestra: la pioggia cadeva violenta sui vetri e formava delle gocce che scendevano a rallentatore dall'alto al basso, in modo tranquillo e delicato. A quel punto partì una canzone malinconica Say Something. (L'ho allegata sopra).

Mi concentrai sulle parole della nuova canzone, misi il segnalibro al punto in cui ero arrivata e mi lasciai andare. Mi sedetti sul bordo del letto, presi il cellulare in mano e canticchiai a bassa voce il ritornello. Mi alzai in piedi, misi il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e, camminando lentamente, mi affacciai alla finestra. Pensai all'amore che emanano quelle poche parole insieme alla melodia. Un amore struggente al quale non vorresti rinunciare, ma devi lasciar andare. Un addio non voluto. 

A scuotermi dai miei pensieri fu il mio vicino di casa che aprì la porta che dava a un immenso giardino con piscina interrata e gridò qualcosa come tipo:

Alex: NO, PAPA'! NON VIENE A CASA NOSTRA DOPO SCUOLA! ANDIAMO A MANGIARE FUORI!

Poi salutò Thor con un "Bravo Bello" e si incamminò con il suo zaino nero dell'EASTPACK verso scuola. (Abbiamo la scuola vicina)

Era vestito con jeans, maglietta nera a scritte bianche, felpa grigia con il cappuccio alzato, vista la pioggia, giacca nera e delle scarpe VANS.

Era vestito con jeans, maglietta nera a scritte bianche, felpa grigia con il cappuccio alzato, vista la pioggia, giacca nera e delle scarpe VANS

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