1. Ragnatele

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Introduzione:

L'anno ad Hogwarts era iniziato.
I primi problemi avevano preso piede con un diavolo vestito di rosa, un odioso confetto amante dei gatti: la professoressa Dolores Jane Umbridge, messa ad insegnare difesa contro le arti oscure dal Ministero.

A differenza degli altri anni non era partito con la solita allegria che regnava ad Hogwarts, c'era fermento si, ma molti avevano rischiato di non tornare dopo quello che era avvenuto l'anno precedente al Torneo Tre Maghi.

La morte di Cedric non era stata superata e la paura per il ritorno di Voldemort era tangibile nonostante il ministero facesse di tutto per fare credere che Harry e Silente fossero dei bugiardi.

I mesi passarono, i cambiamenti si facevano sempre più rigidi, i ministero si stava intromettendo negli affari di Hogwarts e Silente aveva sempre meno poteri all'interno della scuola, il Golden trio avevano creato l'esercizio di Silente e la Humbrige una Squadra di Inquisizione capeggiata da Gazza e seguita strenuamente dalla banda di Mafoy.

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Pov Hermione

La giornata era appena iniziata, si vestì velocemente e scese per andare in sala comune Grifondoro, era tardi, dovevano già essere tutti a fare colazione in Sala Grande.
Arrivò con un passo talmente svelto che le fece andare il cuore in gola, lei non era allenata come Ron, Harry e Ginny che facevano quidditch.

"Buongiorno bella addormentata, stavo per venire a cercarti, tutto ok?" disse la rossa.

"Giorno Ginny, si tutto ok, oggi mi sentivo più stanca nel solito" si sedette vicino all'amica ancora affaticata.

Lei la guardò con un po' di apprensione in genere Hermione era sempre in anticipo.

Harry e Ron si stavano alzando dalla tavola nel frattempo.
"Minone non credo riuscirai a fare colazione, dobbiamo andare o faremo ritardo con il pipistrellaccio" Ron aveva nella voce più di una punta di disprezzo verso il professore.

I quattro uscirono dalla sala grande,
salutarono Ginny che aveva erbologia.

"A dopooo" Ginny correva verso l'esterno facendo un cenno con la mano.

I tre si diressero verso i sotterranei dove si trovava il laboratorio di Pozioni.
Hermione era al primo banco e Ron e Harry dietro di lei.

Piton entrò con la sua solita passarella drammatica con quel svolazzare scenico del mantello nero, grazie al quale si era conquistato il nomignolo di 'pipistrello dei sotterranei'

"Non voglio sentire nemmeno un singolo respiro oggi" disse il Potion Master con la sua solita freddezza e lentezza, quasi a lasciare appesi i suoi studenti su ogni singola sillaba che pronunciava.

Hermione notò fosse particolarmente nervoso, non che in genere Snape non lo fosse, ma lo era più del solito.
"ha il viso teso, contratto, la ruga in mezzo alle sopracciglia è più profonda, la fronte corrucciata, cosa gli sarà successo?
Sembrava stia.. male?"
Hermione scosse la stessa a quel pensiero, infondo che le importava?
"Sarà solo il suo solito odio verso noi Grifondoro averci alle prime ore del mattino lo irriterà fino al disgusto"
Pensò con un po' di amarezza.

Snape camminava per l'aula guardando negli occhi uno a uno i suoi allievi. Mentre recuperava le pergamene che aveva richiesto alla lezione precedente.
Il tempo sembrava essersi fermato, tutti trattenevano il respiro mentre lui passava, nessuno osava guardarlo negli occhi. Tutti avevano paura di lui, delle sue punizioni, delle sue battute sprezzanti. Non credo nessuno si fosse mai chiesto davvero cosa ci fosse dietro quei pozzi neri come l'ossidiana.

Lacrime Nere Where stories live. Discover now