29. Quando si fa sera

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Lucius, Severus e Draco erano nello studio di Silente quando sentirono la ragazza salire le scale.

"Scusate tanto per il ritardo, stavo studiando, Harry mi ha comunicato poco fa il suo messaggio Signor Preside."

"Non si preoccupi signorina Granger, è un piacere averla qui con noi."
Draco aveva il sopracciglio alzato e la bocca formava un ghigno disgustato, arcuando il labbro.

La discussione andrò avanti con sporadiche domande dei ragazzi. Silente rispondeva enigmatico, non poteva rivelare troppo, stava già mettendo i ragazzi in una situazione scomoda.

Ma sapeva che comunque entrambi ci erano dentro fino al collo. Chi per un motivo e chi per l'altro.
Draco presto sarebbe stato reclutato e Hermione invece braccata, quindi occorreva che fossero in grado di proteggersi.

Per quanto volesse fidarsi dei due ragazzi sapeva delle loro fragilità, e non poteva esporsi troppo. Soprattutto con Draco, era sempre stato un ragazzino influenzabile, e una pressione troppo forte dell'oscuro probabilmente li avrebbe spezzato.

Quindi era comunque meglio non renderlo partecipe del doppio gioco. Al massimo doveva credere che il padre lo facesse con Silente al favore dell'oscuro. Almeno finché il ragazzo non avesse dimostrato la forza d'animo tale per poter essere devoto del tutto alla causa. Ma nella sua posizione era complicato.

Terminata la lunga chiaccherata, tra silenzi e imbarazzi vari, più o meno mascherati, e l'odio tra i due ragazzi che era palese e tangibile fino a quasi a far tagliare la tensione con un coltello.

Il ragazzo guardava spesso il padre in cerca di approvazione, che non arrivo per le motivazioni che si aspettava, il giovane rampollo non avrebbe mai potuto intuire il perché di tanta delicatezza di modi per quella che doveva solo essere solo una sporcosangue inferiore.

Gli uomini da canto loro evitarono ogni sguardo, ogni interazione, ogni parola di troppo, sia tra loro che verso la ragazza, che assecondo quella freddezza come se la vivesse solitamente e con naturalezza.

Poteva sembrare che addirittura ci fosse dell'astio, soprattutto tra Snape e Hermione che facevano espressioni a tratti sprezzanti quando l' altro parlava. Tutta un accurata messa in scena che Hermione padroneggiava bene nonostante la giovane età. Era necessario essere insospettabili. Ancor di più con Silente. Le era risultato abbastanza facile considerato il periodo di allontanamento, ripenso al lui cinico e bastardo e fu facile portare fuori ciò che aveva provato in quelle giornate.

Usciti dall'ufficio il piccolo Lord ruppe il silenzio.
"Padre davvero dovrà entrate a casa nostra, Lei?"

"Via, Via Draco, più garbato."

"Ma padre!"

"Niente Ma, Draco. La signorina Granger sono sicuro sarà discreta e utile alla ricerca. Non si discutono le decisioni di Silente."

"Malfoy, puoi anche dirlo direttamente in faccia a me se hai qualche problema." La riccia guardò con fare intimidatorio il ragazzo dalle lunghe gambe e il taglio d'occhi così simile al padre.

"Dovresti avere paura Granger"

"Ti piacerebbe."

"Non rivolgerti a me con quel tono LuridaSporc..."

Un colpo alla base del collo lo raggiunse prima che potesse finire la frase. Lucius lo aveva colpito senza pensarci troppo.

"DRACO." Lo riprese.
Il ragazzo lo guardò con fare interrogativo, non capiva quell'atteggiamento.

"Ahh perché??" chiese massaggiandosi li dov'era stato colpito.

"Perché si deve essere educati quando si invitano ospiti a casa. Ed io non ho cresciuto un Trol di montagna o sbaglio?"

Lacrime Nere Where stories live. Discover now