CAPITOLO 11

1K 94 9
                                    

Il resto della settimana passò in un turbinio d'impegni. Haroon mantenne la parola presentando Electa a molti dei suoi contatti d'affari. In cambio, lei si assicurò che la storia del loro matrimonio d'amore funzionasse agli occhi di parenti e conoscenti.

Ma la focosa notte di sesso di Las Vegas non si era ripetuta. Ed Electa non sapeva se essere sollevata o delusa. Benché la crescente attrazione per lui le causasse tensione, il rispetto e perfino, l'affetto che provava per Haroon aumentavano di giorno in giorno. Tuttavia, c'era ancora una parte di lui che restava fuori dalla sua portata.

Stava osservando il tramonto da uno dei balconi del palazzo, meravigliandosi di fronte a tanta bellezza così selvaggia, così indomabile.

"Chissà se avrò l'occasione di vedere il deserto insieme ad Haroon," disse piano, con lo sguardo perso nel vuoto.

Lo desiderava soprattutto perché aveva la sensazione che il carattere di Haroon fosse stato determinato dalla selvaggia bellezza del mondo che circondava la città. Faceva parte della sua psiche.

Si augurava che, comprendendo il suo rapporto con il deserto, avrebbe imparato a conoscerlo meglio. Capire Haroon era diventato sempre più importante per lei. Cominciava a rendersi conto che quell'uomo sarebbe stato sempre qualcosa di più di uno sconosciuto che l'aveva introdotta in un mondo che superava ogni sua immaginazione.

Tuttavia, non riusciva ancora a dare un nome alle emozioni che suscitava in lei. Era qualcosa che le si era insinuata nell'anima un poco alla volta fino a diventare parte di lei.

"Possiamo andare quando vuoi..."

La voce di Haroon l'aveva fatta trasalire. Non lo aveva sentito entrare nella stanza. Lui andò ad appoggiarsi alla balaustra di pietra, dando le spalle al tramonto.

"Sei ansiosa di visitarlo, Electa?"

"Eccome!"

"Allora ci andremo domani."

"Ma soltanto se tuo nonno..."

L'interruzione arrivò subito.

"Ho fatto tutto quello che mio nonno poteva aspettarsi da me... e anche di più."

Nella voce di Haroon si avvertiva una frustrazione a lungo repressa. L'aveva perfino sposata per accontentare il nonno. Forse non l'aveva detto, ma la verità era tra loro due, come un divisorio invisibile.

"Per me sarà un piacere mostrarti il nostro deserto, Electa. Al matrimonio di tua sorella non mi sono offerto di farti da guida solo per cortesia," continuò Haroon, e quella volta l'umorismo che si avvertiva nella sua voce riscaldò il cuore di Electa. "Desidero vederlo con i tuoi occhi... ne avrò una prospettiva diversa. Il mio rifugio personale si trova vicino a Banirrah, nel cuore del deserto. Andremo là."

"Un'altra avventura?"

"Naturalmente. E ti prometto che sarà molto più autentica di una piramide di vetro nero con di fronte una sfinge."

Lei lo guardò, divertita.

"Non l'hai trovata esotica?"

Un raggio del sole morente colse il sorriso che gli incurvò la bocca.

"Esotica, forse... Autentica? Neanche un po'."

Electa sentì un moto di gratitudine per le esperienze che le aveva già offerto. Un attimo dopo era in piedi, davanti a lui.

"Grazie, Haroon."

"Per cosa?"

"Per avermi dato l'opportunità di conquistare la libertà."

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant