Capitolo 21.

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Accolgo il rumore della sveglia alle 8:00 con la stessa felicità con cui il vecchio Scrooge all'inizio di "A Christmas Carol" accoglie il Natale. Mi faccio il letto, vado a lavarmi, ma quando arrivo in salotto e vedo Fede dormire con il piccolo che ancora una volta si tiene stringendo un pezzetto della sua camicia, mi sciolgo. Non resisto, e con il cellulare decido di immortalare il momento.

Preparo poi la colazione per me e per Fede, per il bimbo scaldo il latte e cerco il biberon comperato ieri.

Finalmente lo trovo, dopo qualche minuto, e quando ritorno in cucina il fuoco è già spento e sul piano cottura vedo un bigliettino.

<<Mi sono appena svegliato, sono andato nel mio appartamento a cambiarmi. Gaetano dorme ancora, se hai bisogno per qualsiasi cosa vieni pure senza farti problemi. La porta è aperta.

Buona giornata,

- Fede>>

Sorrido. Resto per un paio di secondi a fissare come una scema il foglietto, poi finalmente mi libero dalla "tranche" e corro a sistemare le cose.

Mi assicuro che il latte vada bene, vado a prendere i libri e li ordino sul tavolo. Sto per mettere in carica il computer, quando Gae inizia a piangere. Si è svegliato. La giornata è cominciata per tutti!

"Ciao amore!" Sussurro prendendolo in braccio. "Che cosa c'è? Che cos'hai?" Lo cullo mentre mi avvicino al biberon.

"Hai fame? Ecco la pappa!" Lo sistemo ben ben tra le mie braccia e, andando a sedermi sul divano, inizio a dargli la colazione.

Non appena inizia a bere sembra calmarsi. Porta le manine ai lati della boccetta di plastica, come a voler aiutarmi a sorreggere il biberon, e la cosa mi fa morire dal ridere.

"Quanto sei bello..." Sospiro. "Non vedo l'ora che ti veda la tua mamma! Secondo te ci crederà? Secondo me no! E' perché sei troppo bello! Meraviglioso. Il dono più prezioso che la vita possa donare sei... " Gli do un dolce bacio sulla fronte, e quando ha finito di bere vado a posare il biberon mentre lo sistemo ben bene per farlo digerire.

Dopo qualche minuto, sembra essere tutto a posto. E' tornata la stanchezza (eh beh, effettivamente stanca mangiare!). Gli poso un bacio sulla fronte e lo cullo fino a quando non si addormenta, a quel punto cerco di rimetterlo sul divano ma riprende come una sirena a strillare.

"No no amore, scusa... Scherzavo" Riprendo immediatamente a cullarlo. "No piccolino, shh... C'è la zia qui con te. Non piangere amore!"

Altri e dieci minuti vanno via, e finalmente si riaddormenta. Questa volta non cerco di posarlo, ma lo tengo al mio petto mentre continuo a studiare.

Mi arriva un messaggio. E' Fatima!

>>Ehyyy! Ma che ti succede? Sei sparita di nuovo! Ti va di uscire sabato sera? Venerdì ho l'ultimo esame della sessione, e comunque vada ho proprio bisogno di una serata!

U- Una serata!?

<<Ciao! Guarda, mi dispiace.. Io l'esame ce l'ho lunedì, ed è pure un totale! Davvero, mi sa che non riesco...

Scrivo su due piedi.

Che idiota! Perché non le ho detto che ho Gaetano?! Ah! Dannazione...

>>Oh... Mi dispiace! Vabbè, ci vediamo martedì, così festeggiamo anche il tuo! Che ne dici?

Già, che ne dico?

Ti RincontreròWhere stories live. Discover now