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-Wow! Hyung, questa baita è grandissima!- esclamò Felix trascinandosi dietro la valigia e parlando con il suo neo ragazzo.

-Bella vero?- si fece avanti il più alto di tutti prendendo un mazzetto di chiavi e facendo scattare la serratura della porta in abete.

-Benvenuti.- sorrise a tutti e lasciando che entrassero in casa.

-Waah!- esclamò Jeongin lasciandosi sfuggire di mano il borsone che aveva appresso.

-Oh scusate. -si chinò per raccogliere la borsa- è la felicità questa.- disse con fare ovvio facendo sfuggire una risata a tutti.

-Hyuncoso.- Jisung richiamò Hyunjin.

-È una terrazza questa?- indicò il parquet della grande distesa che dava su una valle in pendenza.

-Sì Jiscoso. Lo è.- rispose Hyunjin con lo stesso tono.

-Finitela voi due.- gli bloccò Seungmin prima che iniziassero a fare battibecco tra di loro.

La storia tra Jisung e Hyunjin era complicata. Il primo di questi per un periodo aveva frequentato Felix in maniera romantica, ma avevano capito che non erano fatti per stare assieme.
E Hyunjin si è rivelato geloso di quella vecchia neo frequentazione.

-Quante camere ci sono?- chiese Seungmin alzando d'istinto lo sguardo verso il piano superiore.

-Ci sono quattro camere, tre con un letto matrimoniale e una con due letti divisi.- spiegò il proprietario della casa.

-A qualcuno toccherà dormire da solo.- fece il broncio Felix perché non voleva che nessuno dormisse senza qualcuno al suo fianco.

-Tra poco dovrebbe raggiungerci il mio amico Changbin. Nessuno dormirà da solo.- si portò le mani ai fianchi il figlio del signor Hwang facendo sentire tutti felici per quella notizia.

-I due letti singoli...- iniziò a parlare Jeongin prima di essere interrotto da Chan.

-Io e Jeongin prendiamo uno dei letti matrimoniali. Seungmin non ti dispiace dormire con Changbin?- parlò l'australiano tirando per il braccio Jeongin e girandosi da Seungmin cercando conferma.

-Mh. Nessun problema, tanto siete tutti coppie qui.- fece un inchino il ragazzo salendo le scale e lasciando di stucco tutti.

-Forse...forse devo andare a parlargli. Scusate.- Joengin si staccò dalla presa di Chan e facendo un lieve inchino, per poi dirigersi al piano superiore.

-God damn, bro.- sentì parlare Felix.

(Felix powerful with the english)

-Min... Minnie.- Jeongin iniziò a bussare su tutte le porte che c'erano, comprese quelle del bagno.

-Sono qui.- sentì la voce del ragazzo provenire da una delle porte sul fondo del piano.

-Posso?- chiese bussando e ricevendo un "Sì" come risposta.

Aprì la porta e trovò il ragazzo girato di spalle e impegnato ad osservare il paesaggio mattutino di montagna.

-Min. Devi scusare Chan, non so perché lo abbia fatto.- si grattò la nuca il minore dei due. Mettendosi sul letto di fianco al suo ex tutor.

-È perché gli piaci. Innie.- rispose con fare ovvio l'altro meccanico girandosi a guardarlo.

-Gli piaci e piaci anche a me.- sorrise questa volta.

-Eh?- chiese con fare sorpreso Jeongin non sapendo come rispondere.

-O posso dire che mi piacevi.- aggiunse.

-Min. Ecco...- si interruppe ridendo in modo timido il ragazzo per smorzare la situazione che si era creata.

-Mi dispiace, ma ti ho sempre considerato un gemello.- si avvicinò a lui Jeongin abbracciandolo.

-Ma di una cosa sono sicuro. A Chan non piaccio.- si sedette meglio su quel materasso.

-Non dispiacerti, e ripeto, mi piacevi. Ma fidati di me, a Bang Chan piaci, eccome.- ricambiò Seungmin la stretta e dicendo la frase finale guardardando il ragazzo negli occhi.

-Lo spero sai?- rise Joengin lasciando la presa dal suo amico e alzandosi.

-Andiamo che ci aspettano gli altri.- parlò quest'ultimo alzandosi a sua volta e uscendo dalla camera.

Mente percorrevano le scale sentivano una voce estranea urlare.

-Yooohh!- urlò per l'ennesima volta Changbin da quando aveva fatto ingresso in quella casa.

-Hyung!- urlò Jeongin saltando tre gradini di fila per raggiungere il ragazzo e saltargli addosso.

-Innie! Sarò forte ma se mi salti addosso un'altra volta così, la mia altezza non reggerà.- lo sgridò il ragazzo scherzando e abbracciandolo.

-E tu chi sei?- chiese Changbin dopo aver visto Seungmin fermo alla fine delle scale che sorrideva.

-Seungmin.- rispose il ragazzo senza aggiungere parola.

-Piacere. Changbin, il rapper più famoso di Seoul.- si presentò il ragazzo facendo sorridere tutti, Seungmin compreso.

(Seungbin vibes pruu)

-Dove andiamo ora? Non voglio rimanere in casa tutto il giorno.- si lamentò Jisung voltando lo sguardo in giro per trovare una scusa e distrarsi.

-Oh. Una chitarra! Chi la sa suonare?- chiese il ragazzo indicando lo strumento posto in un angolo del salotto.

-Io so suonare qualcosa.- si fece avanti Bang Chan sorridendo.

-Io mi oppongo. Non voglio stare qui ad ascoltarvi con la chitarra. Vado a dormire, ci vediamo dopo umani. Ciao.- si incamminò Minho su per le scale per poi scendere di nuovo.

-Ti aspetto sungie.- baciò il suo ragazzo lasciandolo di stucco.

-Minho ha ragione. Riposiamoci e questa sera ordiniamo da asporto, domani usciremo per fare un giro.- concluse Hyunjin dirigendosi insieme ai ragazzi al piano superiore e lasciando che tutti vadano nelle loro rispettive camere insieme ai loro rispettivi compagni.

-Io salgo Hyung.- si riferì Jeongin a Chan salendo le scale.

-Seungmin.- quest'ultimo chiamò il ragazzo in questione che stava perlustrando.

-Mmh. Dimmi?- chiese il ragazzo girandosi dai fornelli dell'isola della cucina.

-Mi dispiace prima, sai...- non finì la frase grattandosi la nuca.

-Tranquillo Hyung. Lo so che ti piace, piaceva anche a me. Ma ho preferito lasciarlo andare. Prenditi cura di lui, per me.- si avvicinò il ragazzo poggiando una mano sulla spalla del maggiore e sorridendo.

<Lasciarlo andare? Perché?> si chiese Bang Chan. Ma davanti alla vista del ragazzo annuì e sorrise soltanto.

Il pomeriggio Chan si ritrovò a ripensare alle parole dette da Seungmin, chiedendosi anche cosa volesse intendere.

"Ma ho preferito lasciarlo andare." quelle parole rimbombavano nella sua mente.

Forse ciò era collegato alla serata in cui aveva avuto l'incubo? O la sua strana fobia dell'affetto fisico?

Bang Chan ormai cercava di collegare tutte le ragioni possibili ed esistenti, finché non venne interrotto.

-Hyung. Hai finito?- lo richiamò Jeongin, la ragione dei suoi pensieri continui e dei suoi dubbi.

-Dobbiamo scendere così ordiniamo tutti cosa prendere.- finì il ragazzo ricevendo un "Va bene" urlato da sotto il getto della doccia.

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oOoOoO SAngMin wHat aRe u saYing😰😰

anygays- posso ufficialmente dire -2 bitches

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-your Wren<3

! 𝓢𝓱𝓲𝓶𝓴𝓸𝓸𝓷𝓰 ¡ - 𝓒𝓱𝓪𝓷𝓙𝓮𝓸𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora