Scuola

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NdA scusate il ritardo ma non avevo idee, ho avuto un vero e proprio blocco dello scrittore. Allora mancano tre capitoli alla fine della storia ma farò un sequel con molti nuovi e sensazionali avvenimenti eh si il primo capitolo è già pronto. Questo è il nuovo capitolo. Buona lettura.

Dopo quel Natale la loro vita era ricominciata come sempre. Nessuno nella loro scuola sapeva che stavano insieme, ma questo non significava che Percy non potesse proteggere il suo piccolo dagli attacchi dei bulli. Ormai però Nico lo seguiva ovunque. Percy era diventato capitano della squadra di nuoto. Ciò significava che il minore andava sempre a sostenerlo nelle sue gare e dopo la partita si intrufolava negli spogliatoi per fargli i complimenti, ma ovviamente non potevano festeggiare con un bel bacio di congratulazioni lì davanti a tutti. E quindi Nico si limitava a fare finta di nulla e dirli che era un vero prodigio e che doveva continuare e altre cose così. Appena però tornavano a casa Nico saltava letteralmente addosso al maggiore e così festeggiavano a dovere... Fortunatamente Sally Jackson lavorava sempre fino a tardi e perciò loro si facevano trovare in perfette condizioni. Quella mattina però Nico disse:

"Percy dobbiamo parlare..." fece in tono serio

"Ehy che c'è... ti hanno fatto qualcosa o ho fatto qualcosa di sbagliato...?" chiese preoccupato dalla serietà del suo ragazzo, il maggiore

"Io... non so se tu... non so se ci hai fatto caso, ma è un periodo che ho troppi pensieri per la testa e vorrei parlarti di un paio di cose che mi preoccupano..." disse a fatica Nico

"Re dei Fantasmi puoi dirmi tutto lo sai. Dai sputa il rospo!" fece con un bel sorriso Percy

"Innanzi tutto sono geloso, ho passato quattro anni ad essere geloso di una figlia di Atena che ti si strusciava addosso e che ti baciava ogni due per tre ed ora che ti posso avere per me non ti posso nemmeno rivendicare. Devo stare a guardare delle oche che ti si strusciano addosso e che ci provano con te ogni giorno senza dire nulla." Era rosso in viso quando finì il primo punto del suo discorso e visto che il maggiore sembrava perplesso lui continuò:

" Per di più non mi va di dover passare le ore con ragazze che odio per far credere che io sia etero. Io sono gay ti amo e preferirei che tutti lo sappiamo al posto che doverci baciare di nascosto... Ultima cosa... mi fa davvero piacere il fatto che tu mi protegga ma sembriamo il giorno e la notte, io e te. Praticamente agli antipodi** e visto che ci siamo sempre fregati del parere altrui, persino al Campo perché non dovremmo farlo ora...!?" disse con sguardo fisso verso il maggiore.

Il maggiore era perplesso. No anzi, peggio era sbalordito. Sin dall'inizio della loro storia Nico era stato molto più espansivo rispetto alle sue aspettative, ma poi sentirgli dire quelle parole lo sorprese molto, troppo.

"Anche a me piacerebbe farlo sapere, sai tutte le ragazza che ti vengono dietro e che sbavano quando passi per quanto sei sexy mi da profondamente fastidio, ma io lo sto facendo per te... perché non voglio che i bulli stringano la morsa su di te solo perché sei gay..." Ogni volta che stava con le "sue amiche o amici" tutte le ragazze gli chiedevano se potevano avere un appuntamento con quel gran pezzo di figo e che tutte quelle stupidaggini sul velo di mistero che lo avvolgeva! Ma che stupidaggini! Nel frattempo Nico aveva provato ad elaborare la questione e soprattutto quello che il suo ragazzo stava dicendo.

"Ma che me ne frega dei bulletti del cazzo ho affrontato tanto, troppo e dovrei preoccuparmi di un gruppo di bulletti senza palle!? Ma Percy so che sei iperprotettivo, ma puoi anche smetterla di preoccuparti!" lo disse con un sorriso che piano piano si trasformò in una risata. Anche Percy venne contagiato da quella stupenda ristata.

"Va bene hai vinto tu! Ma qualsiasi cosa devi parlarmene!" lo disse mettendo su la sua migliore espressione da cagnolino bastonato.

"Sisi ora andiamo Testa d'Alghe!!!" e si avviarono verso la scuola.

Verso la terza ora un gruppetto di bulletti idioti si avvicinò a Nico e il "capo" gli chiese:

"Allora Nico, mi puoi spiegare come mi con tutte le ragazze che vi vengono dietro tu e quel coglione di Jackson non ci provate con nessuna? Non starete mica insieme!?" e si alzarono risatine da parte di tutta la sua banda

"Cazzo te ne frega Jake!? La mammina non ti ha insegnato a farti i cazzi tuoi? Ah ricordati il coglione tra te e Percy, sei tu!" si girò per andarsene ma uno dei suoi scagnozzi lo colpì allo stomaco con un calcio. Ovviamente ne aveva ricevute di peggiori cosi si rimise in piedi e iniziò a sferrare pugni contro tutti gli altri, ma ben presto lo presero per le braccia e lo bloccarono. Iniziarono a colpirlo sempre più forte finchè non sentì la voce di Percy non li bloccò.

"Lasciate andare Nico, ORA!" fece perentorio. A quanto pare erano duri d'orecchi infatti tirarono un altro calcio a Nico. Il figlio di Poseidone a quel punto perse la pazienza e attaccò. Iniziò discretamente, ma vedendo che Jake non aveva intenzione di lasciare andare il suo piccolo attaccò ancora più forte. Quando finalmente si allontanarono il maggiore si rese conto delle vere condizioni di Nico. Non era messo male ma era pieno di macchie rosse che ben presto si sarebbero trasformate in lividi. Gli vennero gli occhi lucidi e non riuscì a trattenere le lacrime.

"Tutto bene, amore?" chiese con voce rotta

"Certo che sto bene l'unica cosa è che non riesco a muovere la gamba destra..." disse il piccolo con un sorriso.

Percy avvicinò il viso a quello di Nico e lo baciò. Tutti e dico tutti sgranarono gli occhi, persino Jake arretrò spaventato. Sapeva quanto era possessivo e sicuramente lo era ancora di più verso il suo ragazzo. Nico rispose al bacio con foga finalmente libero di poter baciare Percy davanti a tutti anche in quel momento era felice. Si staccarono e il maggiore prese delicatamente i braccio il minore e lo portò in infermeria lanciando sguardi omicidi a Jake e alla sua stupida banda. Arrivarono in infermeria e Percy controllò la gamba, non era rotta fortunatamente era solo slogata la caviglia. Gli fasciò il piede e chiese un permesso sia per lui che per Nico e andarono a casa con la loro macchina. Sally era a casa quel giorno, in fondo era il suo giorno libero e voleva preparare a Percy e Nico un dolce per metà blu e per metà nero. Quando vide suo figlio entrare con il suo ragazzo in braccio pieno di lividi e una caviglia fasciata le prese un colpo:_

"Che è successo!? Nico stai bene?" chiese stracolma di preoccupazione

"Certamente Sally, ricorda che sono un semidio e ne ho viste di peggiori..." fece Nico con un velo di tristezza negli occhi. Percy lo portò in stanza e lo fece sdraiare sul loro letto. Gli lasciò un veloce bacio e usci per qualche minuto da solo. Nico proprio quella mattina aveva detto d potersela cavare e poi si era ritrovato pestato e infortunato dopo neanche tre ore di distanza da quell'affermazione... Beh era proprio una persona fortunata! Si disse ironicamente. Quando Percy rientrò gli si sdraiò accanto.

"Tutto okay amore mio?" chiese Percy

"Guarda che abbiamo affrontato di peggio! Non ti preoccupare!" e detto questo gli posò un dolce bacio sulle labbra e si accoccolò sul suo petto.

"Comunque mi piacciono le tue effusioni quando sono ferito... dovrei farlo più spesso allora." Continuò il più piccolo

"Ora tutti a scuola sanno che stiamo insieme che se ti si avvicinano anche solo più di un centimetro se la vedono con me..." disse con un sorriso malizioso sulle labbra.

"Uhm... allora posso baciarti sempre davanti a tutti! Mi piace la cosa!" disse Nico con un sorriso sorione.

"Sai anche a me cosi non deve più sopportare quelle oche che sbavano appena ti vedono e che continuano a chiedermi di organizzare un appuntamento con te! Però ora riposa. Ti amo Nico" disse e gli lasciò un bacio sui capelli

"E tu non mi hai mai detto nulla!? Ti amo anche io anche sei un vero e proprio Testa d'Alghe." E detto questo si addormentò.

** citazione del libro "Tutto il cielo possibile" nei prossimi capitoli ho intenzione di metterne un paio...

come tutto cambiòWhere stories live. Discover now