L'ASTA È STATA UN SUCCESSO, più o meno. Si scoprÌ che lì
era stato vi era stato un attentato alla vita di Tommy, ma non aveva avuto successo. Nonostante ciò, erano riusciti ad acquisire il cavallo che desideravano e tutto ha funzionato per il meglio.Olivia era in negozio una mattina presto, a prepararsi per la giornata, quando qualcuno bussò alla porta. Sospirò. "Non siamo ancora aperti!"
"Sono qui per vedere Thomas Shelby!" gridò una voce di una donna.
Olivia poteva dire dal tono della sua voce che sarebbe diventata una signora elegante e si diresse verso la porta. "Che cazzo?"
Aprì la porta per rivelare la donna, che si fece avanti. "Ho un appuntamento."
"Entra," disse Olivia, invitando la donna a entrare prima che chiudesse a chiave la porta dietro di loro. Olivia ha accelerato il passo per mettersi di fronte alla donna. "Chi sei?"
«Maggio Carleton», salutò la donna.
"Il signor Shelby ha i suoi veri incontri nell'altro ufficio", ha detto Olivia.
"Questo era l'indirizzo che mi ha dato", ha risposto May.
"Ti ha dato questo indirizzo?" Olivia domandò.
"Ha detto che era una bisca", ha detto May. "Gli ho detto che avrei voluto vederne uno dato che ne leggo sempre sui giornali. Un bel grande scandalo sul Telegraph ultimamente. Comunque, ha detto che potevo venire a dare un'occhiata. E ora mi sento un un po' un idiota perché io sono in anticipo e lui è in ritardo e non ho idea di come comportarmi".
"In una bisca?" chiese Olivia.
«Aspetterò in macchina» disse May, voltandosi verso la porta.
"Se apro di nuovo la porta, vorranno tutti entrare", disse Olivia, fermando May. "Come mosche," Olivia si diresse verso una scrivania, posando i libri che teneva in mano. "Allora cosa sei?"
"Cosa sono?" Maggio ha risposto.
"A Tommaso?" chiese Olivia.
"Ho intenzione di addestrare il suo cavallo da corsa", ha detto May. "Per Epsom."
"Conosci i cavalli?" chiese Olivia, improvvisamente suscitata dall'interesse.
"Sì," May annuì. "Voi?"
"Nata a cavallo", ha risposto Olivia. "Ho dormito in una mangiatoia quando ero un bambino."
"Anch'io sono nata a cavallo", ha detto May.
La porta si aprì di nuovo e John entrò. "C'è una fottuta Riley parcheggiata là fuori e nessuno la sta guardando!""John, questa donna dice che sta addestrando il cavallo di Thomas", ha detto Olivia.
John si mise le mani sui fianchi mentre guardava May da capo a piedi. "Ci ha parlato molto di te."
"Non sai dov'è, vero?" ha chiesto maggio.
La porta nel retrobottega si aprì e si richiuse e Tommy entrò nel negozio. "Scusa il ritardo. C'era una questione di famiglia. Olivia, tienila chiusa per un minuto."
"Sì, capo," rispose lei sarcasticamente.
"Liv," chiamò John, mentre Tommy lo mandava via. "Posso parlarti un secondo?"
Olivia alzò gli occhi al cielo. "Sì."
"Il mio ufficio?" ha chiesto John.
I due si diressero verso l'ufficio di John, dove lui si chiuse la porta alle spalle. "Quindi Katie mi ha detto che nonna Elena ha fatto visita mentre eravamo all'asta. Perché non l'hai detto?"
"Non sembrava importante," Olivia scrollò le spalle.
"Come mai non è importante?" chiese John. "Dopo come ti hanno trattato?"
"Perché voglio solo dimenticarlo", ha risposto Olivia.
"Beh,meglio," rispose John. " Che cosa ha detto?"
"Si è scusata", ha detto Olivia. "Per il modo in cui si è comportato mio padre, che va bene, ma non lo era scuse da lui. Poi ha detto che si rammarica di aver organizzato questo matrimonio e mi ha chiesto se mi manca la vecchia vita".
"Ti manca?" chiese John, suonando improvvisamente preoccupato. "Perché se hai intenzione di partire, non so cosa farei."
Olivia gli si avvicinò. "Certo che mi manca la mia vecchia vita, ma non c'è niente sulla Terra che mi farebbe rinunciare a ciò che ho ora."
"Veramente?" chiese John. "Perché quando Katie me l'ha detto mi sono chiesta perché non me l'avevi detto ed ero preoccupata che te ne andassi, cazzo."
"No," disse Olivia piano. "Semplicemente non sapevo cosa pensare. Non ti lascerei, John. Amo troppo i tuoi figli."
"Wow, che male," disse John con una leggera risata.
Olivia sorrise, prima di avvolgere le braccia intorno alle spalle di John. "io ti amo, John Shelby. Abbiamo tratto il meglio da una brutta situazione e sono orgoglioso di noi"."Anche io," rispose John. "Ti amo, Liv Shelby."
Olivia sorrise, baciando il naso di John. "Sei carino quando sei preoccupato."
"Solo perché ero preoccupato che sarei rimasto da solo con cinque figli se te ne fossi andato", ha risposto John.
"Wow, che male," la prese in giro Olivia, mettendosi drammaticamente una mano sul cuore. "Penso che me ne andrò adesso."
Fece per allontanarsi ma John le prese il polso. "No, cazzo non lo fai. Vieni, tu."
Olivia rise quando John la prese per la vita e iniziò a farle il solletico. "John, fermati!"
"Finché prometti di non lasciarmi", rispose John.
"Bene!" urlò Olivia, ridendo forte. "Non ti lascerò, John Shelby!"
John ha smesso di farle il solletico. "Buona."
Olivia gli sorrise, avvicinandosi. "Visto che il negozio è chiuso ancora per un po', che ne dici se ti faccio vedere quanto ti amo?"
"Mi piace il modo in cui lavora la tua mente," sorrise John, mentre si avvicinava alle finestre del suo ufficio e tirava le persiane. Ha poi chiuso a chiave la porta. "Cosa avevi in mente?"
Olivia sorrise. "Mi vengono in mente alcune cose."
STAI LEGGENDO
Occhi selvaggi | John Shelby
Action"Aveva il vento tra i capelli e gli occhi selvaggi" ⚠️STO SOLO TRADUCENDO QUESTA STORIA⚠️ storia originale di = @somekindofstardust Inizio storia = 26/02/2022 Fine storia = 18/04/2022