Parte 21

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... uscii con Pansy dal nostro dormitorio e percorremmo i corridoi bui. La ragazza stava camminando davanti a me. Si era fatto abbastanza tardi ; nel corridoio si poteva sentire il rimbombo dei nostri tacchi, che sbattevano leggermente sul pavimento, creando dei ticchettii che si fecero strada verso il silenzio della notte.
Eravamo quasi arrivati alla sala comune serpeverde, quando sentii dei frastuoni... provenivano dai dormitori maschili

chi è a fare questo casino a quest'ora?!
volevo scoprirlo, forse sarebbe stato rischioso ma era più forte di me

Decisi così di fermare la mia amica, di certo non potevo portarla con me, dovevo andare da sola.. ma dovevo anche inventare una scusa

<<Pansy! >>

la chiamai da dietro facendola sobbalzare

<<Scarlett maremma! mi fai prendere infarti! >>

sussurrò, contenendosi dallo spavento, per non svegliare nessuno. Ma si può essere così scemi? ero dietro di lei, poteva aspettarselo

<<bugiarda>>

dissi assumendo una finta aria da superiore e poi facendo la finta offesa, ahhh quanto è bello confonderla, fino a farla arrabbiare

<<non iniziare adesso eh>>

disse lei

<<mh>>

<<dimmi cosa c'è e andiamo alla festa>>

continuó la ragazza seccata

<<ho dimenticato una cosa in camera, tu vai alla festa, io ti raggiungo tra poco >>

dissi sicura senza destare sospetti

<<mh va bene, ti aspetto alla festa allora>>

rispose Pansy. Io annuii e guardai la mia amica allontanarsi. Sparí alla mia vista, così mi avvicinai lentamente alle camerate dei ragazzi e cercai di seguire al meglio i suoni.
Mi girai indietro e mi guardai intorno, dovevo assicurarmi che non passasse nessuno

continua a seguire il forte rumore, che si intensificó di volta in volta; ogni tanto finiva e poi ricominciava. Capii che veniva da un dormitorio in particolare. Mi sembrava quasi familiare questa posizione, come se la strada per arrivare qui, l'avessi già percorsa... strano. Non ricordavo di essere stata qua, ma ci ero stata, ne ero più che sicura...

mi feci coraggio e aprii la porta piano piano. Mi affacciai e guardai dalla porta mezza aperta

un letto grande a baldacchino, coperte nere, tende ombrate con ricami eleganti e rifiniture, pareti verde petrolio, archi acuti che contornavano le due grandi vetrate, di ferro battuto e vetro dipinto. A sinistra la scrivania ; delle file di libri erano poggiati in ordine sopra essa. C'era anche una grande lanterna accesa, che illuminava la stanza e il fuoco del caminetto che la riscaldava.

pur essendo buio qua, potevo riconoscere facilmente di chi fosse la camera. Era la stanza di Tom...

aprii del tutto la porta e lo vidi, era in piedi, rivolto verso il muro. Feci un passo avanti. Lui non mi aveva ancora notata. Sembrava triste e frustrato. Sulla parete erano presenti enormi crepe ; si sentí poco dopo un altro stonfo, tirò di nuovo un pugno e le crepe si ingrandirono

ero rimasta paralizzata per qualche attimo ma corsi quasi subito da lui, si stava facendo male e io non potevo permetterlo. A quel punto mi sentí e si girò di scatto

TOM'S POV

ero troppo infuriato per ciò che era successo con mio padre. Mi ha torturato... solamente perché ho fallito. Ce l'avevo con me stesso. Ma era tutta colpa di Malfoy. Non doveva succedere... no...è tutto un casino... non sapevo più cosa fare

Persuasive || Tom Riddle Where stories live. Discover now