00;19 - 𝐓𝐀𝐈𝐉𝐔 𝐒𝐇𝐈𝐁𝐀

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◾𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 : PALAYE_ROYALE00

◽𝐏𝐀𝐑𝐎𝐋𝐄 : 1260

◾𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄 : 𝐒𝐎𝐅𝐓

◽𝐀𝐕𝐕𝐄𝐑𝐓𝐄𝐍𝐙𝐄 : ///

"boy's hospital"_____________________________________________

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"boy's hospital"
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–Per stanotte rimarrà qui, capito t/c?– dice il medico per poi uscire dalla stanza
Con quale sfiga mi sono rottx il bacino proprio la notte di Natale ? Cavolo, appena torno a casa ammazzo mia cugina, è per colpa sua se sono cadutx dalle scale e mi sono fratturatx tutto
Sospiro per poi accasciarmi sullo schienale della sedia, tanto ormai si è ben capito che non tornerò a casa stasera
–Buonasera, il dottor Yamayato mi ha detto di accompagnarlx in terapia, si può iniziare una cura già da oggi– dice una dottoressa entrando improvvisamente nella stanza
–Oh, va bene– dico sconfittx cercando di alzarmi, ma il dolore è forte al tal punto di farmi di nuovo cadere sul letto
–Faccia piano, non c'è nessuna fretta– dice la donna mettendomi una mano sulla spalla, come per confortarmi un minimo

Dopo qualche minuto di pure dolore riesco ad arrivare alla sala di terapia, che ahimè, è letteralmente tutta piena
–Come vede c'è molta gente prima di lei– dice la donna per poi andarsene via
–Mi ha davvero lasciatx qui solx ? Cavolo, ho il bacino rotto, almeno un po' di comprensione!– dico tra me e me, ma appena alzo lo sguardo noto di averlo letteralmente gridato : lo dimostrano le facce confuse dei vecchi in sala d'aspetto

Mi siedo su una sedia, molto scomoda se devo essere sincerx, e comincio a chiedermi quanto ci vorrà prima che sia il mio turno, e contando tutte le persone credo che nemmeno domani mattina riuscirò ad entrare nella saletta
Passano all'incirca due orette e sono entrate tre persone da quando sono qui
Arriverà mai il mio turno ? Non credo
Continuo a fissare il vuoto finché dalla porta entra un ragazzo enorme e in buona parte coperto di sangue secco
Alcune persone, vedendolo, sobbalzano
Effettivamente è un gigante, ma non gli dò più di vent'anni, o nel caso li avessi se li porta davvero mooooooooolto bene
Il ragazzo si siede proprio affianco a me, guarda per qualche secondo la gente presente nella sala e poi torna a concentrarsi sul pavimento della stanza

Sento alcune vecchiette parlare del ragazzo, e dalle loro voci si capisce molto bene che non sono molto felici di vedere un ragazzo insanguinato lì vicino a loro

Guardo il ragazzo e per qualche secondo mi viene il dubbio di conoscerlo già...ma sicuramente sbaglio, forse assomiglia a qualche mio compagno di scuola o che ho visto distrattamente per strada
Anche il ragazzo, però, sembra avere il presentimento di conoscermi : lo si nota dalle sopracciglia corrugate che mi fissano
–Ci conosciamo ?– chiede lui in un tono misto tra l'infastidito e il curioso
–Mi sembra di no, anche se...se devo essere sincerx mi sembra di averti già visto da qualche parte– dico cercando di frugare tra i miei ricordi il meglio possibile
–Allora non è una mia impressione– dice il ragazzo rilassando i muscoli
–Aspetta, tu sei...Shib- Shiba!– dico ricordando un cognome di un ragazzino con cui giocavo molto spesso da piccolx
–Si, è il mio cognome. Il tuo ?– dice Shiba senza scomporsi più di tantissimo
–T/c, ti ricorda qualcosa?– chiedo curiosx
–Aspetta...– dice pensoso il ragazzo
–Taiju!–  –T/n– diciamo insieme ricordandoci finalmente i nostri veri nomi

I miei pensieri vanno lontani di 10 anni, quando avevo appena otto o nove anni
–Uh, e tu perché sei qui ?– queste furono le prime parole che mi rivolse il bambino dai capelli blu scuro con le meches azzurre
–I dottori mi hanno detto che devo restare qui per qualche giorno, per controllare dei parametri– dissi al bambino, e solo più tardi avrei scoperto che ero lì in ospedale per colpa di un'infezione al naso che si sarebbe potuta espandere anche a gli occhi, ma fortunatamente non fu così
–E tu invece ? Perché sei qui ?– chiesi quel giorno dondolando i piedi nel vuoto
–Non ti importa– disse balbettante, come se nascondesse un segreto infrangibile
–Ma io te l'ho detto, ora è il tuo turno– dissi arrabbiatx dal fatto che non volesse dirmelo anche se io l'avevo fatto con lui
–Mia madre vive praticamente qui, ed io vengo a farle visita– disse non dandomi più dettagli; dettagli che poi avrei scoperto per colpa di uno scambio di cartelline mediche tra le mie e quelle di sua madre

Sua madre era malata, e ormai aveva praticamente i giorni contati
Non le sarebbe rimasto molto da vivere

Io e Taiju passavamo molto tempo insieme, tempo che per me divenne prezioso
Anche a scuola non avevo molti amici, avevo passioni differenti dalle loro e questo a volte, se non sempre, mi tagliava fuori dagli argomenti di cui di solito si parla tra bambini di dieci anni
Taiju, anche se con quale difficoltà, aveva imparato ad apprezzare questo mio lato particolare, quasi sconosciuto
La nostra amicizia durò all'incirca sei mesi, il tempo di vita rimanente a sua madre
Il nostro ultimo incontro fu strano, era una giornata di aprile e stava arrivando finalmente l'estate, il mese tanto atteso
Taiju entrò nella mia camera con un solco sulle guance lungo chilometri
–Che è successo ?– gli chiesi quel giorno
–Mia madre è peggiorata, dicono che i suoi parametri sono scesi– disse sedendosi sulla sedia affianco al mio letto
–E che significa?– chiesi con curiosità
–Questo non lo so, so solo che se i suoi parametri non migliorano succedrà qualcosa di molto brutto– disse il bambino

La notte stessa morì sua madre, e per questo Taiju non venì più in ospedale
Ogni giorno mi chiedevo se sarebbe tornato, se avrebbe ancora varcato la parte della mia camera e mi avrebbe spinto giù dal letto verso il prato verde e tagliato che contorna tutto l'ospedale

Non tornò più purtroppo

Io rimasi un'altro mesetto scarso in ospedale, poi fui dimessx anch'io
Non sapevo come cercarlo, quindi partii già dal presupposto che non ci saremmo più rivisti in tutta la vita
Mi feci chiaro in mente che la nostra era stata una bella amicizia ma che non sarebbe durata anche all'estero e che ora dovevo reprimere tutti i sentimenti che avevo iniziato a provare proprio per lui

Invece eccoci qui, in una sala d'aspetto dieci anni dopo, entrambi cambiati
–C'è una bella fila, eh?– dice il ragazzo al mio fianco mentre nota tutta la gente
–Eh si, ci vorrà del tempo– dico
–Che hai fatto in questi anni ? Non ci siamo visti più purtroppo– chiedo
Passammo il resto della fila a raccontarci tutto quello che era successo in otto anni
Lui, la morte di sua madre, i Black Dragon e il conflitto con una banda rivale
Io, le mie particolari passioni, la borsa di studio per Osaka e la lontananza con lui
Eravamo cambiati entrambi, eppure riuscivo ancora a rivederlo bambino

Dopo ben nove ore di fila riuscì ad entrare nella sala per iniziare la terapia
Quando uscii, due ore più tardi, lui era rimasto lì sulla sedia ad aspettarmi
–Volevo salutarti per bene stavolta, non come anni fa– dice con il solito tono un po' burbero ma alla fine buono
–É stato bello rivederti. Magari non facciamo passare altri otto anni prima di rivederci– dico ridacchiando leggermente

Non so se ci saremmo rivisti, dopotutto lui sarebbe rimasto qui e io sarei partitx per Osaka, ma chissà...passeranno altri otto anni, ma lo rivedrò qui, nella sala d'aspetto di un'ospedale

Angolo autrice 🏃‍♀️non sono convinta al 100% di questa os, ma spero che chi me l'abbia richiesta gli piaccia :)Ho notato una cosa, le richieste delle os stanno diminuendo quindi se avete una richiesta fatela pure!

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Angolo autrice 🏃‍♀️
non sono convinta al 100% di questa os, ma spero che chi me l'abbia richiesta gli piaccia :)
Ho notato una cosa, le richieste delle os stanno diminuendo quindi se avete una richiesta fatela pure!

𝐎𝐍𝐄 𝐒𝐇𝐎𝐓 | 𝖳𝗈𝗄𝗒𝗈 𝖱𝖾𝗏𝖾𝗇𝗀𝖾𝗋𝗌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora