00;21 - 𝐒𝐇𝐔𝐉𝐈 𝐇𝐀𝐍𝐌𝐀

1.8K 74 4
                                    

◾𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 : PolloSupremacy

◽𝐏𝐀𝐑𝐎𝐋𝐄 : 1243

◾𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄 : 𝐒𝐎𝐅𝐓

◽𝐀𝐕𝐕𝐄𝐑𝐓𝐄𝐍𝐙𝐄 : 𝐒𝐏𝐎𝐈𝐋𝐄𝐑 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 184

◽𝐀𝐕𝐕𝐄𝐑𝐓𝐄𝐍𝐙𝐄 : 𝐒𝐏𝐎𝐈𝐋𝐄𝐑 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 184

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"Quiet"
_____________________________________________

Il cigolio della porta che si apre e che dopo pochi secondi si chiude è la conferma che hanma sia finalmente tornato a casa. Di solito saresti felice di rivederlo, ma al momento no. Non perché avete litigato o cose del genere, semplicemente per il fatto che ti è giunta la notizia che Kisaki è morto, per di più proprio davanti agli occhi di Shuji. Come ti dovresti approcciare a lui? Dovresti far finta di niente oppure, che ne so, aiutarlo in qualche modo? Sai benissimo che il tuo ragazzo non è molto tipo da coccole e robe dolci, quindi non sai come tirargli sopra il morale dopo la morte del suo migliore amico

–T/n?– chiama una voce, prima di entrare nella stanza da letto. Hanma fa capolino allo stipite della porta, e da qui puoi vedere in che situazione pietosa si trova: viso pieno di ematomi, divisa strappata, capelli spettinati... Diciamo che lo hai visto in situazioni migliori rispetto a questa
–Shuji? Sei tornato?– dici cercando di capire in che modo aiutarlo. Forse semplicemente non fare nulla potrebbe aiutarlo? Nah, non è insensibile fino a quel punto, è una persona fredda ma non fino al fregarsene al 100%
–Si, vado a farmi una doccia e torno qui. Sono stanco– dice prima di scomparire dietro la porta del bagno

Tu e Hanma state insieme da circa tre anni. Impensabile, vero? Considerando il suo carattere viene a pensare che sia l'esatto opposto del ragazzo che tutte desiderano, ma è te va bene così. Certo, non è il romanticone che ti porta ogni giorno una rosa, ma non è nemmeno uno che se ne frega altamente delle persone che lo circondano. Quando ci siamo conosciuti c'era anche un'altra persona, Kisaki. Non ho mai saputo molto di lui, anche perché era un persona molto fredda, ma grazie ad Hanma ho scoperto un po' di più su di lui. Ad essere sincera eri contenta di non averci a che fare, ma è capitato di stare tutti e tre insieme qualche volta. In quelle poche volte è stato abbastanza aperto nel raccontare come volesse conquistare Tokyo e successivamente il Giappone, ma beh, non gli ho mai dato molta corda. A 13 anni già pensi che vuoi essere così forte? Mi sembra un atteggiamento abbastanza narcisistico. Passando ad altro, hai scoperto pochi minuti fa della morte di Kisaki. Sapevi dello sconto tra la Tenjiku e la Toman, ma non pensavi si sarebbe concluso con ben 3 morti

–Rieccomi– dice Hanma avvicinandosi al letto, probabilmente per riposarsi. Il ragazzo si rifugia sotto le coperte, al mio fianco. Un silenzio imbarazzante cala su di noi, e per questo cerco velocemente un argomento da trattare per far calare un po' la tensione
–Allora, com'è andato lo scontro?– chiedo
–Normale. Quelli della toman sono i soliti forti e senza cervello– dice sbadigliando
–Oh, bene– dico imbarazzata. Non so che altre domande farli, anche perché tutte andrebbero, in un modo o nell'altro, collegate a Kisaki. Forse che sia meglio affrontare l'argomento senza grandi giri di parole?
–Shuji, so di Kisaki. So tutto– dici, stringendo sotto i polpastrelli il morbido tessuto della trapunta. Vedi Hanma leggermente sorpreso, ma la cosa dura ben poco, infatti il ragazzo cambia verso del letto, evitando di guardarmi in in faccia
–So bene che eravate molto amici, me lo dicevi sempre che con lui ti divertivi– dici, ripensando a tutte quelle volte in cui Hanma aveva parlato di Kisaki con una certa euforia. Erano davvero grandi amici
–É morto, pazienza– dice il tuo ragazzo tirando un grande sospiro assonnato

Rimani interdetta quando utilizza la parola "pazienza". Già si è scordato di lui? Ti sembra impossibile credere che a Shuji non importi nulla, non ci credi proprio
Fissi la schiena del ragazzo, girato dall'altra parte del letto: sai benissimo che non è qualcuno che si apre facilmente e che soprattutto non accetta di essere aiutato da altre persone, ma cavolo, ti fa male vederlo così con la consapevolezza che forse non puoi fare nulla. Non vuoi lasciarlo soffrire da solo

Con un rapido scatto gli metti una mano sulla spalla, massaggiandola un po'
–Shuji, ti conosco, so che stai soffrendo. Ti prego, non stare così. Voglio aiutarti, mi fa male vederti in questo stato– dici
Ad Hanma sembra non importare quello che dici, ma sai che in mente sua sta ragionando su quello che gli hai detto
–Quando ti ho conosciuto, tre anni fa, non pensavo di dovermi mettere a pregare per farti sfogare con me...ma sai cosa? Sono pronta a farlo. Non riesco a stare qui, vicino a te, sapendo che dentro di te stai facendo una battaglia enorme con le tue emozioni. Quando mi succede qualcosa mi piace parlarne con te, bella o brutta che sia, e vorrei che anche tu arrivassi a fidarti di me fino a quel punto– dici sistemadoti molto più vicino a lui, volendo abbracciarlo
–Puoi sfogarti con me, non starò a giudicarti per aver ceduto al fatto di esserti fatto aiutare, anzi, mi impegnerò a darti dei consigli per farti star meglio– dici cingendogli la vita, abbracciandolo

Hanma tira un lungo sospiro, per poi girarsi dalla tua parte per ricambiare l'abbraccio. Sì abbassa un po', nascondendo la faccia nell'incavo del tuo collo, mugulando un po'

–Mi è morto davanti. La scena di quel camion che corre velocissimo e che poi si schianta contro di lui mi ha messo i brividi. Sulla divisa ho ancora qualche schizzo del suo sangue– dice il ragazzo, stringendoti
–Non hanno chiamato un'ambulanza?– chiedo passandogli una mano tra i capelli
–Si, ma un dottore ha detto chiaramente che era praticamente impossibile che arrivasse vivo all'ospedale. Arrivati lì, infatti, era già morto. Quei bastardi si sono limitati a pulirgli il sangue– dice
–Capito. Come ti sei sentito?– chiedi
–Strano. Mi è parso strano soffrire nel vedere qualcuno morire, sarà che ormai sono abituato a vedere tante persone morire con la vita che conduco... ma a nessuno di questi ero affezionato, mentre a kisaki si. Eravamo... soci– dice
–Hai pianto?– chiedi al tuo ragazzo
–Ho lacrimato un po' quando ho visto il cadavere...ma per il resto nulla. Però cavolo, vorrei davvero farlo– dice
–Fallo se ti fa star meglio. Non sono qui per dirti che piangere è per deboli. È una cosa assolutamente normale, nessuno si dovrebbe vergognare per questo– dici

Hanma, a quelle parole, ti guarda in faccia e scoppia finalmente in un pianto liberatorio. Nel mentre gli sussurri parole di conforto, sperando di aiutarlo almeno un po' nel farlo sentire meglio
La cosa va avanti per circa una ventina di minuti, finché dopo un po' Shuji rialza il viso verso di te, guardandoti bene
–Grazie, mi sono servite– dice lasciandoti un bacio sulle labbra, per poi crollare di nuovo sul tuo petto, stavolta per dormire

Gli fai alcuni grattini sulla testa, cercando di farlo tranquillizzare. Oggi sei riuscita, dopo tre anni, a far finalmente sfogare Hanma. Gli lasci dei piccoli baci sulla testa, pensando: hai al tuo fianco un ragazzo davvero forte, che però al tempo stesso ha un carattere difficile. Può essere difficile capirlo, ma se ci si sbatte la testa si può. Oggi ci sei riuscita, hai finalmente aiutato il tuo ragazzo. Speri che Shuji, da quest'oggi, capisca che per lui tu ci sarei sempre, anche nei momenti più brutti. Ami questo ragazzo, e sei pronta ad ascoltarlo ogni volta che lui vorrà

 Ami questo ragazzo, e sei pronta ad ascoltarlo ogni volta che lui vorrà

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
𝐎𝐍𝐄 𝐒𝐇𝐎𝐓 | 𝖳𝗈𝗄𝗒𝗈 𝖱𝖾𝗏𝖾𝗇𝗀𝖾𝗋𝗌Where stories live. Discover now