Il tribunale

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Sul pavimento della camera ottagonale si disponevano circolarmente le chiazze dorate della luce solare. Entro tutto il perimetro della vasta sala si susseguivano ordini su ordini di tribune in marmo, gremite di senatori. Al centro si ergeva un alto pilastro che toccava il soffitto a volta a crociera. Sul pilastro si srotolava un fregio rappresentante scene belliche. Una popolazione ne sottometteva un'altra attraverso battaglie campali e si affermava su di essa in un glorioso trionfo, attraverso un assedio. Alla base del pilastro, affacciava a sud una targhetta dorata. Per Posteri Celebri.

I generali Franklin e Clinton erano ai piedi della colonna e fissavano la sedia più alta della tribuna settentrionale. Il cancelliere Graham sedeva lì. Affianco a lui erano il ministro all'istruzione Efrem, e la ministra alla guerra Ruth. I tre erano anziani, e respiravano a fatica. Graham batté le palpebre due volte. Si inumidì le labbra. Efrem parlò. - Per i servizi resi allo stato, e a Dio, per la vittoria conseguita sulla lega africana, per l'incredibile aiuto offerto all'umanità tutta, propongo alla camera che i nomi di Roger Franklin e di Bell Clinton, siano tramandati e celebrati nelle scuole, e quindi dalle generazioni future per i prossimi 25 anni. Chi è a favore esprima il suo consenso. - Un brusio animò la camera. I senatori dell'ala di sinistra si alzarono in piedi all'unisono. Metà dei senatori di destra fece lo stesso. La ministra Ruth rimase seduta, lo stesso il cancelliere. Clinton deglutì. Il sole gli illuminò le guance, sentì un piacevole calore. Franklin sorrise. Il cancelliere Graham mosse appena il labbro superiore. Lo alzò. Soffiò la sua voce. -Con il potere concessomi dal popolo, dichiaro il sergente Roger Franklin e l'Ufficiale Bell Clinton degni di essere ricordati. La grazia ammonta a 25 anni di... - Un uomo dall'ala di destra lo interruppe. Era seduto. -Io mi oppongo. Se quella colonna volesse dire qualcosa per voi, tutti dovrebbero lasciare quest'aula subito e sciacquarsi la bocca. - Si guardò le ginocchia su cui aveva dei fogli. -L'omicidio qui non è glorificato. Così come non è glorificata la conquista e la distruzione. È uno scempio premiare degli assassini! - Le parole caddero piatte nella stanza. Il senatore Graham batté le palpebre grinzose e riprese a parlare. -25 anni di Benigna Memoria. Prego i meritevoli di parlare alla corte dei premi. -

Efrem discese la tribuna e consegnò in mano ai due delle radioline. Clinton prese parola. - È mio orgoglio accettare la grazia. Siamo servi del popolo, del cancelliere e del papa. La nostra vita è a servizio di tutti voi. L'omicidio e la distruzione sono enti necessari per riportare al suo status quo una situazione sbilanciata e scivolosa. Noi abbiamo fatto quanto ordinato da voi e dal nostro cuore. Sia il nostro intervento un incoraggiamento a chi ancora non ha compreso da che parte stare. A chi vacilla con il coltello in mano ma in fondo sorride quando qualcun altro fa il suo lavoro. - Franklin si schiarì la voce. Parlò. -Le situazioni più sbilanciate vanno bilanciate. Occorrano cento pesi da una tonnellata o uno da un chilo. Noi abbiamo raccolto la nostra tonnellata e l'abbiamo scaricata sulla bilancia. Questo è quanto. - - Questo è quanto- Ripeté il resto dei senatori. Seguì un applauso.

Il sole brillò sulle curve della colonna evidenziando i bassorilievi. Franklin e Clinton si inchinarono. Graham alzò debolmente il braccio. Aveva le pupille fisse sulla colonna. -In nome di Dio, del Papa, e nel mio. Siete gloriosi quanto i sette pianeti. Vi nomino commendatori di grado eugnotico. - Un altro applauso esplose in sala. Graham si rimise a posto, e strinse le mani ai braccioli in marmo. Efrem tornò in tribuna. -Il tribunale è sciolto. - Dichiarò Ruth. Le labbra screpolate le si erano strette. Gli occhietti vispi ripassavano la storia inscritta sulla colonna. La leggevano da destra verso sinistra, e si ripetevano a mente i passi che non riuscivano a leggere perché nascosti alla loro visione. La prima campagna d'Africa. Pensò. I giorni di massimo splendore del Cotumato. La luce abbandonò la colonna e l'intera sala. Il sole si era alzato. La camera ottagonale si accese di un bagliore artificiale. Una luce blu veniva irradiata dal soffitto. Lampeggiava negli occhi di tutti i senatori. -Ora di pranzo. - Sussurrò Graham ridacchiando.

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