Capitolo 3

243 51 16
                                    


Arrivo da Abby.
La sua casa non è grande quanto la mia, è abbastanza piccola ma davvero accogliente. I suoi genitori sono due persone adorabili, sempre presenti agli spettacoli di fine anno a scuola, ai saggi di danza della loro figlia e pronti a dare una mano a tutti. Ab ha anche una sorellina più piccola, Blake, ha sette anni ed è il mio piccolo scricciolo. Ormai i signori White è come se fossero diventati la mia seconda famiglia..o la prima..non saprei. Mi hanno fatto sempre sentire a mio agio e mi hanno trattato come una figlia.

Suono il clacson ininterrottamente, sperando che Abby possa sentirlo perché non ho assolutamente voglia di parcheggiare, scendere dalla macchina e suonare il campanello di casa. Usando questa come scusa, rimango seduta a guardare il cielo che stasera è tremendamente bello e illuminato da così tante stelle.
Nel frattempo sono a quota quattro sigarette.

Forse dovrei smettere.
Ma sinceramente non ne ho proprio intenzione.

"Tataaaaa!" sento urlare.

È Blake, che è appena tornata dagli allenamenti di pallavolo. Ha iniziato ad andarci l'anno scorso e si è già innamorata perdutamente di questo sport.

"Bibi!" rispondo io con un sorriso che solo lei riesce a tirarmi fuori.
Ormai ci chiamiamo così da anni.

"Come è andato l'allenamento?" le chiedo guardando quel visetto pieno di gioia e spensieratezza.
"Oh..sono la più brava Tataa! Vieni a vedere la mia partita domenica?Dai,dai dai!!!!"
La mamma di Abby, Samantha, si volta verso di me ridacchiando.

"Dai Bibi! Tata e Abby avranno sicuro di meglio da fare domenica!"

Blake mette immediatamente il broncio e mi guarda con i suoi occhioni color nocciola.
"Certo che ci sarò Bibi!" rispondo facendole l'occhiolino.
"Siii, lo sapevo, te l'avevo detto mamma!" urla, non riuscendo a contenere la gioia.
Sam si gira verso di me e mi fa un cenno di gratitudine.

Non ho accettato solo per accontentarla, ho veramente voglia di vedere il mio scricciolo giocare.

Bibi e la signora White mi salutano, poi chiedo a Sam di dire a Abby di darsi una mossa, dato che la sto aspettando da un'ora qui fuori.

"Io non voglio crederci! Mi hai incastrato a vedere la partita di Blake!" sbotta Ab mentre raggiunge la macchina.
Non riesco a trattenermi e scoppio in una flagorosa risata.

"Finiscila di fare la sorella antipatica." le dico con aria sarcastica.

Lei mi guarda e mi fulmina con uno sguardo.

"Comunque torniamo a noi! Questa sera ci divertiamo!" urla Ab.
Io mi limito a guardarla sconvolta, colpita dalla sua gioia incessante.
Imposto il navigatore della macchina con l'indirizzo che mi ha appena indicato e ci avviamo alla festa mentre canticchiamo la playlist che ho scelto.

"Oh mio Dio! Ho trovato finalmente una casa più grande della tua Talìa!" esclama Abby esterrefatta e con gli occhi sgranati.

Ci ritroviamo di fronte ad un'enorme villa. C'è un grandissimo cancello nero opaco, con un'incisione al centro: Jones.
Dagli spazi del cancello si intravede un viale lunghissimo costeggiato da altissimi alberi illuminati da piccole luci bianche.

"Di chi diavolo è questa reggia?" aggiunge Ab.
"Sei tu che dovresti dirlo a me!! Mi sbaglio o ti ha dato l'indirizzo il tuo amico Harry?" rispondo perplessa.
"Si! Ma non mi ha dato grandi dettagli!" dice quasi scocciata.

Vediamo il cancello aprirsi pian piano. Rimaniamo a fissarlo per un po' prima di capire che si stesse aprendo per lasciarci entrare. Parcheggio accanto ad altre macchine e ci incamminiamo lungo il viale.
Più camminiamo più ci avviciniamo alla musica sempre più alta e a svariate urla divertite. Il viale finisce di fronte ad un'enorme casa, color grigio fumo, piena di vetrate e piantine che scendono lungo le alte mura del prospetto.

"La festa è sul retro della casa!" dice Harry ad Abby, che nel frattempo ci ha raggiunto senza che me ne rendessi conto visto che sono ancora impegnata ad ammirare quella casa stupenda.

C'è un piscina grandissima, una marea di ragazze e ragazzi in costume da bagno, cocktail lasciati in giro ovunque, alcuni ballano vicino alla console di un dj alto, biondo e con un fisico scolpito e altri chiaccherano seduti su alcuni muretti in pietra.

"Andate pure al bancone del bar a prendere da bere ragazze!" dice Harry.

Si, c'è una vera e propria postazione bar con un ragazzo che fa un cocktail al secondo.

"Un moscow mule, grazie!" dico al barman che in meno di tre secondi mi porge il bicchiere.
"Un altro uguale Drake!" esclama un ragazzo accanto a me.

Mi volto un secondo a guardarlo.

È lo stronzo di questo pomeriggio. Si appoggia al bancone con un braccio e continua a fumare picchettando la mano sul bancone a ritmo di musica.

Ha sempre lo stesso profumo, dolce ma intenso.

"Io direi di aggiungerle più alcol Drake! Potrebbe addolcirla un po!" dice ridacchiando verso il barista senza neanche degnarmi di uno sguardo, ma facendo capire chiaramente al ragazzo con un'occhiata veloce di riferirsi a me.

" Tu saresti?" gli chiedo abbastanza infastidita e soprattutto facendo finta di non averlo riconosciuto.

Scoppia in una grossa risata, un po roca, come la sua voce.

"Vuoi far finta di non conoscermi?" mi dice ruotando il suo corpo verso di me e squadrandomi dall'alto verso il basso.
"Non faccio finta, ti ho rivolto una mezza parola, non significa conoscerti!" dico fiera della mia risposta così esaustiva.
"E poi non ho bisogno di addolcirmi, sono gia abbastanza dolce con chi ho voglia di esserlo" aggiungo ancora scazzata.
"Ahia!" esclama il barista ridendo e guardando Davis.
"Ahhhh!" sospira lo stronzo.
"Come siamo permalose!" aggiunge con un mezzo sorriso in segno di sfida.
"Comunque ti ringrazio Drake! Al prossimo giro" dico al ragazzo del bar allontanandomi senza degnare Davis neanche di uno sguardo.

Sento i suoi occhi su di me anche se sono di spalle.
Da lontano vedo Abby ballare appassionatamente con un ragazzo dai capelli rossicci. Deve essere il ragazzo di cui parlava Harry.
La guardo per un attimo divertirsi così e mi si riempe il cuore di gioia.

Sono tornata altre due volte da Drake per altri due cocktail e inizio a sentire l'effetto dell'alcol che invade la mia mente. I pensieri che di solito mi tormentano iniziano a darmi pace e senza accorgermene inizio a ballare da sola tra la folla con gli occhi chiusi facendomi trasportare dalla musica e con un cocktail ancora in mano.
Totalmente persa nel mio mondo sento ad un tratto un profumo che mi travolge e mi sento afferrare la mano destra con forza.

Due anime in fiammeWhere stories live. Discover now