Decisioni

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IL GIORNO DOPO

JOHN

Mi sono svegliato con un enorme mal di testa, forse ieri sera ho bevuto troppo.
Mi copro la testa con il cuscino, sento bussare alla porta e dico: "Chi è che bussa così presto alla mia porta.?" Una dolce voce a me familiare risponde: "Signor Ferro sono Sara, volevo informarla che la colazione è pronta, e ha chiamato suo padre, non può rientrare oggi, deve rimanere altri due giorni a Dubai." E se ne va via.
Odio questa situazione, da quando i miei si sono separati, sono sempre solo, mamma è tornata a Toronto in Canada, nella sua città natale, non ho più rapporti con lei dopo quello che ho scoperto, papá è sempre in viaggio per lavoro, per me può pure restarci per sempre a Dubai, non è mai a casa, per lui il suo lavoro è più importante di me. Io in pratica vivo solo con i collaboratori domestici in una enorme villa. Ma giuro che appena mi laureo, aprirò uno studio legale tutto mio, e andrò via da questa casa, se non deciderò di andare via prima.
Mi rigiro nel letto quando mi squilla il cellulare, è Giorgio, rispondo: "Dimmi amico mio, ti ascolto." Parla: "John, tutto bene, la tua voce é strana, è successo qualcosa.?" Rispondo: "È la solita storia, papà non rientra oggi, rimane a Dubai, come al solito il mio compleanno non conta nulla per lui, io non conto nulla per lui. Ma tu cosa mi devi dire, che mi chiami così presto."
Mi dice: "Ascolta, ho 22 anni, mi sono stufato di vivere con mia nonna, avevo pensato di andare a vivere da solo, volevo chiederti se mi dai una mano a cercare un appartamento in centro." Rispondo: "Vuoi andare a vivere da solo, e Alice?" Mi risponde: "Lei rimane a casa con nonna, e ancora piccola, ma la verrò a trovare tutti i giorni, ma non dirgli nulla, ancora non lo sa, al momento giusto gli e lo dirò." Dico: "D'accordo come vuoi tu amico mio." Senti è un problema per te, se vengo a vivere con te, dividiamo l'affitto.?" Mi risponde ridendo: "Vuoi venire a vivere con me? Perché no, sarà fantastico condividere casa con te, l'importante che non mi riempi la casa di ragazze." Continua a ridere. Lo prendo un po' in giro: "Ma stai scherzando, darò un party tutte le sere e inviterò un sacco di ragazze." È scoppio a ridere mentre Giorgio dice: "John, fai il serio e non scherzare. Dai ti passo a prendere nel pomeriggio. A dopo amico mio."
Ci salutiamo e mi ributto sotto le coperte. Quando il mio IPhone suona di nuovo, questa volta è solo un messaggio, e di Alice: "Ciao John, spero che il mio regalo ti sia piaciuto, avrei voluto dartelo personalmente ma Giorgio, mi ha proibito di venire alla tua festa ieri.
Ancora tanti auguri John. Alice."
Che ragazza dolce che è la piccola Alice, Giorgio ha fatto bene a non portarla alla festa, lei è pura, non c'entra nulla con le feste che organizzo e le ragazze e la comitiva che frequento.
Gli rispondo, lo invio e vado a fare una doccia.

ALICE

Sono in camera mia, e come al solito guardo le foto di John.

Mi perdo nei miei pensieri, quando il cel vibra, e John, mi ha risposto: "Si piccolina, il tuo regalo è stato il più bello di tutti, sei stata molto brava, grazie mille sorellina

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Mi perdo nei miei pensieri, quando il cel vibra, e John, mi ha risposto: "Si piccolina, il tuo regalo è stato il più bello di tutti, sei stata molto brava, grazie mille sorellina. A presto John." Lancio il telefono sul letto, quando finirà di chiamarmi sorellina. Ma crescerò e diventerò un bellissima donna, nel frattempo non mi devo arrendere si accorgerà di me un giorno.
Rimetto le foto di John nel bauletto lo chiudo a chiave, e scendo giù, quando arrivo alla soglia della porta della cucina, sento nonna discutere con Giorgio, rimango ad ascoltare senza farmi vedere. Giorgio dice a nonna: "Nonna, non te la devi prendere così, sto bene qui, non mi hai mai fatto mancare nulla, ne a me ne ad Alice, ma io ho 22 anni, voglio andare a vivere da solo." Nonna risponde: "Sei ancora troppo giovane, stai ancora studiando come pensi di pagare l'affitto, chiederai i soldi a tuoi?"
Giorgio dice: "John viene a vivere con me, divideremo l'affitto, e ci troveremo entrambi un lavoro part-time. Ai miei non chiederò neanche un centesimo, già mi pagano l'università. Ti prego nonna, accetta la mia decisione."
Il mio viso si riempie di lacrime, entro subito in cucina e interrompo nonna e Giorgio, vado dritta da mio fratello e gli urlo contro: "Come puoi farmi questo, mi lasci da sola, perché non vuoi stare più con me e nonna?" Mi abbraccia e dice: "Sorellina mia, voglio la mia indipendenza, puoi venire a trovarmi tutte le volte che vuoi, e poi non vado lontano, John e io stiamo cercando un appuntamento in centro, resterò a Torino. Non piangere stellina mia." E mi bacia affettuosamente la fronte. Mi stacco da lui e corro veloce in camera mia, chiamo Eliana e mi sfogo con lei, gli racconto tutto e mi risponde ridendo: "Guarda la cosa dal lato positivo, va via di casa, ma va vivere con John, il tuo John, il ragazzo di cui sei follemente innamorata, puoi andare da loro ogni volta che vuoi, lo puoi vedere tutte le volte che ne hai voglia, ora invece devi sperare sempre che passa a prendere Giorgio, lo vedrai di più." Gli rispondo:
In effetti hai ragione se ci penso bene, ogni volta che voglio vederlo mi basta andare da loro con la scusa di vedere mio fratello. Grazie amica mia, sai sempre come tirarmi su."
Però mi dice: "Si ma io vengo con te, così vedo Giorgio." E si mette a ridere. Parliamo ancora tanto, ci salutiamo e riaggancio il telefono.
Mi calmo e penso positivo, adesso provo a studiare un po', domani ho un compito in classe molto importante.
Mi butto completamente sui libri fino a sera tardi, quando sento bussare alla mia camera, dico: "Chi è.?" Quando vedo entrare Giorgio e John nella mia stanza,
si avvicinano entrambi a me, Giorgio mi dice: "Mi dispiace sorellina, che sei venuta a saperlo in quel modo, ma spero mi capirai, ma sappi che io ti voglio un mondo di bene e te ne vorrò per sempre, sarai sempre la mia sorellina." Mi abbraccia forte, io gli rispondo: "Lo so, e che sono cresciuta con te negli ultimi anni, da quando mamma papà e Rachel sono tornati in Germania, non ho che te qui, ma ho capito e rispetto la tua scelta, ma non ti libererai facilmente di me, sarò sempre a casa tua."
Mi stringe ancora più forte e mi bacia la guancia, poi mi rivolgo a John e dico: "John, spero per te non sarà un problema avermi spesso tra i piedi."
Mi risponde dolcemente accarezzandomi la testa: "Sarai sempre la benvenuta a casa nostra sorellina, Giorgio ti farà una copia delle chiavi, e puoi venire quando vuoi. Capito piccolina." E continua ad accarezzarmi i capelli, quanto vorrei che Giorgio andasse via e restare sola con John, ma soprattutto quanto vorrei, che non mi trattasse come una sorellina, ma come la ragazza di cui è innamorato. Lo guardo negli occhi e penso tra me e me: "Un giorno anche tu mi guarderai come ti guardo io, con gli occhi dell'amore. E sarai mio e di nessun'altra."

Amore proibitoWhere stories live. Discover now