Capitolo 13

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Guardo sconvolta Mattia che termina il suo racconto con occhi preoccupati.

-La festa è terminata subito dopo che tu e Nora siete andate via, eravamo tutti un po' scossi da ciò che era accaduto pochi attimi prima- mormora e io stringo i pugni.

-Perché le hai fatto una richiesta del genere? Sai che la sua famiglia è diversa dalle altre!- mi alzo velocemente irritata.

-Era solo un gioco, non pensavo rispondesse così seriamente- mi risponde corrucciandosi.

-Non pensavi...- ridacchio nervosamente -Non credevi che avresti potuto metterla in una posizione scomoda con suo cugino?- ora capisco perché il giorno seguente, durante la cena, si inviavano quegli sguardi...

-Anna avevamo bevuto, ho provato anche a scusarmi ma quel domestico l'aveva già portata via- spiega guardandomi dispiaciuto e io sospiro sedendomi.

Edoardo ci guarda entrambi confuso -Come mai un domestico dovrebbe partecipare a una festa di liceali?- chiede toccandosi il mento.

-Ettore ci ha accompagnate a casa di Riccardo, ma sono sicura di aver visto la macchina ripartire quando siamo scese- mormoro cercando di ricordare qualche particolare.

-In effetti lui è comparso nel momento esatto in cui Nora stava per approfondire la storia- chiarisce Mattia -Forse è rimasto per controllare che non accadesse qualcosa... ma cosa?- domanda tra sé e sé.

-Forse proprio per far si che non accadessero cose di questo tipo- ipotizzo guardandoli.

-Quindi André avrebbe ordinato al suo dipendente di seguire la cugina per evitare che parlasse di cose top secret?- mi chiede Edoardo e io annuisco insicura.

-Non mi potevo aspettare nulla di diverso da lui- commenta Mattia sarcastico e io lo lincio.

-Non ricominciare, hai sbagliato tu questa volta.- affermo allontanandomi dal banco e andando verso la finestra aperta e prendo un respiro profondo. Mattia mi si avvicina e mi circonda le spalle con un braccio.

-Lo so che ho fatto una cazzata, ho passato il resto della serata con l'angoscia che premeva sul petto, ero sicuro di aver messo Nora nei casini...- sussurra e io chiudo gli occhi sospirando.

-Dopo quella sera qualcosa era cambiato in Nora, non era più la stessa, sembrava preoccupata per qualcosa- mormoro girandomi verso di lui.

-Sai da dopo l'incidente ho iniziato a pensare che, magari, se non avessi fatto quella domanda a Nora, lei non sarebbe dovuta andare via dalla festa e forse non sarebbe neanche morta.- rivela guardando fuori dalla finestra.

-Mattia...- inizio col dire poggiandogli una mano sul petto.

-No, aspetta fammi finire. Ma, come hai detto tu, Nora era cambiata e quindi questo mio pensiero si era rafforzato. Nora stava per raccontare qualcosa che non doveva essere rivelato... e credo che c'entri con il suo "incidente". A questo si aggiunge il fatto che l'agente Condé non ha voluto dirci nulla... c'è qualcuno dietro che non vuole far sapere come sono andate realmente le cose- afferma e io lo guardo seria.

-Dobbiamo scoprire cosa è successo realmente alla mia migliore amica, Mattia- lui mi prende le mani e le stringe.

-Ti giuro che ce la faremo Nani- mi bacia sulla guancia e va al suo posto.

Mi copro il viso con i capelli per nascondere il rossore delle guance e torno al mio posto. Il solito cretino...

Sorrido inconsciamente e torno a scrivere distrattamente qualcosa sul banco che possa salvare la mia media in vista dell'esame.

-Perché non vi mette insieme? Siete proprio carini- chiede improvvisamente il mio compagno di banco e io spalanco gli occhi arrossendo ancora di più.

-Ma che ti viene in mente!? Io con Mattia? Non ci pensare nemmeno- agito le mani in segno di dissenso e lo vedo ridacchiare.

Scacco Matto al ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora