Capitolo 15 (Special)

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Chiudo l'ennesima busta di panni vecchi e la sollevo lentamente per spostarla fuori dalla stanza.

-Oh issa!- la lascio cadere sul pavimento liberando un sospiro. Non pensavo di avere così tanti vestiti da dare via, ma in effetti era da tanto che non facevo uno scarto. Sistemo la busta per farla restare dritta e ritorno in camera riprendendo il lavoro.

-Anna quando hai finito, porta le buste in auto così le porto al deposito- mi ordina mia madre sporgendosi dalla porta della stanza.

-Va bene!- annuisco mentre controllo se il maglione che ho in mano potrei utilizzarlo per un altro inverno. Lo osservo attentamente per poi notare diversi fori nei punti dei gomiti. Eh no... direi che è arrivata anche per lui la sua ora.

Lo piego e lo sistemo in una nuova busta nera. Mi giro verso l'armadio e prendo una felpa che sono sicura non mi vada più.

-Forse dovrei andare a fare un po' di shopping...- controllo per bene anche questa e noto fuori uscire da una delle tasche un foglio piegato.

-Ma cos?- mi siedo sul letto e poggio la felpa sulla mia desta per poi prendere il foglio. Chissà da quanto tempo era lì.

Lo apro delicatamente e sorrido riconoscendo subito le decorazioni rosse e dorate e la scrittura infantile. Pensavo di averti perso invece eccoti qua.

"Buon Natale Nani!

Come stai? Spero bene! Ho saputo da tua madre che hai preso un bel raffreddore, io ti avevo avvertita! Mi dispiace che quest'anno abbiamo passato la vigilia separate, ma ci tenevo comunque a darti il mio regalo!

Riprenditi per favore, non voglio passare un'intera giornata a scuola da sola... non ho fatto neanche i compiti di matematica! Sono troppo noiosi! Ma questo non dirlo a mio cugino.

Ci vediamo presto,

Ti voglio bene,

Nora"

Ridacchio ripensando alla ramanzina che mi fece quando tornai a scuola con due giorni di ritardo. Passo lentamente le dita sulle parole scritte in corsivo.

-Hey che c'è? Ti sei incantata?- mi chiede ridacchiando mia madre entrando in camera.

-Oh, no nulla- chiudo di nuovo la lettera e mi rialzo.

-Hai trovato qualcosa di interessante?- mi osserva con un espressione dolce accarezzandomi il braccio.

-Una vecchia lettera natalizia di Nora- stringo forte al petto il foglio. Mia madre osserva l'oggetto in questione e sorride.

-Ah già! Ricordo le vigilie che abbiamo passato insieme, tu e Nora non vedevate l'ora di aprire i regali e André che ve lo vietava categoricamente- ridacchia legandosi i capelli.

-Ma per fortuna tu ce ne davi qualcuno di nascosto-

-Ammetto che anche io volevo vedere i regali, ma mi piaceva ancora di più l'espressione seria di André, in quei momenti mi sembrava di essere tornata ragazzina visto che c'era lui a fare il sergente- scoppio a ridere guardandola.

-Tu sei ancora una ragazzina, mamma, sopratutto quando a casa torna una certa persona, diventi tutta rossa e fai l'infantile- le punto il dito contro la guancia divertita.

-Questo non è assolutamente vero! Tuo padre è solo uno stupido!- incrocia le braccia al petto girando la faccia di lato.

-Io non ho nominato papà però- mormoro ghignando maliziosamente.

-Ah no?- arrossisce improvvisamente e io scuoto la testa -Beh... non è colpa mia se non è cambiato di una virgola! È ancora un bel uomo... no?-

-Ah non lo so, dimmelo tu- lei mi guarda attentamente diventando ancora più rossa.

Scacco Matto al ReOnde histórias criam vida. Descubra agora