15. Deadly challenges

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Era ormai arrivata l'ora di incamminarsi verso la camerata dei leoni come programmato con Maria.
Mi misi qualcosa di comodo per la sfida è mi infilai nel corridoio.
L'aria intorno era immobile,solo i miei passi si sentivano per il corridoio.
Ad un tratto sentii una voce allegra e subito capii da chi provenisse.
"Heyy Debby!"mi corse in contro Saya.
Ogni tanto aveva questi spicchi di felicità e allegrie in tutta la stronzaggine che la caratterizzava,ma a dirla tutta era una delle persone più simpatiche che conoscessi,alcune volte.
""Sei pronta per questa sera."mi chiese più tranquillamente Maria,mentre Petra mi osservava con un piccolo sorriso di saluto.
Entrammo nella stanza della nostra amica ritrovandosi in una nuvola di oggetti sbrilluccicanti e dorati. In quel luogo non c'era cosa che non si notasse da un miglio di distanza.
"Wow" dissi piano.
"Lo so."disse la proprietaria sentendomi.
"Io direi di sbrigarci prima che quella storta della De Luca ci faccia mangiare fegato umano"continuò seria.
"Sarebbe comunque meglio della merda che ci danno a mensa"commentai.
Ridemmo silenziosamente in modo da non svegliare gli altri.

"Tutte fighe e pronte?"
urlai appena tutte ci fummo finite di preparare.
"Si!"risposero in coro.
"Allora andiamo!"dissi indicando la porta con le due braccia .
Mi diressi velocemente verso l'uscita aprendo la camerata e invitando con un inchino elegantemente scherzoso le mie amiche a passare e in tutta risposta si inchinarono scherzosamente e poi uscii anche io.
Ridevamo parlando per il corridoio quando oltre ai nostri si iniziarono a sentire altri passi che andavano nella nostra stessa direzione.
Ci girammo,ma io a differenza delle altre persi un po' del sorriso che avevo.
"Ma ciao Holland. Venuto a fare casini?"Lo squadrò la sua compagna di segno Saya.
"Certo tesoro,come sempre del resto."poi con un sorrisetto mi squadrò dalla testa ai piedi.

"Volete scusarci un attimo"disse gentilmente alle ragazze per poi prendermi il polso.
"Oh certo! Ci vediamo dopo Debby!"furono le ultime parole con cui si rivolse Maria a me.
Volevo urlare loro che non stavo bene,che con lui non era come pensavano,ma non potevo.
Mi portò in un angolo più oscuro dell'accademia e mi incastrò contro il muro schiacciandomi la cassa toracica contro la sua,facendo in modo da farmi respirare più avidamente.
"Tu prova solo ad avvicinarti a qualche ragazzo che non sia io durante la fida e ti farò rimpiangere di essere nata." mi sussurrò all'orecchio.
Sentì dei passi e si staccò subito.
"Che hai la guardare Arguello?"
"Oh io?" si indicò con un sorrisetto beffardo.
"Proprio niente. "si fermò un attimo.
"Tranne due giovani innamorati no? "le sue labbra si inarcarono falsamente e lui abbassò la testa per poi scuoterla continuando a ridere silenziosamente con le mani in tasca.
Risollevò la testa piena di ricci e guardò il mio suddetto ragazzo negli occhi per poi passare a me.
"Vi conviene però amoreggiare velocemente o le conseguenze della De Luca vi faranno pentire di non essere corsi "finì, per poi incamminarsi silenziosamente.
Tom puntò lo sguardo sulle sue spalle quasi a volerle logorare tramite esso.
"Ah Arguello"
Il ragazzo chiamato si fermò sui suoi passi.
"Togli gli occhi dalla mia ragazza"
Marcus alzò la testa e ruotò le spalle girando leggermente il viso permettendomi di scorgere un sopracciglio e la forma delle labbra.
Calò un silenzio teso ,sparso per tutto il corridoio intorno a noi.
"Rilassati con me Holland."sospirò Marcus. "Non vorrei che qualcuno sapesse il tuo segreto"
Sgranai gli occhi.
Era quel segreto? Quello che mi riguardava? Lo sapeva? E se lo sapeva chi altri oltre lui?

Mi prese il panico ,la testa mi girò vorticosamente. Tirai un calcio a Tom e mi riuscii a liberare. Iniziai a correre il più lontano possibile da lui, e da loro, ma mi ritrovai in una situazione ancora peggiore.
Tutta la scuola era riunita nel punto preciso del corridoio dove adesso mi trovavo io e dove poi arrivarono ,come se la situazione non potesse peggiorare anche Marcus e Tom.
Mi guardavano tutti e sapevo che stessi per esplodere quando fortunatamente la professoressa arrivò, attirando così l'attenzione si di sé.
"Sono le due esatte ,chi non c'è ora non parteciperà. E indovinate cosa succede a chi non partecipa?" disse la donna.
"Viene ucciso" ripeterono tutti in coro come a messa.
"No! Mutilato e poi ucciso." corresse.  "Le due situazioni sono molto diverse. Niente morti indolori in questo istituto."
"Non mi sembra molto giusto" bisbigliò qualcuno infondo.
"Verrà applicato lo stesso principio a chi la pensa diversamente" aggiunse allora.
"Ora che avete chiaro i concetti chiave dell'istituto dire di iniziare con i gruppi misti"

Furono chiamati molti colori diversi in ordine totalmente casuale, tanto che i nomi venivano estratti da una boccia di vetro dalla De Luca, e ormai rimanevano pochi gruppi da formare e le altre erano già state chiamate tutte, Saya e Petra insieme e Maria con alcuni che già avevo visto i giro, ma con cui non avevo mai parlato.
Ancora senza gruppo rimanevamo io, Marcus ,Billy e pochi altri, che subito dopo vennero chiamati.
"Infine l'ultimo gruppo è formato da: Marcus Lopez Arguello dei neri, Jason Berner dei blu, Tyler Jefferson dei bianchi, Ari Ennes degli oro e... Deborah Guerrero dei rossi."
"Buona fortuna mi disse un ragazzo che mi passò da dietro e che girandomi mi accorsi fosse Isaac che, leale come sempre , mi mostrò uno dei suoi sorrisi più sinceri.
"Anche a te risposi sorridendo di rimando."
Notai solo dopo di sentirmi osservata senza sapere da chi, per poi ritrovarmi gli occhi di Tom voraci intenti a farmela pagare, ma oltre i suoi anche altri che però non riuscii a trovare .

Dopo aver terminato posò anche l'ultimo biglietto e poi incrociò le braccia e schioccò le dita due volta, facendosi portare una lavagna da due, per lei schiavi, per noi bidelli.
"Ora che è terminata la formazione delle squadre vi illustrerò le sfide che dovrete superare, ma ricordate, la spiegazione non è regola."
In quel momento iniziò a segnare punti sulla lavagna, con accanto i nomi delle sfide probabilmente, che risultarono complessivamente 5.

"1.woodworm"

enunciò forte e con un  appena accennato sorriso sotto i baffi.
"Qualcuno di voi merde sa che significa?"
Il silenzio regnò lungo le pareti dove non osavano infiltrarsi neanche le più piccole termiti.
In realtà sapevo la risposta,ma perchè avrei dovuto fare la sapientona beccandomi anche qualche sghemba occhiata da tutta la scuola,la quale maggior parte mi odiava?
"tarlo" enunciò una voce roca e controllata alle mie spalle.
"Come scusa?"chiese lei.
"Tarlo è la traduzione"
"Perfetto Arguello e mi sai dire che cosa cazzo può centrare un inutile insetto in una sfida?"lo prese in giro beccandosi un'occhiataccia mortale da lui sovrapposta ad un'alzata di sopracciglia,quasi fosse meravigliato che qualcuno gli parlasse così.
Stranamente lei lo sembrò  notare e la sua espressione sussurrò che era disagio.

"Ha un significato più complesso,certo letteralmente è il nome di un insetto,ma questo rappresenta la sofferenza e il rodimento interiore privo di tregua."
Non mi ero neanche accorta di aver aperto bocca,pensavo di averlo solo pensato,ma ciò si smentì quando tutti si girarono verso di me.
"Allora c'è qualcuno di intelligente qui dentro!"esclamò sorridendo.
Sorrisi fiera.
"Ma  a quanto pare non abbastanza da capire quale sfida potrebbe essere collegata a questo significato così profondo come dici."mi scimmiottò.
Una fiamma di fastidio si accese da qualche parte in me e si dilaniò nei luoghi più sconosciuti della mia anima per poi tornare indietro più grande e accendendo la miccia logora e inutilizzata da ormai mesi.

"Allora immagino che lei sarà tanto perspicace da dircelo tramite il suo ragionamento e non dopo averlo letto sul foglio mandatole dal preside ,che adesso si trova sopra la scrivania , e che prova a non farci notare di  leggere ."sorrisi fissandola bene negli occhi.
Visibilmente irritata continuò a parlare fingendo di non aver sentito mentre dalla folla si sentivano risatine e prese per il culo verso di lei.
Quello segnò la mia vittoria,ma anche la sua nuova antipatia verso di me probabilmente.
"Bella mossa, l'hai distrutta!"esclamò Billy dandomi una pacca sulla spalla.

"Quindi c'è lo dice o no in cosa consiste?"chiese una ragazza molto distante da me,ma che comunque anche da lontano emanava scocciatura e noia.

Heyyy
Sono felice di essere riuscita a pubblicare subito un altro capitolo.
Senza perderci in chiacchiere spero come sempre che vi sia piaciuto e se è così lasciate una stellina.
Vi amooo e al prossimo capitolo.
⭐️&💬

Zodiac Signs Accademy //Marcus Lopez ArguelloWhere stories live. Discover now