1. L'arrivo

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Solitamente Will Solace era una persona molto tranquilla, mai arrabbiato o impanicato , ma quella sera di inizio luglio, Will era irriconoscibile agli occhi della sua famiglia.
Dire che era nervoso era poco, era molto agitato, sembrava mezzo felice mezzo arrabbiato e mezzo spaventato.

"Su Will, calmati!" Gli aveva detto Kayla, sua sorella più grande.

"Stai scherzando Kayla?! Come faccio a calmarmi quando tra meno di mezz' ora arriva la mia persona speciale e conoscerà papà e voi!"

"Will, sono sicura che papà ti accetterà! Anche se è  una ragazza non completamente perfetta ai suoi occhi o-"

"Kayla, lascialo a me" disse Austin, di un anno più piccolo di Kayla, fratello preferito di Will.
Kayla sbuffò e lasciò la stanza.

"Lasciarlo a me significa che devi andare almeno in camera tua in modo che tu non senta" disse ad un tratto il ragazzo, tenendo lo sguardo sul fratellino.
"OH ANDIAMO! Uff, va bene" urlò Kayla sbuffando e andandosene a passi pesanti.

"Ora va meglio" disse una volta che i passi cessarono accompagnati da uno sbattimento di porta, mentre Will sogghignava.

"Allora, quando hai intenzione di dire che è un lui?" Chiese, Will abbassò lo sguardo "e cosa diranno secondo te?" Sussurrò.

"Allora Kayla sarà tipo *EVVIVA EVVIVA SONO SORELLA DI UN GENIO*" rispose Austin imitando la voce acuta della sorella saltellando per la stanza, facendo ridere di gusto Will "e papà non potrà dir niente, visto che anche lui stava con un uomo, prima che...." Non lasciò finire la frase, visto che il fratellino si era già rattristato.

Quando aveva 3 anni, Will e la sua sorella gemella Mia erano stati adottati da Apollo e il suo compagno, Giacinto.

Assieme ad Austin e Kayla la famiglia viveva bene, erano sempre felici, riuscivano sempre a trovare una parola buona per tutti, contagiando l'allegria a tutto il paese.

Facevano vacanze ogni mese, andando sempre in posti diversi, in campeggio, al mare, in montagna, ai laghi, in hotel spaziali o nelle casette di legno, la loro presenza era sempre gradita da tutti i cittadini dei paesini che visitavano.

Apollo e Giacinto insegnavano ai figli ad essere gentili e coraggiosi, rendendo queste due caratteristiche fondamentali per la vita. Loro preferivano la gentilezza piuttosto che l'intelligenza, anche se, se lo fossero stati sarebbero molto orgogliosi comunque.

Will e Mia erano i ragazzi più intelligenti della loro scuola elementare, i due fratelli andavano d'accordissimo ed erano inseparabili.
Will era colui che non escludeva mai nessuno, curandoli quando cadevano e incoraggiarli quando avevano paura.
Mia invece era l'allegria in persona, ella era molto generosa e cercava di far ragionare quelli più testardi.

Erano soprannominati la famiglia perfetta, coloro che non avrebbero dovuto cambiare mai e che se tutti facessero come loro avrebbero percorso una vita meravigliosa.

Ma quando arrivarono le medie le cose cambiarono.

Mia si ammalò gravemente, e morì dopo due mesi.
Will non l'aveva presa bene, non era a conoscenza della malattia della sorella e incolpò Apollo per non averla curata come doveva.

Da quel giorno il rapporto tra Will e Apollo s'incrinò, Giacinto cercava di convincere il figlio di parlare con il padre, ma lui rifiutava ogni volta.
Egli non si arrese, cercò di parlare con il compagno, invano, Apollo doveva ancora superare a pieno la morte improvvisa della figlia.

Ma il peggio arrivò dopo 4 mesi, con la morte di Giacinto, a causa di un incidente stradale.

Apollo era distrutto, non era più l'uomo allegro che tutti amavano, aveva perso la figlia e l'amato compagno in così poco tempo, e stava perdendo anche gli altri tre, così, cercò di essere un padre molto presente e protettivo.

Ad esempio una volta regalò ad Austin la tromba che desiderava da anni, un'altra volta portò Kayla al suo primo concerto, e soprattutto, cercava di riavvicinarsi col più piccolo, regalandogli quello che voleva e portarlo nei suoi posti preferiti, ma ogni suo piano di ricongiungersi col figlio venne respinto continuamente da questo, ma Apollo non si arrese, cercava sempre di soddisfar sia lui che i suoi fratelli come meglio poteva.

Kayla e Austin si avvicinarono molto al padre, raccontandogli tutto ciò che facevano e invitandolo a fare passeggiate insieme.
Piano piano anche Will volle riprendere il rapporto col padre, cercando di nuovo di pensare positivo anche in quella situazione.

Alla fine dell'anno finalmente Will e il padre fecero pace, ma entrambi non toccavano l'argomento della malattia della sorella.

Poi a 14 anni, Will andò al liceo, dove conobbe il suo gruppo di amici che tutt' ora ha.
C'erano Percy, Annabeth, Piper, Jason, Hazel, Leo e Nico, quest'ultimo aveva avuto un'infanzia difficile, rendendolo molto chiuso è insicuro, perciò Will cominciò a stargli accanto e fargli capire che lui non sarebbe mai più stato solo.
I due divennero molto vicini, e a fine anno Will capì che provava dei sentimenti per l'amico

In terza scoprì che anche Nico provava qualcosa per lui, e tra i due sbocciò l'amore.

Con tutto che Will e Apollo andavano più d'accordo, Will non riusciva ancora a fidarsi completamente di lui, perciò non gli raccontò dei suoi sentimenti e del suo fidanzamento, come magari avrebbe fatto anni fa.

Da allora, erano quasi 5 mesi che stavano insieme, e quella sera Nico avrebbe conosciuto suo padre per la prima volta.

*ding dong*

"Cavolo" bofonchiò Will svegliandosi dai suoi ricordi, prima di sorridere come uno scemo al vuoto e guardare davanti a se, in cerca del sorriso impacciato del fratello. Ma Austin non c'era, lo aveva lasciato da solo, si era incantato per quanto tempo esattamente?

"WILLLLL!!!! Vai ad aprireee" urlò Austin felice
"Finalmente conosco la tua persona speciale!" Rise Kayla.

Will si massaggiò la tempia fingendosi esausto prima di scoppiare a ridere, poi scese verso la porta.

Appena aprì si trovò il suo Nico con un mazzo di fiori tra le mani.

"Sono...per me?" Chiese Will commosso.
Nico annuì, arrossendo e porgendogli il mazzo "S-spero ti piacciano...h-ho portato anche d-dei giochi da fare con tuo padre.. a lui..piace la mitomagia?" Disse Nico con gli occhi lucidi per l'emozione.

Will rise, lasciando cadere alcune lacrime di commozione "sai una cosa amore? Non ne ho idea, ma so per certo che ci accetterà" disse baciandolo dolcemente e invitandolo ad entrare.

*si, sono sicuro che andrà tutto bene* si disse il biondino.

Oh, se solo sapesse ciò che successe quella sera......

Angolo autrice
Ciau ragazzuoli, come state?
Ecco a voi una nuovissima one-shot di Percy Jackson, o meglio, della Solangelo! Esattamente non so da dove mi sia uscita, so solo che l'ho inventata ieri mattina appena sveglia, l'ho raccontata alla mia migliore amica Carola775963 e mi ha convinto a scriverci una storia ed eccomi qui! Tranquilli, la ff di Harry Potter la aggiornerò presto, ho avuto un periodo molto difficile e le uniche mie consolazioni sono state le amiche e la canzone di Achille (piango) eeee niente spero vi piaccia! Fatemelo sapereeee
Ciauuuu❤️❤️❤️
~Manu💞~

Bugie bianche [Solangelo]Where stories live. Discover now