Capitolo 8: Aiuto

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Kim Han-Seo.
Questo era ed è tutt'ora il suo nome.
Un nome imbrattato di lacrime e sangue e degrado.
Un nome che non scordò mai e che rimase indissolubilmente inciso sulla sua pelle.

Lo aveva conosciuto quando ancora aveva solo diciassette anni, come si conoscono la maggior parte delle persone nel periodo adolescenziale: ogni giorno, prima di andare a scuola, facevano colazione nello stesso bar e percorrevamo la stessa strada per giungere all'edificio scolastico.

Sfortunatamente, la sua migliore amica Deiji arrivava sempre in ritardo e riusciva ad incontrarla solo quand'era già in aula.
Quindi percorreva sempre quel tratto di strada, dalla fermata dell'autobus fino alla scuola, da sola.

Stranamente fu lei la prima a parlargli. La loro prima conversazione se la ricorda ancora come una cosa stupida, insignificante.
Ma per lei era stata la cosa che più di tutte aveva segnato la sua vita.

Una tranquilla mattina in cui stavano camminando, lei procedeva a circa cinque metri dietro di lui. Mentre sfilava una mano dalla tasca della giacca, il ragazzo fece cadere a terra una banconota da mille won.

Come detto in precedenza, una cosa stupida.
Lei si sarebbe potuta tenere i soldi e con quei soldi avrebbe potuto tenere anche la propria vita, la propria dignità, il proprio orgoglio.
Invece decise di cogliere la palla al balzo e lo chiamò, accorciando la distanza che li separava e porgendogli quella maledetta banconota.
"Ti è caduta questa, sai, mentre toglievi la mano dalla tasca..."
"Oddio, mi dispiace, grazie infinite..." disse lui inchinandosi dispiaciuto.

Al momento aveva pensato fosse evidente che lui stesse attendendo una risposta da parte sua.
Allora aveva avuto la possibilità di guardarlo bene in faccia e decise che tutto di lui, i suoi occhi stretti, il suo sorriso aperto, il suo piccolo neo sopra il sopracciglio destro, le piaceva.
In quel preciso istante si scordò completamente del ragazzo che solo un anno prima riempiva i suoi pensieri.

"Hong Hyejin."
Si inchinò leggermente. Lui ridacchiò allegramente e spensieratamente, portandosi una mano davanti alla bocca, probabilmente a causa dell'essere così impacciata di lei.
"Kim Han-Seo, molto piacere."
Si inchinò di nuovo.

Da quel giorno iniziarono ad andare a scuola e a fare colazione assieme quasi tutte le mattine.
All'orario di uscita lei non riusciva mai a scorgerlo e sinceramente non le importava più di tanto.
Aveva deciso di farsi bastare la mezz'oretta che passavano insieme ogni mattina e si rese conto di sentirsi veramente attratta dal ragazzo solo quando quest'ultimo le chiese di uscire con lui, un pomeriggio dopo scuola.
E lei ovviamente accettò: alla fine non era un appuntamento, ma una semplice uscita tra amici, avevano deciso di andare da McDonald's dopo tutto, uno dei luoghi meno impegnativi nei quali organizzare un'uscita.

Inutile specificare che dopo quella prima volta iniziarono a frequentarsi sempre più assiduamente e, alla sesta uscita, lui si fece coraggio decidendo di mettere in chiaro il fatto che fosse interessato a lei e così inziarono a vedersi ogni volta in un posto più sofisticato o "da coppiette", come si suol dire.

Lui, dal giorno della banconota, aveva rappresentato per lei l'inizio di una nuova fase della propria vita, alla scoperta dei sentimenti, delle paure e delle passioni che caratterizzano l'età in cui si trovavano ai tempi.

Era stato con lui che aveva percorso i primi passi verso l'età adulta, come era stato con lui che aveva vissuto troppe prime volte in troppi ambiti diversi. Non era stato il primo ragazzo con cui fosse mai uscita, ma era stato il primo ad averla portata ad un ristorante di lusso pagando di tasca sua, lei non si aspettava di certo fosse messo così bene economicamente, il primo che lei abbia mai baciato e il primo con cui passò varie notti in bianco.
E fu lui stesso a confessarle che anche nel suo caso tutte quelle varie azioni erano del tutto nuove: avevano deciso di esplorare quello strano e piacevole mondo insieme, consapevoli dell'enorme quantità di imbarazzo e goffaggine che regnavano incontrastati su tutto il resto.

𝙻𝚘𝚟𝚎𝚜𝚒𝚌𝚔 | Choi YeonjunWhere stories live. Discover now