Capitolo 14: Niente più incubi

233 14 3
                                    


May contain smut

"Allora, Yeonjun..."
Il momento mi sembrava perfetto: lui aveva appena finito di sgranocchiare le sue alette di pollo e io stavo cercando di captare un segnale nelle sue iridi.
Eravamo nuovamente a cena insieme, questa volta a casa sua. Dato che quel giorno avevamo il pomeriggio libero avevamo deciso di passarlo assieme per poi decidere cosa fare in serata - e così eravamo arrivati lì.
"Ti va di farmi vedere come dovrei comportarmi per poter convincere un ipotetico ragazzo, in un ipotetico appartamento a venire ipoteticamente a letto con me?"
Me ne uscii, mentre sorseggiavo la mia Coca-cola dalla cannuccia. Quella sera l'avrei passata con lui. Era una questione di principio.
Subito i suoi occhi ossidiana si posarono sulle mie labbra.

"Be' dipende, preferiresti una dimostrazione pratica o sentire prima la teoria?"
Ero riuscita a catturare la sua attenzione e finalmente smisi di sentirmi tanto fuori posto a pronunciare quelle parole così atipiche per me.
"Facciamo entrambi."
Mi alzai in piedi e mi diressi verso il centro del salotto, scavalcando il tavolino dove avevamo mangiato e posizionandomi a circa un metro di distanza dal ragazzo.

Sentii una roca risata provenire dalla gola di lui, mentre si alzava e si girava nella mia direzione.
"Perché ti sei alzata in piedi?" Disse poi in tono palesemente canzonatorio.
Scrollai le spalle e incrociai le braccia al petto.
"Che ne so, l'ultima volta eravamo in piedi."
Lui si limitò a scuotere la testa ridacchiando.
"Mio Dio, hai davvero tanto da imparare."
Decisi di lasciar perdere l'ipotesi che mi stesse commiserando, non mi pareva plausibile. Stava solo provando a provocarmi.

"Quindi?"
"Vieni qui." Fissò i suoi occhi nei miei e per un attimo ebbi paura di poter cascare in quell'abisso di pece.
Feci qualche passo nella sua direzione, fermandomi a pochi centimetri da lui.
"Così però mi spaventi." Commentai in preda all'agitazione.
Yeonjun portò le sue mani attorno al mio viso.
"Hyejin, sei troppo nervosa." Avvicinò il suo volto al mio, sfiorandomi il naso con il proprio.
"E tu troppo arrogante." Risposi acida volgendo lo sguardo verso il basso. Lo sentii prendere un respiro profondo.
"Pensavo ti piacesse." Dalla sua voce alquanto preoccupata capii che la mia tattica aveva funzionato.
"Infatti."
Gli abbassai i pantaloni ed infilai una mano nei suoi boxer.
"Cosa fai?" Yeonjun spalancò gli occhi, corrugando le sopracciglia con aria di rimprovero. Tuttavia un sorriso sfacciato era stampato sulle sue labbra.
"L'unica cosa che penso di saper fare più o meno correttamente."

Non appena iniziai ad eseguire un movimento regolare con la mano lo sentii irrigidirsi. Scorsi le sue pupille che provavano a fissarsi nelle mie, ma ancora non riuscivo a guardarlo.
Non mi pareva possibile di averlo fatto, era da tanto tempo che non facevo la prima mossa in campo affettivo. Era strano sentirmi così bene?

"Cazzo, Hyejin, non vorrai farmi venire senza averti fatto provare niente." Sibilò dopo qualche minuto.
Con un gesto fulmineo mi attirò a sé per poi farmi girare e mettermi con la schiena al muro. Smisi di masturbarlo mentre mi sfilava la felpa e la maglia che indossavo, per poi aiutarlo a liberarsi della sua, facendo bene attenzione a sfiorare ogni singolo centimetro del suo torso.
Portai istintivamente le mani tra le sue ciocche scure quando iniziò a lasciarmi con foga degli umidi baci partendo dalla mascella, per scendere sulla clavicola e poi ancora più in basso sul mio seno. Poi le sue mani, che correvano velocemente sul mio corpo, si serrarono sulle mie cosce, sollevandomi di peso per farmi sedere sul tavolo.

"Ok, devo ammettere che mi hai stupito." Mi lasciai sfuggire.
Yeonjun si bloccò per un secondo, guardandomi sorridendo.
"E perché mai? Per averti sollevato?" Disse con il respiro affannato. Come faceva ad essere così bello?
"Sì?"
"Mi stai sottovalutando fin troppo stasera." Rise dolcemente, prima di divaricarmi le gambe e levarmi gli slip.
Mi sembrava passato un secolo dall'ultima volta che avevo permesso a qualcuno di vedermi nuda, vulnerabile, completamente indifesa. Non avrei voluto sentirmi così a disagio anche con Yeonjun, ma il mio subconscio evidentemente mi obbligava al contrario. Ogni volta che provavo a divertirmi con qualcuno il bastardo si metteva di mezzo, trucidando le mie emozioni risparmiando solamente quelle negative, annientando totalmente le mie speranze. Ma il mio imbarazzo iniziale non durò per più di qualche secondo, dato che il mio sguardo fu subito catturato dal fisico snello e allenato di Yeonjun che si stagliava di fronte a me.
Anche se i muscoli addominali non erano accentuati come quelli sulle braccia e sulla schiena mi facevano comunque un certo effetto.
In quel momento fui quasi sicura che quella sarebbe stata la notte giusta, anche se il peso del cattivo presentimento che si era ormai imposto nella mia mente continuava a opprimermi le membra.

𝙻𝚘𝚟𝚎𝚜𝚒𝚌𝚔 | Choi YeonjunWhere stories live. Discover now