Bonus ritorno di Izuku

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La figura incappucciata che aveva appena disintegrato il piccolo demone, non era altro che il re dell'oltre tomba, il re dei demoni, il sovrano dei morti, il dio degli inferi.

E raramente dei mortali lo avevano visto, soprattutto perché la sua bella corona lo celava alla loro vista rendendolo invisibile a chiunque.

Però quando quella bella anima che aveva dimorato nel corpo di Izuku era arrivata al suo cospetto, aveva capito quello che fosse successo e nascondendosela tra le pieghe della tunica, si era diretto nel luogo in cui giaceva il suo corpo martoriato.

Aveva messo fine a quel demone che non faceva altro che disubbidire ai suoi comandi, per poi dirigersi verso quell'umano che stringeva al suo petto il corpo in cui aveva dimorato quell'anima così luminosa.

«Giovane eroe, il tuo compagno è morto, cedimi il suo corpo e torna nelle terre a cui appartieni.» disse il re dei demoni a Katsuki che invece si strinse il corpo del suo amore ancora più stretto a sé.

«Mai, io devo stare con lui e se lo volete, dovete prendere anche me.» rispose con un ringhio.

«Oh, ma io lo possiedo già.» continuò il re scostando un poco le sue vesti e facendo uscire allo scoperto una piccola palla di luce brillante che prese subito le sembianze del verdino.

«Izuku?» chiese il biondo allungando una mano verso l'anima che tremolava alla vista dell'altro, non riusciva a muoversi, il re non glielo stava permettendo.

«Dammi quel corpo e potrai salutarlo un'ultima volta.» proferì il re chinandosi per afferrare il corpo esanime di Izuku.

«NO.» gridò di nuovo Katsuki, ma una strana idea prese forma nella sua mente, «Prendete me e lasciate lui, era lui quello buono, quello che avrebbe dovuto salvare tutti. Prendete me al suo posto.» disse inchinandosi profondamente, tanto da sbattere il capo a terra.

«Giovane umano, il suo corpo è morto e non può più lasciare questo mondo. La sua anima per quanto bella è stata infettata dalla maledizione del demone. Lui non appartiene più al tuo mondo, ma al mio.» continuò il re degli inferi accarezzando il capo dell'anima al suo fianco.

«Posso prendere il posto di quel demone e rimanere qui.» disse per la prima volta Izuku che sfavillava per la contentezza di aver avuto quell'idea.

«Lo sai che se prenderai il suo posto, diventerai un demone a tua volta e la tua anima non potrà mai riposare in pace?» gli chiese il re chinandosi in avanti per portare il suo volto nascosto dal cappuccio, all'altezza di quello dell'anima.

«Sì, mio signore, ma almeno potrò stare al fianco dell'uomo che amo.» rispose il verdino inchinandosi.

«No, Izuku. Non puoi sacrificarti per stare con me, ma posso farlo io. Lasciami stare al tuo fianco nel modo giusto.» s'intromise il biondo gattonando verso di lui, sempre con il suo corpo stretto al petto.

«Kacchan, ormai ho deciso.» e nel dirlo Izuku fece un sorriso così radioso che scaldò anche il cuore del re dei demoni.

«Essia.» proferì tornando delle sue reali dimensioni, mentre protendeva una mano verso la bella anima di Izuku. «Occuperai questo posto, ma a differenza del precedente inquilino, non dovrai cibarti dell'animo altrui. Ti concedo di vivere il tuo amore, ma solo in questo luogo, perché se proverai ad uscire da qui, la tua anima cesserà di esistere in qualunque forma dato che non hai un corpo in cui tornare.»

Nel parlare aveva steso una mano in avanti sopra il capo del verdino che smise di sfarfallare per assumere una forma solida.

Izuku era diventato un piccolo demone, ma preservando il suo originale aspetto, l'unica differenza era il kimono che indossava, al posto dei suoi soliti abiti.

«Kacchan?» chiamò il demone, cercando di attirare l'attenzione del biondo che con occhi spalancati aveva visto scomparire dalle proprie braccia il corpo del suo amato.

«De...Izuku?» chiamò lui guardando la figura che gli si avvicinava.

Quando un sorriso nacque sulle labbra del demone, anche sul volto dell'eroe ne nacque uno che scaldarono il cuore del re dei demoni come non accadeva da tempo.

SpecchioWhere stories live. Discover now