Capitolo 4: Quello che pensa

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«Non appena arrivano li spezzo in due» disse Diego.
Solo la sera prima erano stati attaccati e adesso erano tutti nel salotto a riflettere.
Otto non aveva detto nulla di Klaus, e nessuno dei suoi fratelli sembrava essersi reso conto della sua assenza.

Klaus meritava di più da quella famiglia, Otto lo sapeva.
E adesso era la vittima di una cosa in cui lui non c'entrava assolutamente nulla.
Sarebbe impazzito con tutti quei morti che gli sarebbero venuti adosso.

Non aveva mancato a dire agli altri che quei due tizi che erano venuti ad ucciderli in realtà cercavano Lilith e Cinque.
E adesso li stavano aspettando.

«Dov'è Cinque?» Lilith era appena entrata.
Otto scattò: prese un dei coltelli di Diego e glielo puntò alla gola.
«Tu ora morirai sappilo» disse freddamente.
«Cosa?» T/n non stava capendo nulla.

«A causa tua e del tuo ragazzo ieri sera due tizi sono venuti qui e hanno tentato di ucciderci» disse Luther prendendo Otto per la vita e allontanandola da Lilith ancora spaventata per l'improvvisa ira della ragazza.

«Merda» borbottò Lilith
Otto si stava incazzando e non avrebbe retto ancora a lungo. Stava esaurendo la pazienza con quella ragazza.
«Cosa “merda”? È meglio se inizi a parlare adesso ragazzina oppure giuro su Dio che ti farò pentire una volta per tutte di essere nata» disse la mora.

«Prima devo trovare Cinque...si è teletrasportato altrove e non ho la più pallida idea di dove...credevo fosse venuto qui, ma a giudicare dalla vostra reazione non è così» disse Lilith.

«E va bene...trovano Cinque e poi dopo ci dove dire che cosa cazzo sta succedendo» disse Diego.
Otto sapeva esattamente e cosa stava succedendo e del comportamento strano di quei due...ma c'erano tante cose che ancora non sapeva.
Ad esempio chi fossero i due tizi che li aveva attaccati la sera prima.

«Vengo con voi» disse Luther.
Otto li guardò ancora arrabbiata:come potevano non insistere almeno nel farsi spiegare chi erano quei due mascherati.
Almeno da Diego poteva capire, ma Luther aveva visto come il giorno prima Cinque era stato molto protettivo nei confronti della ragazza:sarebbe stato molto più complicato insistere se c'erano entrambi.

Tuttavia Otto non poteva non tirarsi indietro«Vengo anche io» disse.
«Bene» disse Luther«Cerchiamo quello stronzo» aggiunse poi guadagnandosi un occhiataccia da Lilith.

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Avevano cercato per tutta la città e alla fine avevano trovato il ragazzo nella biblioteca ubriaco marcio con il manichino in mano.
Lilith si era sentita male quando aveva visto il manichino e quindi Otto aveva preso il manichino in braccio e Luther aveva fatto lo stesso con Cinque.

Stava andando a casa di Diego anche se Otto aveva i suoi dubbi su quella che Due chiamava casa.
Credeva che Cinque stesse ancora dormendo, ma poi lo sentì ridacchiare.

«Se mi vomiti addosso-» minacciò Luther «sai che cosa fa ridere? Sto attraversando la pubertà, di nuovo...è assurdo. Non voglio crederci che stia accadendo di nuovo. È questo che si fa quando il mondo che ami ti fa ciao, ciao. Puf! Andato! Di che cosa stavate parlando?» Chiese Cinque.
Otto era scandalizzata:mai nella vita avrebbe creduto che Cinque si sarebbe scolato bottiglie di vodka.
«Due Uomini mascherati ci hanno attaccati all'accademia. Quei due cercavano te e Lilith » Cinque alzò lo sguardo in cerca della ragazza: la trovò affianco a Luther mentre lo guardava con sguardo serio, quasi arrabbiato. «Hazel e Cha Cha» disse Cinque guardandola.
«Chi?» Chiese Otto. Già era complicato quello che diceva Cinque in modo normale figuriamoci da umbriaco.
«Sai che odio i nomi in codice» disse Luther «il meglio del meglio, esclusi me e Lilith ovviamente» disse Cinque e Lilith sorrise «il meglio di cosa?»chiese Otto. «Sai? Lei mi diceva sempre che odiava quando bevevo che mi redeva scontroso...a proposito dov'è?» stava parlando del manichino che in quel momento Otto stava tenedo in mano.

Number Eight:The Suite Of The Apocalypse[VOLUME UNO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora