Sono fottutamente ossessionata da questa serie che esiste da oltre sette anni.I personaggi su cui farò un immagina su vostra richiesta sono:
-THOMAS SHELBY
-ARTHUR SHELBY
-JOHN SHELBY
-FINN SHELBY
-ADA SHELBY
-POLLY GRAY
-MICHEAL GRAY
-ISAIAH JESUS...
Immagina richiesto da mickycitty Spero che ti piaccia <3
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"Va bene, T/N, cosa ci fai ancora qui?" chiede il tuo capo, lasciando il suo ufficio per trovarti ancora dietro la tua scrivania, a scrivere sul libro mastro. Solo la sensazione di lui in piedi dietro di te, la sua mole imponente proprio lì, il suo profumo, dio. Ti fa bruciare le viscere.
"Sto solo andando avanti, signor Solomons." Alzi lo sguardo, il tuo cuore e lo stomaco fanno capriole come al solito per vedere il tuo bel capo. Potresti essere una donna sposata, ma l'hai sempre trovato attraente.
"Quante volte te lo devo dire, tesoro? Chiamami Alfie. Il signor Solomons è mio padre." Il suo tono è brusco, ma c'è divertimento nella sua voce, forse anche una sfumatura di dolcezza.
Non fuori dal regno delle possibilità, hai scoperto da quando hai lavorato per lui. Ma lo mostra solo alle donne. Tutti gli altri ricevono regolarmente un applauso verbale, che sia giustificato o non. È un gangster, però. Lo sai bene. Sono la razza umana più dura. Meno raffinata. "Beh, sarò nel mio ufficio. Ho una riunione."
Quando alzi lo sguardo per vedere tuo marito, Billy, illuminato dal fiammifero che accende per accendersi la sigaretta, mentre cammina attraverso la distilleria verso dove sei seduta alla tua scrivania.
"T/N, torna a casa. Lavori troppo duramente per questo tizio."
"E mi paga bene anche per questo."
"Sì, ma abbiamo deciso che avresti rinunciato quando ci siamo sposati, ma sei ancora qui, notte dopo notte."
"No, abbiamo detto che avrei rinunciato quando sarei rimasta incinta. Non è ancora successo, quindi non lascerò il mio posto. Anche allora, andrò solo quando sarà necessario. Non lascerò il signor Solomons in bilico."
Billy lo schernisce, tirando un feroce tiro. "Ti comporti come se avessi più lealtà nei suoi confronti. Sono il tuo dannato marito, sono io quello a cui dovresti obbedire!"
"Non alzare la voce!"
"Non mi comandi cazzo, donna! Ora, ho detto che ti voglio a casa, quindi alzati subito o perderemo il prossimo maledetto autobus!"
Proprio in quel momento, il suono della porta dell'ufficio di Alfie che viene spalancata riempie l'aria, il botto che fa sobbalzare entrambi, l'omone stesso che esce a grandi passi.
" perdonami cara, cazzo...chi cazzo pensi di essere, parlando con una signora con quel tono?" Alfie lo accusa. Lo trovi così impressionante, che si è persino fermato a scusarsi per la sua volgarità con te.
"Sono suo marito, amico!"
"Potresti essere Napoleone, Bonaparte. Tu non vieni nel mio luogo di lavoro e parlare così con un membro del mio staff. Comprendi?!"
