Caput unum

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Il Dottor Stefanelli aveva iniziato a lavorare nel reparto ragazzi, in un ospedale psichiatrico, cammina per i corridoio vedendo molti ragazzi tra i 15 e i 18 anni nel cortile con le loro tute bianche, si avevano molte finestre e potevano controllare che nessuno si facesse male o avessero delle crisi

Il ragazzo moro passò davanti alle stanze dei loro pazienti, c'erano le porte aperte tranne uno, il ragazzo si ferma davanti a quella porta, si avvicino cautamente, per non spaventare il ragazzo che stesse lì dentro, apri piano la porticina che aveva delle sbarre, vide un ragazzo dai capelli biondi che era steso sul suo letto, ma legato

Perché questo ragazzo era l'unico a stare chiuso qui mentre gli altri sono fuori? Penso il dottore Stefanelli

Appoggia la mano sulla maniglia e fece scattare la serratura, il ragazzo biondo apri gli occhi di scatti e subito si siede, facendo un movimento veloce facendosi male alla schiena

Il dottore si avvicina piano, cercando di rassicurarlo, poi guardò la stanza del ragazzo, c'erano macchie di sangue ovunque, come se avesse dato un bugno alle pareti. Si siede vicino al paziente e lo guarda sorridendo

Il biondo non lo guardò in faccia e strinse forte la coperta facendo suonare le catene che aveva ai polsi. C'era davvero molta tensione, doveva assolutamente fare amicizia con lui così da potersi fidare del medico

Il moro cerca di studiare i suoi movimenti, si abbassò un pó per vedere i suoi occhi, erano spenti, vuoti come se gli avessero prosciugato tutta la sua anima, tipo i dissenatori ad Azkaban, si alza la testa provando a scegliere questa tensione

<<Ciao>> disse il dottor Stefanelli sorridendo

Niente, forse è solo timido...chissà da quanto tempo è qui... il dottor Stefanelli si gira verso il comodino vedendo la cartella clinica del ragazzo biondo, la prese e inizia a leggere, il ragazzo si Chiamava Mattia, ha appena compiuto 15 anni, il 15 gennaio, è qui da quando aveva 5 anni, quindi è qui da 10 anni...

I genitori l'hanno chiuso qui perché il loro figlio non ama le donne ma gli uomini. Quindi era Omosessuale...

Ogni giorno è sottoposto a trattamenti di elettroshock, un ora nella vasca di ghiaccio. Negli ultimi tre anni si è dimostrato aggressivo, aggredendo i medici, per questo lo sedano tre volte...

Povero ragazzo...penso il medico, hanno torturato un ragazzo...

Lo tengono in isolamento per evitare che tocca gli altri ragazzi, mangia una volta a settimana, non esce mai dalla sua stanza, deve  stare incatenato così non ferisce nessuno...

Il moro chiuse la cartella clinica schifato dalle cose che aveva appena letto, guarda  Mattia  che non si era mosso dalla sua posizione iniziale

<<Mattia>> lo chiamo il dottor Stefanelli

Il ragazzo  finalmente alza la testa e lo guarda

<< Ti  va  se usciamo un pó fuori?>>  chiese il dottore Stefanelli

Mattia inizia a tremare, aveva paura poverino, il moro cerca di accarezzare le mani, ma il biondo si allontana bruscamente tremando

<<NON TOCCARMI!>> urlo Mattia

Sgrano gli occhi a quella reazione, cosa c'era veramente sotto? Oltre alle Torture che ci facevano? Il moro si siede sul letto e lentamente appoggia la mano sulla testa del biondo sorridendo

<<Non ti voglio far del male>> disse il dottor Stefanelli <<Voglio fare amicizia con te>> aggiunse

Mattia lo guarda, come se volesse leggere nella mente del medico. Man mano si calma, ma mantenendo la distanza non si fidava ancora, ma già che si faceva accarezza in testa era un passo avanti!

<<Ora ti levo le catene>> disse il dottor Stefanelli prende la chiave per poi far scattare quella piccola serratura
<<Come tu chiami?>> chiese Mattia a voce bassa
<<Christian, Christian Stefanelli>> si presento il dottor Stefanelli sorridendo

Si alza dal letto per dare spazio al piccolo di alzarsi dal letto e mettersi le scarpe, si massaggiava ogni tanto i polsi ormai viola per colpa delle catene

I due escono fuori dalla stanza, per Mattia fu la prima volta che vede la luce del giorno, guardò il cortile come un bambino quando vede per la prima volta il parco

Christian fece segno a Mattia di andare a sedersi su una panchina sotto l'albero

<<È bello qui vero?>>chiese Christian

Mattia annuisce

Si godono l'aria fresca della primavera, ma tutte le cose finiscono in fretta, Mattia appena vedo il capo reparto si spaventa e diventa rigido

<MATTIA!>> urla il capo reparto

Mattia trema e abbassa subito lo sguardo

<<TORNA NELLA TUA STANZA FORZA!>> Ordino il capo reparto

Mattia ubbidisce e torna nella sua stanza, il moro lo guarda

<<Leggi la sua cartella clinica>> disse il capo reparto andandosene

Christian non sapeva cosa fare, sa di certo che avrebbe aiutato il ragazzo, forse sarebbe stato capace anche di averlo sotto la sua alla protettiva

Doveva trovare un modo ma come?

Precipito, Precipito  ||Mattian||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora