time forever frozen

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Essere innamorati di qualcuno non dovrebbe fare così male. Non dovrebbe farti venire voglia di strapparti il cuore dal petto quando tutto diventa semplicemente troppo.
Maggie lo sa.
Sa che non dovrebbe lasciarsi influenzare dalle parole di Najwa, dalla sua vicinanza, dal suo maledetto profumo.
Eppure ora è rinchiusa in uno stanzino del teatro nel tentativo di riportare il battito del suo cuore ad un ritmo regolare.
È questo l'effetto che Najwa ha su di lei. Le fa battere il cuore manco fosse una quindicenne in preda agli ormoni dell'adolescenza.
Si odia per questo, ma non può controllare sempre le sue emozioni. Non quando sono così forti. Non quando si tratta di lei.

Qualcuno bussa alla porta. Probabilmente Remy o qualche amico che la sta cercando perché sono già le 9 e fra venti minuti inizierà la cerimonia. Se pensa che Najwa sarà probabilmente tra i vincitori e la vedrà salire sul palco, le viene un groppo in gola.

"Sarai sempre la mia preferita." le aveva detto quel giorno al telefono dopo che Najwa aveva tentato di far pace con lei peggiorando soltanto le cose.

È così.
È ancora e sarà per sempre la sua preferita.

Un altro paio di colpi alla porta.

"Arrivo, arrivo!" dice Maggie controllando il suo riflesso nello schermo spento dell'Iphone. Il trucco è leggermente sbavato sotto agli occhi, ma niente di irrimediabile.

Apre la porta ed è la seconda volta stasera che si trova Najwa di fronte senza preavviso.
"Che cosa vuoi ancora? Perché non mi lasci in pace?" la supplica esasperata.
Najwa la spinge di nuovo all'interno dello stanzino e Maggie sbuffa.
"Sta per iniziare la cerimonia. Usciamo." prova ancora, ma Najwa la ignora. Il suo sguardo è fisso sul punto in cui il vestito della ex biondina lascia esposta la spalla. Vorrebbe chinarsi su di lei e baciarla. Per qualche ragione è sicura che Maggie impazzisca per i baci sul collo. Non che abbia mai avuto modo di sperimentare, ma è quasi certa di non sbagliare.
Tuttavia, non si muove.
Semplicemente la guarda negli occhi. Una sfida a chi distoglie lo sguardo per prima.
Maggie deglutisce a fatica.
La tensione è palpabile, resta solo da capire da che parte penda l'ago della bilancia: verso la rabbia e il rancore o verso l'amore che provano l'una per l'altra?

Najwa rompe il silenzio. Si schiarisce la voce e fa un passo verso Maggie che è costretta a muoversi all'indietro per evitare di trovarsi con il viso a due centimetri da quello della sua ex collega.

"Smettila di scappare da me." dice Najwa e Maggie scoppia a ridere.
"Scappare io!? Devo ricordarti chi se n'è andata tra noi due l'ultima volta che abbiamo provato a parlare in modo sincero?"
È quasi incredula. Non riesce a credere che Najwa stia davvero recitando la parte offesa della loro relazione.
"Io non sono scappata."
"No, hai ragione. Non sei scappata. Hai solo riagganciato il fottuto telefono ancor prima che potessi spiegarti cosa provavo per te. Ma va bene, fai pure, dai a me tutta la colpa. Lo fai sempre."

Najwa sbuffa. È esasperata.
È stanca di dover lottare contro Maggie.
La sua Maggie. Quella che un tempo era la sua migliore amica.

"Maggie..." prova.
"Voglio sentirti dire mi dispiace per una volta nella tua stupida vita. Voglio che ti scusi. Voglio-."

Non riesce a concludere. È Najwa a farlo al suo posto, zittendola con un bacio.

Stronza manipolatrice.

Najwa sa sempre come spingerla a fare ciò che vuole lei. Anche ora, un bacio è abbastanza per spingerla a chiudere la bocca una volta per tutte.

La bacia con la passione che le ha negato dieci mesi prima, l'ultima volta che Maggie ha provato a darle una possibilità.
Quando la lascia andare, le viene da ridere.
"Queste non sono scuse." dice cercando di rimanere seria.
"Ah no? E mi dica, signorina Civantos, cosa devo fare per farmi perdonare da lei?"

Così dannatamente sexy.

Maggie ci pensa su.

"Potresti cominciare con il metterti in ginocchio."

Najwa la fissa per un secondo, poi obbedisce.

La guarda dal basso verso l'alto. Il fiato corto.

"Poi? Che altro?"
"Dimmi che ti sono mancata." ordina Maggie mentre la sua gamba sinistra si appoggia sulla spalla di Najwa, lasciandole la possibilità di intravedere le mutandine di pizzo sotto al vestito.

Non deve nemmeno rifletterci.

"Mi sei decisamente mancata."

Sta per affondare il viso tra le sue cosce, ma Maggie la ferma.

"No, non ancora. Prima dimmi che sono l'unica a cui pensi quando vai a letto a fai l'amore con te stessa."

È ovvio che sia così.

"Penso sempre a te."

Nessuna bugia rilevata.

Maggie muove il bacino in avanti. Un soffio di distanza dal piacere che la sua Najwa può darle.

"Dimmi che vuoi solo me. Che scegli me."

Najwa rimane in silenzio, in contemplazione. In ginocchio di fronte a Maggie si sente come un fedele in un tempio ai piedi della sua più sacra divinità.

"Scelgo te."

Fa una pausa.

"Scelgo te senza alcun dubbio."

E quello è l'esatto momento in cui la realizzazione di quanto si siano effettivamente mancate colpisce entrambe.

Quando la bocca di Najwa entra in contatto con il tessuto fine delle mutandine di Maggie, la ex biondina spalanca la bocca fino a formare una o.

Finalmente.

———

Per il continuato ci sentiamo prossimamente. Bye.

Paper ringsWhere stories live. Discover now