2 ~ ERCOLE E I SUOI PORCI

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Sabato fissò imperturbato la testa di porco decapitata giacente sul tavolino demolito, attorno al quale era ancora seduto assieme alle amiche, anch'esse attonite. Sbottonò il colletto della camicia per respirare meglio. I croceristi intorno, urlanti, presero a correre in ogni direzione. «Voi che dite? Sarà una trovata per animare la crociera?» Avanzò l'ipotesi l'uomo.

Darlina, da seduta, si voltò a destra e sinistra in cerca di qualche animatore. «Sarà. Forse. Non vedo però nessuno a dirigere lo spettacolo, e comunque, dubito sia tanto divertente. Era meglio lo spettacolo del cancan a teatro ieri notte. C'erano pure quei baldi giovanotti che, oh.» Sorrise.

Stella fece scivolare gli occhiali scuri sulla punta del naso per aguzzare la vista oltre il parapetto di vetro temprato del ponte. «Ragazzi, o abbiamo preso tutti quanti un colpo di sole, oppure io vedo...» La nave si inclinò ondeggiando tra onde che prima non c'erano. Esplosero le sirene dell'allarme, le voci dei responsabili di coperta invitarono i passeggeri a rifugiarsi al chiuso, e se possibile raggiungere le proprie cabine.

Eloisa, la guida turistica ancora vicina a loro, rimase silenziosa. Sembrava stesse studiando il trio. Poi si decise a dire qualcosa. «Venite, signori, vi prego, venite!» ripeté facendo strada verso l'interno del ponte. Le donne accettarono l'invito, Sabato invece rimase indietro, non solo perché gli facevano male i longevi attributi perforati, ma soprattutto perché il grido di una donna sul bordo della piscina lo aveva attirato. La poveretta indicava e strepitava al figlioletto caduto in acqua e lui non ci pensò due volte prima di buttarsi.

Riparate dietro un oblò della sala interna del ponte, Stella e Darlina osservarono l'amico.

«Ma perché non è entrato?» domandò a vuoto Darlina.

«Ha visto qualcuno in difficoltà»

«Ma perché proprio lui deve aiutarlo, non c'è un bagnino?» piagnucolò l'altra.

«Tranquilla, Darlina. Ti ricordo che Sabato è un ex campione olimpico di nuoto» disse Stella, la cui calma era tradita dagli occhi lucidi. Come l'amica aveva il fiato sospeso. Anche Eloisa era avvinta dall'audacia dell'uomo, e un flebile sorriso vagò come un'ombra sul suo volto scuro.

Il respiro che Sabato tirò emergendo dalla piscina era lo stesso che Stella e Darlina tirarono vedendolo ancora vivo. L'esperienza da nuotatore lo aiutò a raggiungere rapidamente il bordo della piscina con tra le braccia un bimbo di sei anni appena, sano, salvo e respirante. Lo consegnò alla madre incredula e prostrata che lo ringraziava senza sosta, quasi incurante del putiferio che la circondava.

«Signora, su, si calmi! Non è niente, è solo lo spavento. Il prossimo tuffo in piscina facciamolo con il salvagente però» disse Sabato mentre si piegava a gambe divaricate e si sistemava il gioiello tra i gioielli impastati con i calzoni fradici.

«Ma che fa? Lei è un porco! Aiuto, c'è un maniaco!» Inorridita, la donna urlò e scappò via col figlio in braccio. Inebetito da quella reazione, Sabato diede un'occhiata in giro. Un altro ondeggiamento della nave lo fece scivolare sui tacchi facendolo arrivare sull'orlo della piscina, la cui acqua traboccava impazzita. Dietro l'oblò Stella e Darlina battevano le mani sul vetro per attirare la sua attenzione, ma quello non sentiva. Un'altra inclinazione della nave lo salvò dal secondo tuffo nella piscina. Con le braccia lanciate in aria scivolò rimanendo in piedi fin dov'era il tavolino distrutto. Notò un bicchiere pieno per terra. Lo prese e lo svuotò. Sul volto un cenno di disturbo. «Sa di acqua di mare.» Intorno a lui iniziarono a sfrecciare dozzine di porci neri dotati però anche delle teste. Non fece caso. Non fece caso nemmeno al tremore del ponte provocato da quegli animali lanciati alla carica. Si lasciò distrarre piuttosto da una moneta di due euro che roteava allegra dinanzi. Si chinò e la inseguì. In quell'istante un altro porco gli si era avventato alle spalle. Siccome però lui si era piegato all'ultimo momento, il volo dell'animale proseguì fino a impattare contro un timone decorativo affisso all'esterno del pontile mandandolo in mille pezzi.

ANTIEROI ANTICHI COME NONNI Where stories live. Discover now