Capitolo 1

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Christian aprì gli occhi disturbato dalla troppa luce presente nella stanza. Aveva un enorme vuoto di memoria e non capiva minimamente cosa fosse successo. L'ultima cosa che si ricordava era la discussione avuta con Albert riguardo Erick in caffetteria e poi il vuoto. Possibile che la sera di quella stessa giornata avesse bevuto così tanto da dimenticarsi tutto quello che aveva fatto il giorno prima?

Il ragazzo si guardò intorno confuso, quella non sembrava per niente essere la sua camera visto che lui non aveva tutti quei veli azzurri a coprire la vista tutto intorno anche se erano abbastanza trasparenti da permettere alla luce di disturbarlo. Per non parlare del letto vero e proprio visto che era davvero morbido e sembrava essere davvero molto grande, anche per un letto matrimoniale. Christofer fece forza sui gomiti per potersi alzare e controllare meglio la stanza nella quale si trovava ma fu costretto a rimettersi supino visto che un atroce dolore alla schiena lo fece quasi urlare.

-porca puttana- gli sfuggì di bocca, anche più altro del dovuto, e cercò di fare mente locale e capire come si fosse fatto male alla schiena ma niente.

-ti sei svegliato finalmente, per quanto volevi dormire?- a sentire quella voce profonda e soprattutto sconosciuta Chris spostò lo sguardo verso la direzione del suono sperando di intravedere qualcosa ma fu proprio il ragazzo a palesarsi scostando uno dei veli azzurri e palesandosi nella sua figura. Alto, ben piazzato con occhi azzurri penetranti e lunghi capelli neri che erano stati legati dietro la schiena con un nastro azzurro. -e poi che termini hai usato?-

-chi sei tu?- chiese Chris curioso di scoprire chi fosse quel bel ragazzo che aveva difronte -e cosa mi è successo alla schiena?- il moro lo guardò alzando un sopracciglio ma senza rispondere alle sue domande.

-se riesci a parlare alzati e vestiti, tua madre vuole vederti- concluse il moro incrociando le braccia al petto.

-mia madre? Che cazzo stai dicendo?- sua madre non c'era più da tanti anni ormai quindi cosa voleva da lui quel moro.

-la botta alla testa ti ha fatto davvero male Dimitri sembri ammattito- disse con calma glaciale il moro per poi iniziare a sbottonarsi con calma la camicia bianca che indossava -ma conosco il modo per rinfrescarti la memoria-

Chris lo guardò confuso, chiedendosi perché si stesse spogliando, e non ebbe minimamente il tempo di fare niente quando se lo ritrovò sopra al letto completamente nudo.

-cosa cazzo stai facendo!- protestò Chris sgranando gli occhi e cercando di spingerlo via ma senza successo visto che sembrava che il suo corpo fosse più debole del solito. In men che non si dica Chris si ritrovò a gemere visto che il moro lo aveva penetrato senza troppi problemi grazie al fatto che indossava solo e soltanto una vestaglia di sete che non sapeva da dove fosse uscita.

-oggi sei più ribelle del solito Dimitri- gli disse nel mente dell'amplesso il moro aumentando le spinte e impedendo completamente a Christofer di ribattere anche perché il ragazzo voleva realmente capire chi cavolo fosse quel Dimitri visto che lo stava chiamando in quel modo dall'inizio. Possibile che avesse dato un nome diverso al ragazzo per portarselo a letto? Ma Dimitri non era nemmeno un nome che gli sarebbe venuto subito in mente. -non hai ancora imparato la lezione?- gli chiese ancora il ragazzo tirandogli i capelli per esporre meglio il suo collo e riempirlo di morsi, fu allora che Chris si accorse che i capelli che gli stava tirando non erano i suoi, o meglio erano i suoi perché sentiva dolore ma erano troppo lunghi e scuri rispetto a quelli che aveva. Preferiva di gran lunga tenere i capelli corti essendo molto più pratici e mai se li sarebbe fatti crescere di quella lunghezza.

-di cosa stai parlando?- riuscì finalmente a sussurrare Chris sotto lo sguardo attento e quasi impassibile dell'altro.

-se stai facendo finta per approfittarti della situazione non ti conviene rischi solo di peggiorare il tutto e di farmi arrabbiare e sai perfettamente cosa succede se mi fai arrabbiare- Christofer si morse il labbro per non rispondere a torno. Quella situazione era davvero troppo strana, non solo per come si stava comportando quel moro con lui ma anche per come sentiva il suo corpo completamente estraneo e diverso. Doveva resistere il più possibile e una volta che quel tizio, bello e spaventoso, se ne fosse andato sarebbe corso via da li stando ovviamente anche attento alla sua povera schiena che doveva ancora capire come cavolo si era ridotta in quel modo.

Chris venne quasi subito, non aveva un rapporto da tanto tempo e nonostante quel moro fosse stato davvero rude doveva ammettere che ci sapeva fottutamente fare. Anche il moro era parso allo stremo e infatti poco dopo venne anche lui senza però uscire. Chris lo guardò malissimo l'altro, non gli piaceva minimamente sentire quella sostanza dentro di se ma aveva paura di dire altro perché quel moro lo terrorizzava.

-muoviti a cambiarti e se mi menti ancora Dimitri sai già cosa succederà- concluse il moro mentre si rivestiva con calma. Chris annuì mordendosi ancora il labbro inferiore e chiedendosi come facesse ad avere ancora tutta quella forza il moro, lui era completamente sfatto e stanco. Per non parlare del fatto che doveva assolutamente farsi una doccia dopo quell'amplesso.

Quando finalmente il moro lo lasciò solo Chris chiuse un momento gli occhi godendosi quel morbido materasso prima di decidere di alzarsi e andarsene di li. Non seppe quanto tempo passò con gli occhi chiusi ma ad un certo punto decise che non poteva assolutamente rimanere ancora così quindi si mise seduto sul letto scostando leggermente i veli azzurri, non con poca difficolta, e sgranò gli occhi notando la sua figura riflessa nell'enorme specchio presene difronte al letto.


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