Bambina, di zucchero sono le tue parole
Vesti di candido bianco
Soffici e rosee sono le tue goti
Stona però il nero attorno agli occhi vuoti.
Sogni favole di magie, re e saltimbanco,
Principessa di un regno di gigli e viole
Non le loro urla, non il loro rancore
Possono scalfire la pace del tuo mondo
Sapore di ferro nella bocca, ma tu continua a sorridere
Se gli occhi sono chiusi e le mani sopra le orecchie,
Non è difficile evadere
Fa silenzio, nessuno dovrà saperlo
Che ne sarà di te?
Bambina, ora sei grande
Di regni fatati e colorati giardini sono rimaste solo nere mangrovie
Ma il bianco a fasciare il tuoi fianchi è rimasto
Sei sola nella tua stanza
Alcune abitudini non se ne possono andare
Dove ti ha portato il silenzio?
Vivi con i porci e nessun padre misericordioso ti accoglierà
O tu figliol prodigo
Sai bene che l'odio è mascherato d'oro
Il giorno in cui abbandonasti il nido furono le tue esequie
Mai sono state così vicine le eterne sere
Sobbalzi al canto del merlo.
Che ne sarà di te?
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ᒪᗩᑕᖇIᗰᗴ ᗪI ᒪᗴTTᗴᖇᗩTᑌᖇᗩ (Aprile 2022-Luglio 2023)
Poetry«ᴘᴇʀ ᴛᴇ, ᴄʜᴇ sᴇɪ ʙᴇʟʟᴀ ᴄᴏᴍᴇ ʟᴏ ᴇʀᴀ ᴀғʀᴏᴅɪᴛᴇ... ...ʟᴀᴅᴅᴏᴠᴇ ᴀғʀᴏᴅɪᴛᴇ ᴄʀᴇᴀ, ʟᴀ ᴛᴇsᴛᴀ ᴍᴏᴢᴢᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴏʀғᴇᴏ ᴅɪsᴛʀᴜɢɢᴇ» Ho iniziato a scrivere poesie seriamente a 17 anni, proprio come Rimbaud, ma non credo sia un vanto. O forse questo non ha importanza, alla...
