𝔒𝔪𝔦𝔠𝔦𝔡𝔦𝔬 - Capitolo 5

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𝐴𝑟𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑣𝑎𝑛 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑜: 𝑙𝑒 𝑙𝑢𝑐𝑖 𝑠𝑓𝑎𝑟𝑓𝑎𝑙𝑙𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑜 𝐸𝑑𝑑𝑖𝑒 𝑢𝑟𝑙𝑎𝑟𝑒 "𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑠𝑦, 𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖! 𝑁𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑠𝑦!". 𝐸' 𝑠𝑝𝑎𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒, 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑢𝑟𝑙𝑎. 𝐶𝑜𝑟𝑟𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑐𝑜 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎. 𝐴𝑝𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑣𝑎𝑛 𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑎𝑑 𝑢𝑟𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑙𝑒𝑟𝑎 𝑎 𝑙𝑎𝑚𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑟𝑒: 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑓𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑎𝑡𝑎 𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑠𝑦, 𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑖𝑐𝑐𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑖𝑡𝑡𝑜.

Le sue ossa cominciano a spezzarsi.

I "crack" che sento mi fanno accapponare la pelle.

Mi appoggio alla parete e scivolo verso il pavimento.

Io e Eddie urliamo disperati all'unisono.

Un brivido mi attraversa tutto il corpo.

La guardo: l'ho vista oggi al tavolo degli sportivi, vestita da Chearleader.

Anche adesso indossa quelli.

Comincia a venirmi un gran mal di testa.

Le lacrime mi sgorgano dagli occhi e cerco di coprirmi gli occhi con le mani.

Sento un lampo di dolore alla tempia.

Qualcuno mi prende dal polso tirandomi in piedi.

Senza guardare ancora Chrissy, sentiamo il suo cadavere cadere pesantemente sul pavimento.

Il ragazzo mi trascina fuori dal caravan correndo.

Eddie accende il suo furgone, ha la faccia paralizzata dallo spavento.

Eddie - Sali, cazzo! Sali!

La sua voce è spaventosamente forte.

Salgo dal passeggero e lui mette in moto, partiamo e la sua pessima guida non aiuta il mio mal di testa.

Brook - Che cazzo era quello!?

Respira molto affannosamente, proprio come faccio io.

Eddie - Non...

Non riesce a finire la frase, dai suoi occhi si legge una cosa: la paura.

Per un momento mi era balenata in testa l'idea che l'avesse davvero sacrificata al diavolo, ma adesso capisco che non sapeva nemmeno lui cosa stava succedendo.

O sta fingendo.

"Possibile che stia fingendo solo per sacrificare anche me?" Penso.

Un altro lampo alla testa, passiamo sotto ad un lampione.

"Sono solo scioccata." Penso ancora.

Eddie si gira verso di me e mi vede.

Eddie - Stai bene?

Ha il viso preoccupato.

Chiede molto piano, quasi non lo sento.

Mi metto la mano sulla tempia e faccio una smorfia chiudendo gli occhi.

"Che cazzo sta succedendo?" Penso, ma dopo poco non riesco nemmeno più a formulare pensieri.

Percepisco solo il buio ed il silenzio, la pace...

                                  ***

Dopo quello che penso essere poco tempo qualcuno mi scuote, apro gli occhi.

Davanti a me c'è il ragazzo castano che ho conosciuto questa mattina.

Ha gli occhi rossi, io mi sento debole.

Brook - Eddie...?

Sussurro quasi, devo essere svenuta per lo spavento: una volta ho letto che il corpo lo fa per proteggersi da un trauma.

Non mi ricordo ancora bene che cos'è successo.

Eddie - Sei sveglia straniera, menomale, dobbiamo raggiungere il garage del mio amico.

Mi alzo dal sedile in modo goffo e lui scende dalla macchina per aprirmi la portiera.

Prendendomi sottobraccio per sorreggermi, arriviamo al garage.

Brook - Grazie... comunque sembra più un... ah, non mi viene la parola.

Decido di usare un po' del mio umorismo per alleggerire l'atmosfera.

Ridacchia, mi giro verso di lui mentre mi siedo su una sedia di legno.

Lo guardo chiudere la porta e trema violentemente.

Ho un ricordo sfocato di quello che è successo e trasalisco.

Brook - Straniero, mi sa che non possiamo tornare a casa...

Scuoto la testa e lui fa lo stesso.

Eddie - Addio D&D.

Alza le mani al cielo e mi guarda facendo una smorfia.

Eddie - Ci conosceremo meglio straniera...

Ci stendiamo sul pavimento, ma nessuno dei due riesce a dormire: teniamo gli occhi sbarrati.



𝕾𝖕𝖆𝖟𝖎𝖔 𝖆𝖚𝖙𝖗𝖎𝖈𝖊:
☝︎Ciaueee! Mi spiace molto per quello che succede in questo capitolo. Le vite dei protagonisti non saranno più le stesse... vabbeh, passeranno un sacco di tempo insieme i due TRAUMATIZZATI.☝︎
𝕬𝖉𝖎𝖔𝖘!     𝕲𝖆𝖎𝖆<3


Dᴇᴠɪʟ's Sᴍɪʟᴇ     Eᴅᴅɪᴇ MᴜɴsᴏɴHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin