Ventisette

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-Prendi l'aereo? -
-si -
-Hai trovato già i biglietti? -
-si, ci sono dei biglietti per questo sabato-
-Prendili -
-Sicura? sarai da sola -
-Sicurissima, mio fratello sarà felicissimo-
-grazie- mi abbraccia.
-Non so se ci vedremo perché io sono molto impegnata quindi ti saluto adesso-
-Vabene-
La abbraccio.
-Salutami ad Axel poi -
-certo -
Si gira.
Prende la borsa.
-Allora ciao - dice con gli occhi lucidi.
-Ciao -
Chiude la porta.
Finalmente.
Sta giornata deve finire.

*4 giorni dopo
-Ambra? -
-Axel non c'è -
-Come non c'è-
-Non c'è, non risponde al telefono, non apre al citofono, non so che fare-
-Non so che dirti ambra, affittati un hotel per il momento -
-Però tu prova a rintracciarlo, ok? -
-Certo ambra, poi sei hai nuove notizie chiamami-
-Anche tu, ciao -
E adesso dov'è finito Axel.
A sempre detto che non si sarebbe mai mosso dalla Svizzera e invece...
Vabbè.

Devo andare a far la spesa.
Mi vesto e prendo la borsa.
Apro la porta.
Scendo le scale.
*Squilla il telefono
"SEBASTIAN"
-Oi, Sebastian -
-Ei, ti va di uscire oggi? -
-Scusa non posso, facciamo un'altra volta-
-Va bene -

Vado in direzione del supermercato che c'è qua vicino.
Succede tutto in fretta.
Una macchina si accosta di fianco a me.
Mi mettono un sacco che mi copre dalla testa ai piedi e mi sollevano.
-Lasciatemi! -  urlo mentre mi prendono.
-Tranquilla - dice una voce.
Che vogliono questi da me.
Chi sono.
E poi se mi stai rubando perché mi dici "tranquilla".
-Non respiro, vi prego levatemi sto sacco-
-No -
-Soffro di claustrofobia, rischio lo svenimento -
-È allora svieni-
Fanculo.

*Sviene

Apro gli occhi, sono davvero svenuta alla fine.
-Aprite sto sacco, cazzo! -
-Stai tranquilla, siamo quasi arrivati - sempre la stessa voce.
-Mi dite chi siete? -
-Lo capirai presto -
-Vi conosco? -
-Cazzo la smetti di fare tutte queste domande! - dice un'altra voce.
-Né avrò il diritto-
-In questo caso il tuo diritto non può parlare, punto -

Chiudo gli occhi, mi devo rassegnare.

dorme

Apro un pochino gli occhi, vedo la luce.
Lì apro del tutto.
Oddio.
Mi ritrovo con le mani attaccate ad una catena, e la catena attaccata al soffitto.
Cerco di muovermi per liberarmi, ma tutti i tentativi falliscono.
-Stai calmina - dice la persona davanti a me.
-Ti dobbiamo far delle domande-dice un'altra voce.
-Onestamente, e proprio bella bella - dice un'altra voce ancora.
Ci sono 5 ragazzi davanti a me.
-Bella bella lo continuerà ad essere se risponderà a tutte le domande- lui...
La voce del ragazzo che mi ha detto di starmi zitta.
-Io non risponderò a niente, non so neanche che volete da me -
-Se rispondi a tutte le domande uscirai viva da qua, sennò credo che tu abbia capito -
Non può essere...
Ho il cuore a mille.
-Fatemi ste domande allora -
Lì guardo negli occhi.
-Aspe, chi era quello che mi diceva stai tranquilla in macchina? -
-Non è il momento - dice quello che vedo che non mi sopporta.
-Io - dice uno.
Ha gli occhi nocciola e i capelli neri mossi.
-Lo sai, non mi hai tranquillizzato per niente-
-Ragazzina con noi non devi scherzare, quindi datti una calmata - risponde un'altro ragazzo.
-Adesso basta!
Conosci Luigi Jex? Rispondi! -
-Non so chi è -
-Non ti credo, devo arrivare a farti del male ragazzina? Se sì bhe allora lo faccio subito -
-Giuro non lo conosco! Vi prego-
Prende un coltellino che c'era sopra a un tavolino, me lo mette vicino al collo.

Sei mia, punto e basta. Where stories live. Discover now