Trentasei

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Ormai sono sette giorni che sto qua.
Negli allenamenti sono migliorata, ho fatto i 5, 10,15, 20 metri.
Le ginocchia non mi fanno più male, ma tengo ancora le fasciature.
Joel non si è fatto più vedere.
Mi alzo dal letto, fra i mille pensieri.
Ho cazzo, chissà ambra che fine ha fatto.
Chissà se Axel l'ha trovato.
Pensiamo ad altro per il momento.
Vado in bagno e faccio tutti i miei bisogni mattutini.
Ogni giorno Chris mi porta la colazione ma oggi non è venuto, vado a controllare.
Mi avvio per il corridoio.
-Ferma! Ferma! Ferma!
Non puoi girare in giro -
-Perché, oramai... -
-Perché?, non lo sai? Oggi avverrà l'imboscata ai Gen, non è sicuro girare per casa -
oddio.
Quindi vuol dire che oggi è il giorno...
Non posso.
Corro in stanza.
-Sebastian non voglio, non posso...-

*1 ora dopo
Bussano.
-Avanti-
-Joel ti vuole nel suo ufficio- dice Nick.
Nick mi sta particolarmente antipatico.
-Da quand'è che Joel ha un ufficio? -
-Vieni ti ci porto io, stai dietro di me-
Cammino dietro di lui.
Superiamo il corridoio e il soggiorno.
Passiamo davanti alle porte del giardino, ed scopro che a destra c'è una scala a chiocciola.
Saliamo le scale.
C'è un'altro corridoio.
Camminiamo fino all'ultima porta del corridoio.
Nick bussa alla porta.
-Avanti! - dice la voce che ho sempre odiato dalle medie.
Nick apre la porta.
-Capo , ho portato la ragazza -
-Si, puoi andare -
Mi siedo sulla poltrona davanti a me.
-Che vuoi ancora da me? -
-Oggi verrai con me -
Mi si ghiaccia il sangue.
-Dove? -
-Sebastian non ci sarà, però ho bisogno di un piccolo aiutino.
Ti darò una pistola, sparerai anche te -
Joel è impazzito.
-Joel io non posso...-
-Non mi contraddire o sarai nei guai.
E poi, non ti sei allenata? -
-Si però... -
Joel ti prego, ripigliati.
-Basta parlare,dopo essere venuta con me, metterai in atto il piano con Sebastian lo porterai qui-
-tieni, questo è il telefono e la pistola.
Se osi usarlo in modo sbagliato, è sai che intendo. Ti giuro che dalla tua stanza non uscirai mai più -
Mi porge il telefono e la pistola.
-Adesso puoi andare -
-Joel a che ora devo venire? -
-Ti vengo a prendere io, comunque nel telefono è già tutto programmato, devi solo scrivergli, adesso vai-
Mi alzo dalla sedia.
Apro la porta.
Ritrovo impiedi Nick.
-Possiamo andare - gli dico.
Ci avviamo nel corridoio.
Scendo le scale.
Arriviamo in soggiorno.
-Vai in stanza - mi dice Nick.
Proseguo il corridoio è vado in stanza.
Prendo il telefono.
Ok dai, facciamolo.

SELENA : Hey sebastian, oggi ti andrebbe di uscire?

Chissà quando risponde, però deve rispondere, sennò mi fa cacciare nei guai.

Vibra il telefono
SEBASTIAN: Selena? ho provato a messaggiarti ma non rispondevi.

Ah, giusto, non ci avevo pensato.

SELENA: Mi si era rotto il telefono, ne ho comprato uno nuovo ma ho avuto difficoltà nel programmare i contatti.
SEBASTIAN : Ah ok, comunque ti vengo a prendere sotto casa tua, verso le 16?

Dio, Joel adesso è obbligato a dirmi l'orario.

Esco dalla porta, con il telefono in mano.
Mi avvio di nuovo nel corridoio.
-Ferma! -
-Devo andare da Joel mi deve dire per forza l'orario sennò il piano salta! -
-Te lo dico io l'orario, devi andare con noi alle 15- mi dice Chris.
-Quindi gli posso dire per le 18, però voi mi dovete portare sotto casa mia, poi lo porterò qui -
-Va bene -

Rientro in camera.

SELENA : Alle 18, sotto casa mia
SEBASTIAN : ok va bene, a dopo.

Sei mia, punto e basta. Where stories live. Discover now