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MOREAU ADRIEN

Certi pensieri sono delle preghiere. Ci sono momenti in cui,
qualunque sia l'atteggiamento del corpo, l'anima è in ginocchio.

Avevano bisogno di un piano, ne era consapevole, ma mai avrebbe accettato la proposta di Jack. In quel momento provava un profondo risentimento nei suoi confronti, ma non riusciva a odiarlo, di conseguenza non gli avrebbe mai permesso di mettersi in pericolo in quel modo folle.

Fare da esca, fingersi un ragazzo del bordello e adescare l'uomo che dovevano catturare, il tutto sotto gli occhi vigili loro e della polizia che era sotto il controllo del padre di Jeffrey e quindi coinvolti nelle indagini contro il loro volere.

«Non se ne parla, Giack» per fortuna nemmeno Daniele era d'accordo, anche se nei suoi occhi, per un istante, solo per un brevissimo momento calcolabile nemmeno in secondi, era balenata una scintilla di speranza.

«Perché no? Lo hai detto te che va in cerca di bei ragazzi»

«Sei troppo grande» cercò di trovare scuse il maggiore, ma Jack sapeva sempre come ribattere.

«Dimostro decisamente meno anni di quelli che ho e, se undici anni fa hai avuto il giusto intuito, dovrebbe avere già un debole per me, ma non potrebbe riconoscermi perché sono cresciuto e mi ha visto solo quando ero un bambino»

Non avevano detto chi fosse il sospettato, ma sembrava proprio che Jack e Daniele ne fossero a conoscenza e questo dettaglio a Adrien non piaceva affatto.

«Cosa fai se poi ti mette le mani addosso?»

«Interviene la polizia, in fondo sono un erede delle quattro famiglie, avrei un motivo per denunciarlo e lui, ora come ora, potrebbe venir etichettato solo come impostore»

«Ma lui è il vero capofamiglia»

«Ma lo sappiamo solo io, te, Olivier e colui che ne ha preso il posto. Il segreto è al sicuro» Jack si voltò giusto per il tempo che gli servì per fulminare Jeffrey e Adrien e far capire loro che, ovviamente, non avrebbero dovuto parlare con nessuno di quella discussione.

«Non lo so, pulce. Mi preoccupa l'idea di te da solo in una stanza con quello» Daniele si portò una mano alla fronte e, grazie alle dita lunghe e affusolate, fece pressione sulle tempie. Aveva mal di testa ed erano ore che parlavano e cercavano di trovare un modo per non usare Jack come esca, ma sembrava sotto molti punti di vista il piano migliore.

Alzò lo sguardo e incontrò quello stralunato dell'erede dei figli dei rovi. Era evidente che Adrien facesse affidamento sul suo rifiuto per quel piano, ma stava cambiando idea e il biondo probabilmente lo aveva capito.

«NON STARAI PER CASO PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE IL PIANO DI QUESTO PAZZO» l'urlo di Adrien avrebbe potuto svegliare chiunque se non si fossero trovati nel seminterrato dell'ala più distante dagli alloggi della servitù.

«Adrien, è un buon piano se ci pensi»

«Assolutamente no» cercò di imporsi, senza sapere che il suo parere in quel gruppo valeva ben poco perché era evidente che Jack avrebbe agito anche se non appoggiato da loro, che avrebbe fatto di testa sua e si sarebbe buttato tra i vicoli della periferia alla ricerca dell'uomo che volevano catturare. Tanto valeva farglielo fare in piena sicurezza, con le spalle coperte dalla polizia.

«Ditemi chi è» cercò di modulare il tono della voce, ma gli risultava fin troppo difficile mantenere la calma in quel momento.

«Sicuro?»

«DITEMELO» ed ecco che tutta la finta calma era stata completamente spazzata via dalla furia.

«Ho scoperto che la costruzione di quel bordello era stata finanziata da un uomo ricco anni fa, un uomo con delle influenze e su cui le leggi sembravano scivolare addosso come olio. Il capofamiglia delle onde infrante, che non è l'attuale uomo al comando della famiglia, è lui l'uomo che cerchiamo. Tutti gli indizi portano a lui»

Segreti in mascheraحيث تعيش القصص. اكتشف الآن