GEA: la prima dea

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Partiamo subito parlando della dea più antica della mitologia greca e non solo: Gea la madre terra. Dico non solo perché il culto della dea madre è diffuso in quasi tutte le religioni antiche. Torniamo però in Grecia e parliamo un po' di questa dea.

Gea, chiamata anche Gaia (dal greco ionico Γαῖα), era la dea primordiale della terra ed era alla base stessa del cosmo. Nella Teogonia, il poeta Esiodo scrive che subito dopo il Chaos, ossia l'entità primigenia da cui tutto è sorto tutto, venne Gea che, senza bisogno di seme maschile (partenogenesi), generò Urano, il cielo stellato suo marito, le ninfe dei monti e Ponto, il mare.

Dopo aver creato tutto ciò, Gea si unì allo sposo Urano. Da questa unione nacquero i Titani (Iperione, Crio, Ceo, Oceano, Giapeto e Crono) e le Titanidi (Teia, Rea, Mnemosine, Temi, Teti e Febe). Se questi nomi vi sembrano familiari è perché dall'unione tra Titanidi e Titani nascerà poi la prima generazione di dei veri e propri, quelli che tutti conosciamo.

Ma gli sposini non si fermano qui; da una seconda unione nascono i primi tre Ciclopi (Bronte, Sterope e Arge) e gli Ecatonchiri (Gige, Cotto e Briareo). I ciclopi, come probabilmente già sapete, erano giganti con solo un occhio mentre gli Ecatonchiri erano anche loro giganti, ma con cento braccia.

Tuttavia Urano odiava i propri figli; la maggior parte delle fonti concordano che la causa di questo odio sia stata la mostruosità di alcuni di essi

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Tuttavia Urano odiava i propri figli; la maggior parte delle fonti concordano che la causa di questo odio sia stata la mostruosità di alcuni di essi. Per questa ragione Urano rinchiude tutti i suoi figli in un luogo al centro della terra, il Tartaro (di questo luogo parleremo più avanti).

Questo gesto ovviamente non fa molto piacere a Gea, che cerca di istigare segretamene i figli contro il padre. La madre terra infatti costruisce un falcetto molto affilato e lo consegna a Crono, il più giovane dei Titani. Con questo falcetto Crono riesce ad evirare e ad uccidere Urano, liberando gli altri fratelli. Alcune gocce del sangue di Urano cadono su Gea, da cui nascono le Erinni (Tisifone, Aletto e Megera), degli spiriti della vendetta, i Giganti e, secondo alcuni, le ninfe dei frassini. Secondo Esiodo, un amico che incontreremo spesso, altre gocce di sangue, o addirittura del seme, di Urano caddero nel mare, fecondandolo. Da questo atto nascerà la meravigliosa Afrodite.

Ritornando da Gea, questa poveretta sperava ovviamente che Crono avesse un po' più di testa rispetto al padre, ma non andò così. Crono rinchiuse nuovamente nel Tartaro Ciclopi ed Ecatonchiri e, per paura di essere spodestato da uno dei figli, ogni volta che nascevano se li mangiava. Perciò Gea aiutò la moglie di Crono a mettere in salvo il figlio più giovane, nientepopodimeno che Zeus.

Per tutti coloro che cercassero un corrispettivo romano (guai a voi), Gea veniva venerata con il nome Tellus.

E direi che con questo è tutto. Ci sarebbero altre piccole cosucce da dire sul conto di questa dea ma queste sono le principali.

Vi invito a lasciarmi un commento per raccontarmi cosa ne pensate e, soprattutto, se mi volete lasciare qualche feedback.

Un saluto e un abbraccio a tutti, ci vediamo al prossimo capitolo

Ciauuuuuuuuuuuuuu

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