Capitolo 14 - Countershield, aria di casa e di novità

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Le ruote della carrozza stavano viaggiando su una strada sterrata. Corinne sapeva di essere arrivata. Lo percepiva nel flusso del suo sangue. Avrebbero dovuto seguire la curva verso sinistra, prima di ritrovarsi davanti alla sua dimora. Sulla sinistra sarebbe apparso il lago rettangolare che introduceva i visitatori alla sua personale reggia. Il viale era alberato e l'aria stava diventando più fresca. Corinne iniziò a respirare a pieni polmoni, chiudendo gli occhi. Le era davvero mancata casa sua.

Anthony si accorse del cambio di temperatura una volta entrati sotto un viale alberato. Guardando la duchessa la vide con gli occhi chiusi e cominciò a sorridere, consapevole della goduria che stava provando. Lui, d'altronde, sentiva un certo formicolio sulle dita delle mani. Non sapeva bene descrivere la sensazione; gli dava una certa aura di novità.

Appena scesi dalla carrozza, Anthony fece un giro su se stesso e vide l'immenso lago rettangolare davanti al castello. Quest'ultimo era  più alto di Aubery Hall, ma possedeva lo stesso stile architettonico: le colonne dell'entrata erano due, laterali e la pianta del castello si sviluppava verso i giardini interni: dalla postazione Anthony non poteva ammirare della vista. Di sicuro era una bella dimora. Otto collaboratori li stavano attendendo fuori.

Corinne avanzò e abbracciò una signora più anziana: era Christine Gambit, la sua governante, che le aveva fatto da madre, padre, sorella e migliore amica. 

-" Bentornata, Vostra Grazia!"

-" Chris per favore, evitiamo i convenevoli. Siamo in famiglia qui." Christine diede prima uno sguardo furtivo al Visconte, ma poi acconsentì. 

-" Ragazzi, vi presento Anthony Bridgerton, il nono visconte Bridgerton. Voglio che lo trattiate come se fosse una persona di famiglia."

Anthony fece un rapido inchino con la testa e la fila di persone davanti a lui si inchinò più profondamente.

-" Ora, voglio che accompagniate il Visconte alla camera che vi ho fatto preparare." Rivolgendosi ad Anthony aggiunse: - " Se volete rinfrescarvi, vi faccio preparare un bagno."

Lui si avvicinò a lei e le sussurrò:

-" Posso scegliere chi mi prepari il bagno?"

Corinne aveva già capito che l'humor di Anthony assomigliava molto a quello di Benedict, perciò non si scompose e annuì, pur essendo stata colpita nel profondo da una vena di invidia e gelosia verso le ragazze scelte dal Visconte.

- " Vorrei te." Corinne girò gli occhi e gli rispose sbuffando:

- "Al massimo un Visconte dovrebbe preparare il bagno ad una Duchessa, non il contrario."

-" Può essere fatto."

-" Non in casa mia."

-" Ma con te?"

-" Ritengo la conversazione conclusa. Ah, ti affido alle esperte mani del mio collaboratore Eugenio. Sono sicura che saprà prepararti un ottimo bagno." Dopo essersi girata per sorridergli sarcastica, si diresse in cucina per capire come stessero andando i preparativi per il pranzo. Era quasi arrivata l'ora del pasto. 

Anthony era stato accompagnato alla stanza adibita per lui. Era la camera del defunto duca: enorme, dipinta di un azzurro cenere con scene di caccia negli angoli. Al centro del soffitto, la grande figura di Bacco stava offrendo un calice di vino allo spettatore. Dalle finestre riusciva a vedere i giardini attorno alla dimora: spaziosi e molto verdi. Di sicuro avevano bisogno di un tocco di colore. Il castello si sviluppava attorno a un cortile interno, curato, ma non eccezionale. Corinne era sicuramente stata impegnata in altri affari. Dopo un paio di minuti, Eugenio gli aveva domandato se desiderasse rinfrescarsi con un bagno, ma Anthony negò, chiedendo invece dove avrebbe potuto trovare la duchessa.

Il visconte che voleva amareWhere stories live. Discover now